Ucraina: Zelensky da Sunak, centinaia di droni inglesi per Kiev
Primo successo delle truppe a Bakhmut dove gli invasori sono sempre più in difficoltà, secondo gli ucraini
Prosegue il 15 maggio con tappa a Londra il tour politico europeo di Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina. Dopo il blitz a Roma con visita a Mattarella, Meloni e papa Francesco, in Germania al cancelliere Scholz e in Francia a Macron, Zelensky ha incontrato il suo più convinto e fedele alleato: il premier britannico Rishi Sunak.
In un tweet Zelensky ha scritto: “Il Regno Unito è un leader quando si tratta di espandere le nostre capacità a terra e in volo. Questa collaborazione continuerà oggi. Incontrerò il mio amico Rishi. Condurremo negoziati sostanziali faccia a faccia e nelle delegazioni“.
Zelensky, l’appoggio massiccio degli inglesi
Rishi Sunak confermerà al presidente dell’Ucraina l’ulteriore fornitura da parte del Regno Unito “di centinaia di missili di difesa aerea e ulteriori sistemi aerei senza pilota, tra cui centinaia di nuovi droni d’attacco a lungo raggio con una portata di oltre 200 chilometri.” L’annuncio arriva da un comunicato di Downing Street. “Questi saranno tutti consegnati nei prossimi mesi mentre l’Ucraina si prepara a intensificare la sua resistenza all’invasione russa in corso“. L’incontro ha luogo nella residenza del primo ministro a Chequers, la residenza di campagna del Primo Ministro nel Buckinghamshire.
“Il coraggio e la forza d’animo” del presidente Zelensky e dell’Ucraina sono “un’ispirazione per tutti noi“, ha detto Sunak accogliendo all’interno della residenza di Chequers il leader dell’Ucraina. Zelensky ha risposto che “vi siamo grati dal profondo del cuore“, riferendosi al massiccio sostegno militare fornito da Londra a Kiev. Il Regno Unito è secondo soltanto agli Stati Uniti per ciò che riguarda le armi di ogni tipo, per miliardi e miliardi di euro, inviate a Kiev dall’inizio dell’invasine russa dell’Ucraina. Nell’Unione europea non ci sono altri paesi al livello di Londra per schieramento politico e militare così coriaceo a fianco dell’Ucraina. L’Italia è – sul piano degli aiuti militari – in fondo alla classifica, malgrado le rassicurazioni che Sergio Mattarella e Giorgia Meloni hanno dato il 13 maggio a Zelensky a Roma.
Today – London. The UK is a leader when it comes to expanding our capabilities on the ground and in the air. This cooperation will continue today. I will meet my friend Rishi. We will conduct substantive negotiations face-to-face and in delegations.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) May 15, 2023
Appello di Sunak: “Sostenere Kiev adesso“
Sunak ha lanciato un appello globale agli alleati occidentali per sostenere militarmente l’Ucraina “in questo momento cruciale“. Il riferimento è alla famigerata controffensiva delle truppe di Kiev per respingere l’invasione russa. Una controffensiva di cui però si parla da mesi e che ancora non arriva in forma massiccia, ma solo con plurime piccole controffensive su più direttrici. Tanto che alcuni analisti ritengono uno stratagemma diplomatico e militare quello dell’Ucraina, per non svelare fino all’ultimo i reali piani d’attacco.
Zelensky: “Ucraina subito nella NATO“
Da parte sua Zelensky ha chiesto alla NATO di accelerare l’ingresso dell’Ucraina. “È tempo di rimuovere la più grande incertezza sulla sicurezza in Europa” ha dichiarato in un video discorso al vertice sulla democrazia di Copenaghen. “Ovvero approvare una decisione politica positiva sull’adesione alla NATO. Vale la pena farlo già al vertice di luglio. Questo sarà un segnale tempestivo“, ha affermato.
L’esercito ucraino si è felicitato oggi 15 maggio per il “primo successo” della sua offensiva alla periferia di Bakhmut, in Donbass. È là che da mesi si volge la battaglia più lunga e sanguinosa del conflitto contro i mercenari russi Wagner e le truppe dell’Armata che adesso appaiono in difficoltà. “L’avanzata delle nostre truppe nell’area di Bakhmut è il primo successo dell’offensiva” ha affermato il comandante dell’esercito Oleksandr Syrsky, citato dal ministero della Difesa.