Scoperto un nuovo dipinto di Artemisia Gentileschi
Battuto all'asta il quadro che l'artista ha realizzato insieme al suo assistente
Scoperto di recente un nuovo dipinto della celebre pittrice italiana Artemisia Gentileschi. In realtà, si tratterebbe di una nuova attribuzione più che una nuova scoperta, perché il quadro in questione sarebbe apparso sul mercato già dal 2014. Presto, comunque, l’opera sarà battuta all’asta.
Si chiama Abramo e tre angeli il dipinto attribuito alla pittrice italiana, vissuta tra la la fine del 1500 e il 1600, Artemisia Genitileschi. L’opera ri-scoperta sarebbe stata realizzata dalla celebre artista insieme al suo assistente Onofrio Palumbo. Tuttavia, non si tratterrebbe di una nuova scoperta, ma piuttosto di una nuova attribuzione. Infatti, il quadro in questione era comparso sul mercato nel 2014 a Parigi. All’epoca il dipinto era stato, però, assegnato a Bernardo Cavallino. Oggi il quadro torna in vendita. Battuto, infatti, il 3 maggio presso la casa d’aste viennese Dorotheum. In quest’occasione, però, Abramo e tre angeli sarà presentato come un dipinto realizzato da Artemisia Gentileschi.
La nuova attribuzione ad Artemisia Gentileschi
La nuova attribuzione dell’opera si deve ad uno studio di Giuseppe Porzio che ha curato, assieme ad Antonio Ernesto Denunzio, la mostra sul periodo napoletano di Artemisia. La scoperta ha poi ricevuto anche la conferma da parte di Maria Cristina Terzaghi su base fotografica. Secondo Porzio, il dipinto in questione apparterebbe al secondo periodo napoletano di Artemisia Gentileschi. Quest’ultimo un periodo di largo successo commerciale per l’artista, tanto che per soddisfare tutti i clienti la pittrice dovette organizzare una bottega in cui erano impiegati molti giovani pittori. Tra questi, appunto, Bernardo Cavallino e Onofrio Palumbo. Come ha dichiarato ad Artnet News Mark MacDonnell, lo specialista di Dorotheum: “Probabilmente è lui (Palumbo) il responsabile di uno degli angeli e di parte dello sfondo“.
C’è da specificare che, in questo periodo, la pratica di studio collaborativo ha portato a delle incongruenze stilistiche che, difatti, si possono riscontrare in tutto il periodo napoletano di Artemisia Gentileschi. In questo caso, però, la mano dell’artista sarebbe riconoscibile, secondo Porzio e come riporta il sito Finestre sull’Arte, nei tipi fisici degli angeli, nella calligrafia pittorica, nella tavolozza e nel panneggio cangiante. Tratti che, difatti, si riscontrano in altre opere di attribuzione certa all’artista italiana. Il quadro all’asta passerà con una stima tra 150 e 200mila euro. Una cifra molto più bassa rispetto ad altri quadri di Artemisia Gentileschi ritenuti più di qualità. Ad esempio, la Lucrezia venduta da Artcurial nel 2019 al prezzo record di 4,7 milioni. Tuttavia, i quadri di Artemisia non partono mai da un’asta inferiore ai 200mila euro.
Del resto l’artista italiana continua a riscuotere un enorme successo con le sue opere e tante sono le mostre a lei dedicate come quella incentrata sul rapporto tra donna e potere inaugurata in Olanda. Di Artemisia Gentileschi, difatti, si continua a celebrare la straordinaria capacità di essere un’artista di successo donna in un mondo di artisti uomini. La prima vera donna pittrice che, nonostante le privazioni e le violenze, si afferma in maniera indissolubile nella sua epoca e ancora oggi.