Sciopero degli sceneggiatori, tra i titoli che slitteranno c’è anche Stranger Things 5
Richieste salariali, maggiori sicurezze e preoccupazioni sul tema dell'intelligenza artificiale: ecco cosa sta accadendo
Il recente sciopero degli sceneggiatori del Writers Guild of America ha causato lo stop di diverse produzioni, tra cui Stranger Things 5. La serie, tra le punte di diamante di Netflix, è tra i titoli che più di tutti risentiranno dell’attuale situazione, ma non è il solo. Ecco cosa sta accadendo.
I malumori tra il consiglio di amministrazione del Writers Guild of America (WGA) e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) hanno radici ben profonde. Già nel 2007-2008, infatti, in mancanza di accordi in grado di conferire maggior sicurezza agli addetti ai lavori, gli sceneggiatori hanno scioperato per oltre cento giorni. E ora, un simile scenario si sta prefigurando nuovamente, anche alla luce dei timori connessi all’Intelligenza Artificiale.
Il tutto nasce della mancanza di un dialogo tra l’associazione che rappresenta a livello sindacale gli sceneggiatori e l’associazione dei produttori, in materia di aggiustamenti contrattuali. Oltre alla richiesta di una paga minima settimanale – così vengono retribuiti gli sceneggiatori negli States – al centro delle richieste ci sono stati anche un numero minimo di settimane lavorate ad episodio e una cifra minima di autori da distribuire in ogni writers room.
In aggiunta a tali questioni, a pesare maggiormente sul piatto della bilancia sono anche i timori connessi al ruolo che potrebbe avere l’Intelligenza Artificiale. Si teme, infatti, che alcuni tipi di scrittura, in futuro, possano essere affidati all’AI, delegittimando maggiormente il ruolo dell’autore.
Ad aver risentito maggiormente della situazione sono soprattutto i late night show condotti da volti quali Jimmy Kimmel e Jimmy Fallon, con alla base un lavoro di sceneggiatura quotidiano. Ma, sul lungo termine, lo sciopero potrebbe avere effetti anche su produzioni a lunga gestazione, tra cui Stranger Things, finita recentemente sotto scacco.
Anche Stranger Things 5 bloccata per lo sciopero degli sceneggiatori: l’annuncio dei Fratelli Duffer
La situazione sembra acquisire sempre più risonanza, come dimostrato anche dalla recente cerimonia di premiazione degli MTV Movie & TV Awards 2023. L’organizzazione dell’evento ha difatti dovuto rivoluzionare l’assetto della serata, conferendo all’assegnazione dei premi uno speciale pre-registrato, dopo il forfait di Drew Barrymore alla conduzione.
Al contempo, molti volti dello spettacolo hanno espresso la loro solidarietà allo sciopero, organizzando picchetti al di fuori degli studios americani, tra cui Jimmy Fallon, Rob Lowe, Amanda Seyfried, Elizabeth Olsen e Jay Leno, tra gli altri.
Se molte trasmissioni sceneggiate quotidianamente hanno difatti assistito a uno stop nella messa in onda, si è bloccata anche la produzione di serie con una più lunga gestazione. Tra le prime a saltare, Abbott Elementary, la cui Writers’ Room si sarebbe dovuta riunire lo scorso 2 maggio. La sceneggiatrice Brittani Nichols ha svelato che lo sciopero potrebbe influire sul numero degli episodi. Anche Cobra Kai e Yellowjackets – quest’ultima dopo un solo incontro – sono state tagliate momentaneamente. Ma, tra i casi più eclatanti – e preoccupanti – spicca senza dubbio la quinta stagione di Stranger Things.
I Fratelli Duffer hanno difatti annunciato che, seppure i lavori siano a un buon punto, la produzione non possa seguire. Sulla loro pagina Twitter ufficiale hanno spiegato: “Qui parlano i Duffer, la scrittura non si interrompe quando si inizia a girare. Sebbene siamo tutti emozionati di iniziare la produzione con il nostro fantastico cast e la crew, non è possibile farlo durante questo sciopero. Speriamo che un giusto accordo possa essere raggiunto in modo da poter tornare al lavoro. Fino a quel momento, passo e chiudo“. I Duffer hanno dunque appoggiato il movimento, sebbene ciò avrà conseguenze inevitabili sulla stagione conclusiva della serie e sulla sua data di uscita.