Migranti, il ministro dell’Interno francese attacca Meloni: “Incapace”
Gérald Darmanin va allo scontro come già avvenuto lo scorso novembre sul problema dei flussi migratori che dall'Italia si riversano, in parte, Oltralpe
Il tema dei migranti avvelena i rapporti fra Italia e Francia. E ora da Parigi giunge l’attacco frontale del ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, contro Giorgia Meloni, definita incapace di far fronte alla crisi migratoria.
Darmanin, che non è nuovo a questi attacchi contro il Governo italiano, ha dichiarato il 4 maggio che Meloni è “incapace di risolvere i problemi migratori” dell’Italia. Come al gioco dell’oca, tutto sembra tornare alla casella di partenza: lo scorso novembre, pochi giorni dopo l’insediamento della premier a Palazzo Chigi, il ministro francese aveva attaccato l’Italia per la gestione dello sbarco dei migranti della nave Ocean Viking, della ong Sos Mediterranée, poi sbarcata a Tolone.
Adesso, intervistato da RMC su alcune affermazioni del Rassemblement National di Marine Le Pen circa la situazione alla frontiera franco-italiana, Darmanin ha sostenuto che l’Italia sta vivendo “una gravissima crisi migratoria“. “La signora Meloni – ha affermato il ministro dell’Interno di Parigi – guida un Governo di estrema destra scelto dagli amici della signora Le Pen, ed è incapace di risolvere i problemi migratori per i quali è stata eletta“.
I migranti a Ventimiglia
Alla frontiera italo-francese di Ventimiglia, ma anche sul versante transalpino delle montagne cuneesi si trascinano da anni problemi relativi al tentativo di penetrazione Oltralpe di migranti sbarcati in Italia. Dall’inizio di quest’anno fino allo scorso mese di marzo sono almeno 363 i minorenni che l’Italia ha rimandato in Francia dopo essere stati respinti alla frontiera di Ventimiglia dalla Police Nationale. Il dato lo aveva riferito il 23 marzo il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo. Il tutto a margine del Comitato sull’ordine e la sicurezza pubblica durante il quale si era annunciata l’apertura dei primi 4 Punti di assistenza diffusi (Pad).
Sempre da inizio 2023, ammontano a 5.554 i migranti respinti dalla Francia, una media di 60 al giorno. Ma nessuno di essi ha chiesto asilo in Italia. “Dalla Francia respingono pure donne e bambini quindi anche minori. Contrariamente a quanto previsto dal diritto internazionale” aveva polemicamente sostenuto il prefetto Romeo. “Qui a Ventimiglia ci sono diverse associazioni, che danno ospitalità a questi minori. Il ministro Piantedosi e il sottosegretario Molteni mi hanno chiesto da un parte di intensificare l’aspetto umanitario di chi è in attesa di raggiungere la Francia. E dall’altra forte rigore nel contrasto alle organizzazioni criminali di migranti e connazionali, presenti a Ventimiglia, che operano come ‘scafisti della strada’, i cosiddetti passeur“.
Darmanin contro Meloni già nel 2022
La tensione fra Italia e Francia sui migranti si era acutizzata immediatamente, già a novembre, come detto, non appena il Governo Meloni si era insediato. E da parte francese era stato Darmanin a dar fuoco alle polveri dello scontro politico e diplomatico. “Le nuove autorità italiane hanno fatto la scelta incomprensibile di non rispondere alle diverse richieste di assistenza rivolte dalla nave negli ultimi giorni. Nonostante si trovasse senza alcuna contestazione possibile nella zona di ricerca e soccorso italiano” aveva detto il ministro francese a proposito dell’imbarcazione Ocean Viking carica di migranti naufraghi.
La crisi si era esasperata, con la Francia ad accogliere “in via eccezionale” i migranti della Ocean Viking della ong Sos Mediterranée, che avrebbero dovuto sbarcare in Sicilia. Ma per rappresaglia i transalpini avevano rifiutato di accogliere dall’Italia altre 3.500 persone, come da piano di redistribuzione dell’Unione europea. Sembrava che ci fosse stata un’intesa informale ai massimi livelli, fra il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, e la premier italiana Giorgia Meloni. E invece Oltralpe l’atteggiamento italiano sul problema degli sbarchi di migranti era fortemente contestato. E lo è ancora.
Migranti in Italia: ipotesi 400mila nel 2023
Di certo oggi l’Italia ha un problema migranti tale da dover mettere iin campo una strategia di lungo termine – anni – e di lungo respiro – coordinamento con tutta l’Europa -. Si avviano infatti a superare quota 40mila i migranti sbarcati nel nostro Paese nei primi mesi di questo 2023: una cifra 4 volte superiore allo stesso periodo del 2022. Il Viminale cerca soluzioni per non farsi travolgere dai flussi di profughi che sembrano inarrestabili, specie dalla Tunisia. Gli scenari sulla carta indicano fino a 3-400mila arrivi a fine anno.