Sciopero dei trasporti venerdì 26 maggio 2023. Foto Twitter @Today_it
Sciopero generale venerdì 26 maggio 2023. Lo ha indetto l’Unione sindacale di base (Usb) – con l’adesione di Usb Ps e Fisi -per l’intera giornata. “Rappresenta un passaggio importante per la ripresa delle rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici in Italia dentro un’economia di guerra. Sia quella in Ucraina sia quella scatenata dal Governo Meloni contro le fasce più povere e deboli“.
Queste le motivazioni dei sindacati di base che chiamano all’astensione dal lavoro. Lo sciopero, che non interesserà i servizi essenziali delle zone dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione, coinvolgerà i settori pubblici e privati.
Tra i comparti coinvolti nello sciopero c’è anche la la scuola, di ogni ordine e grado. Dalle 9 alle 17 del 26 maggio i treni potranno subire cancellazioni o variazioni, a esclusione dell’Emilia Romagna alluvionata. Non si prevedono variazioni sostanziali per i treni a lunga percorrenza, fa sapere Trenitalia. L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.
Informazioni su collegamenti e servizi si possono reperire attraverso l’app Trenitalia e il numero verde gratuito 800 89 20 21. Oltreché, naturalmente, nelle biglietterie e presso il personale di assistenza clienti. Come detto, ma è bene ripeterlo, lo sciopero generale di venerdì 26 maggio non interesserà i servizi essenziali delle zone dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione.
Esclusi, dunque, dalla mobilitazione il pubblico impiego, servizi sanitari e socio assistenziali, scuola, trasporti pubblici, vigili del fuoco, telecomunicazioni. La revoca riguarda le provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, e il circondario imolese colpito dall’ondata di maltempo. Da Borgo Tossignano a Castel Guelfo e da Castel San Pietro Terme a Dozza, Imola e fino Mordano. Per Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna lo sciopero generale è confermato solamente per le aziende del settore privato. Ovvero industria, terziario, commercio, logistica, le quali non devono garantire servizi essenziali alla popolazione.
Ma per gli italiani ci sarà un altro fine settimana di passione, quello del Ponte del 2 Giugno. Perché domenica 4 giugno scatterà – salvo contrordini dell’ultim’ora – lo sciopero nazionale di 4 ore dell’handling aeroportuale proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta. Inizialmente proclamato per il 19 maggio è slittato per non danneggiare le popolazione colpita dall’alluvione in Romagna.
Quanto agli orari dello sciopero, non dovrebbero cambiare malgrado lo spostamento di data (dal 19 maggio al 4 giugno). L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) aveva reso noto che i lavoratori delle imprese servizi aeroportuali di handling si sarebbero fermate dalle ore 00:01 alle ore 23:59; il personale di condotta Soc. Air Dolomiti per 24 ore; il personale Soc. Volotea dalle ore 13 alle ore 17.
Il personale dipendente Aziende trasporto aereo e indotto dalle ore 00:01 alle ore 23:59; il personale dipendente Società di Handling aeroportuale dalle ore 12 alle ore 16; il personale di terra della compagnia American Airlines dalle ore 12 alle ore 16. Ci sono ancora, poi, il personale di terra della compagnia Emirates dalle ore 12 alle ore 16; i lavoratori del comparto aereo, di quello aeroportuale e dell’indotto aeroporti che si asterranno dal lavoro entrando in sciopero dalle ore 00:01 alle ore 23:59.
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