Universalmente riconosciuta come la Regina del Rock ‘n’ Roll, Tina Turner si è spenta mercoledì 24 maggio all’età di 83 anni. Non solo nella musica, ma anche nel cinema la star, grazie al suo timbro graffiante e possente, è riuscita a imporsi, regalandoci alcune perle intramontabili.
Al secolo Anna Mae Bullock, fin da subito è apparso chiaro che Tina Turner fosse nata con un dono. Nel graffio della sua voce, nell’energia del suo estro e nella passione di ogni singola particella che la componeva risiedeva il talento di una fuoriclasse. Una di quelle che, come si dice, “non ne nasceranno mai più“. Ma i regali che la natura offre, purtroppo, richiedono talvolta un riscatto, un pegno da pagare: lo ha vissuto sulla sua pelle la Regina del Rock ‘n’ Roll, che ha vissuto ogni sfumatura della fama, compresi i suoi lati oscuri.
La sua vita è stata segnata tanto da successi quanto da abusi, da luci e ombre, gioie e dolori che sul palco riuscivano a creare un mix unico. Ed era lì che dimostrava di essere una gigantessa, un colosso – nonostante superasse a malapena il metro e sessanta – grazie alla grandezza della sua anima. Insomma, per oltre cinque decenni, Tina Turner è stata la colonna sonora della nostra vita, ma non solo.
La voce graffiante, rock in ogni singola sfaccettatura, in ogni sillaba e in ogni respiro, ha permesso di rendere indimenticabili diversi titoli cinematografici, che hanno potuto fare affidamento al suo riconoscibilissimo talento. Di seguito, abbiamo raggruppato le canzoni più significative interpretate dalla Regina del Rock ‘n’ Roll tratte da film.
Tina Turner, Regina sia del Rock che del cinema: le sue canzoni più amate tratte da film
Impossibile non iniziare da I Don’t Wanna Fight, del 1993 per il film autobiografico Tina – What’s Love Got to Do with It, di Brian Gibson. Basata sulle sue memorie What’s Love Got to Do with It, la pellicola ha ottenuto tre candidature al Premio Oscar nell’edizione 1994, tra cui quella per la Miglior Attrice Protagonista ad Angela Bassett.
Quest’ultima ha recentemente ricordato l’artista che ha ritratto, affermando, tra le varie cose: “Le sue ultime parole che mi ha rivolto sono state: ‘Non mi hai mai imitato. Invece hai toccato il cuore della tua anima, hai trovato la tua Tina e l’hai mostrata al mondo’.” Insomma, Bassett ha sicuramente brillato, ma nulla avrebbe potuto senza la voce e l’energia di Tina Turner permeano la pellicola anche grazie al brano del 1993, scritto dalla cantante britannica Lulu, suo fratello Billy Lawrie e Steve DuBerry. La canzone ha inoltre permesso alla compianta artista di ricevere una candidatura al Grammy Award per la miglior interpretazione vocale femminile pop.
Nella duplice veste di cantante e attrice, Tina Turner si è distinta anche per la storica We Don’t Need Another Hero, del 1985, tratta da Mad Max oltre la sfera del tuono. Per la pellicola, nella quale ha ricoperto il ruolo di zia Entity, ha eseguito anche One of the Living, ma il primo dei due brani citati è divenuto uno dei più rappresentativi della sua sconfinata carriera.
Gli altri brani tratti da film resi celebri
Prima ancora di Adele, Billie Eilish, Madonna, anche Tina Turner è passata per James Bond. Lo ha fatto eseguendo il tema originale per Goldeneye, del 1995, diciassettesimo capitolo della saga cinematografica incentrata sull’agente 007, interpretato all’epoca da Pierce Brosnan. Scritta da Bono e The Edge, la canzone che prende il titolo dal film si distingue per il suo tono ammaliante, grazie alla voce ipnotica dell’artista.
Per Giorni di tuono (1990) di Tony Scott, Tina Turner ha eseguito Break Through the Barrier. Nonostante il buon successo al botteghino e un cast composto da Tom Cruise e Nicole Kidman, il film ha diviso la critica. Sicuramente non per via del brano interpretato dalla Regina del Rock ‘n’ Roll.
Chiudiamo infine con uno dei suoi brani meno conosciuti ma non per questo meno validi: stiamo parlando di Teach Me Again (2006) per All the Invisible Children. Si tratta di un film collettivo, suddiviso in sette cortometraggi – ciascuno dei quali diretto da un diverso regista – che hanno come filo conduttore la rappresentazione di bambini “invisibili” in diverse parti del mondo. A rendere questa canzone maggiormente degna di nota è l’incontro di due voci così diverse l’una dall’altra: quella di Tina Turner e quella di Elisa Toffoli. Il graffio e la potenza dell’una si unisce alla limpidezza e fragilità dell’altra e, insieme, creano qualcosa di unico.