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Sciopero degli aerei rinviato al 4 giugno

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Lo sciopero negli aeroporti di tutta Italia previsto per venerdì 19 maggio è stato rinviato a domenica 4 giugno. A incrociare le braccia saranno le lavoratrici e i lavoratori dell’handling aeroportuale (assistenza a terra) in tutti i principali scali nazionali. Ma anche i lavoratori di Air Dolomiti per 24 ore e di Volotea. Così come della compagnia American Airlines e quello di Emirates.

Tutto è però differito al 4 giugno. “Desidero ringraziare i responsabili nazionali del trasporto aereo di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che dopo nostra richiesta e vista la situazione in Emilia-Romagna hanno deciso di sospendere e rinviare a giugno lo sciopero del trasporto aereoha dichiarato il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. “Li ringrazio per la sensibilità e la pronta accoglienza di quanto richiesto“.

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Stop ai voli aerei il 4 giugno. Foto Ansa/Telenews

Le ragioni dello sciopero

La situazione – dichiarano in una nota Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – è divenuta ormai inaccettabile per il settore dell’handling. È necessario arrivare quanto prima ad un rinnovo contrattuale atteso ormai da 6 anni che restituisca potere d’acquisto ai salari e dignità alle migliaia lavoratrici e lavoratori degli aeroporti italiani che affrontano ogni giorno con professionalità e serietà il proprio lavoro, in condizioni assolutamente inadeguate e con stipendi insufficienti“.

“Pronti a nuove battaglie”

Siamo pronti a dare battaglia su questo aspetto e, se le nostre istanze non verranno ascoltate, lo sciopero di venerdì – concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – sarà solo la prima azione di rivendicazione proprio all’inizio di un’altra estate calda per il trasporto aereo, con il rischio concreto di compromettere la continuità dei servizi aeroportuali all’utenza“.

I voli garantiti

Per lo sciopero dei voli l’Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile) ha diffuso l’elenco di quelli garantiti, che riguardano i movimenti aerei da e per l’Italia. E naturalmente lo rifarà in previsione della nuova data dello sciopero, domenica 4 giugno. Si tratta di tutti i voli di Stato, militari, emergenza, sanitari, umanitari e di soccorso. Nonché i voli, inclusi i voli charter, schedulati in partenza nelle fasce orarie 7-10 e 18-21. Inoltre tutti i voli charter da e per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero.

Maggiori garanzie anche per i voli intercontinentali in partenza dall’Italia. In media sono 3.600 i voli – in decollo e in atterraggio – ogni giorno nel nostro Paese in questo periodo, secondo i dati più recenti di Eurocontrol. Ita Airways, la compagnia erede di Alitalia, ripubblicherà sulla sua pagina web tutti i voli annullati per lo sciopero, dopo che ne aveva già annullati 111 in previsione della giornata di stop (inizialmente il 19 maggio).

Aerei Ita Airways. Foto Ansa/Telenews

Gli orari dello sciopero

Quanto agli orari dello sciopero, non dovrebbero cambiare malgrado lo spostamento di data (dal 19 maggio al 4 giugno). L’Ente nazionale per l’aviazione civile ha reso noto che i lavoratori delle imprese servizi aeroportuali di handling si fermeranno dalle ore 00:01 alle ore 23:59; il personale di condotta Soc. Air Dolomiti per 24 ore; il personale Soc. Volotea dalle ore 13 alle ore 17.

Il personale dipendente Aziende trasporto aereo e indotto dalle ore 00:01 alle ore 23:59; il personale dipendente Società di Handling aeroportuale dalle ore 12 alle ore 16; il personale di terra della compagnia American Airlines dalle ore 12 alle ore 16. Ci sono ancora, poi, il personale di terra della compagnia Emirates dalle ore 12 alle ore 16; i lavoratori del comparto aereo, di quello aeroportuale e dell’indotto aeroporti che si asterranno dal lavoro entrando in sciopero dalle ore 00:01 alle ore 23:59.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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