Silvio Berlusconi al cinema e in tv: i film e le serie ispirati al “Cavaliere”
Tra satira e ritratti talvolta grotteschi, ecco alcuni progetti ispirati alla figura dell'ex "Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi ha indubbiamente segnato la storia degli ultimi decenni su più fronti, anche nel cinema e nella serialità televisiva. Non solo in qualità di produttore e fondatore di Fininvest, l’ex Presidente del Consiglio ha ispirato anche diversi titoli diretti. Ecco alcuni tra i progetti più significativi.
Ammirato e criticato, osannato e stroncato, Silvio Berlusconi è stato sicuramente una delle figure più controverse e discusse della politica e dello spettacolo nostrani. Dapprima imprenditore, fondatore dell’immenso impero Fininvest valutato dalla rivista Forbes tra i 6 e i 7 miliardi di dollari, ha rivoluzionato il mondo dello sport, della televisione e della politica in maniera inevitabile.
Il suo avvento è strettamente legato all’introduzione delle televisioni commerciali che, stando alle parole rilasciate da Pippo Baudo all’agenzia ANSA, “hanno spronato la Rai a cambiare pelle, ad essere più attenta alle esigenze del pubblico“. Al contempo, però, il compianto leader di Forza Italia ha diviso l’opinioni pubblica – soprattutto sulla stampa estera – per via dei numerosi processi a suo carico e gli scandali privati.
Insomma, un’esistenza vissuta costantemente sotto la luce dei riflettori che ha dato ampia ispirazione all’industria culturale, in particolar modo al mondo del cinema e della serialità televisiva, che hanno attinto alla figura di Silvio Berlusconi. Di seguito, ecco alcuni titoli ispirati all’ex Presidente del Consiglio.
Silvio Berlusconi: da Nanni Moretti a Sabina Guzzanti, i titoli incentrati sul Cavaliere
Tra i primi titoli usciti al cinema e incentrati sulla figura di Silvio Berlusconi, in particolar modo sulla sua ascesa in politica, è impossibile non citare Aprile di Nanni Moretti. Presentato in concorso alla 51° edizione del Festival di Cannes, il film si apre proprio con il discorso di Emilio Fede al TG4 che annuncia la vittoria del Cavaliere alle elezioni politiche del 1994.
Il film ruota attorno allo sconcerto di Moretti che, dinanzi all’inaspettata vittoria della destra berlusconiana, decide di girare un documentario, accantonando infine il progetto per un musical. Le sue difficoltà professionali nella realizzazione del progetto si mescoleranno con le vicissitudini personali, che lo influenzeranno, insieme al contesto politico che non riconoscerà più come suo.
A partire dai primi anni Duemila, il leader di Forza Italia ha ispirato una serie di numerosi lungometraggi, di genere documentaristico e non solo. Nel 2003 è approdato difatti Citizen Berlusconi – The Prime Minister and the Press, di Andrea Cairola e Susan Gray. Si tratta di un’inchiesta giornalistica, prodotta dalla Stefilm, che analizza l’ascesa di Berlusconi, dal monopolio delle televisioni commerciali al vertice del governo italiano. Due anni più tardi, Sabina Guzzanti realizza il documentario Viva Zapatero! e, nel 2010, Draquila – l’Italia che trema. Quest’ultimo si presenta come una testimonianza critica di come il governo Berlusconi abbia gestito la tragedia del terremoto in Abruzzo del 2009.
Gli altri titoli
Molti altri documentari sono stari realizzati nel corso degli anni: nel 2005, è uscito Quando c’era Berlusconi – Storia del periodo berlusconiano, di Ruben H. Oliva su soggetto dei giornalisti Beppe Cremagnani ed Enrico Deaglio, che racconta l’ascesa del Cavaliere attraverso interviste e materiali d’archivio; Videocracy – Basta apparire (2009) di Erik Gandini, che analizza in maniera più generica il modo in cui la televisione influenzi il comportamento e le scelte della popolazione.
Nel 2011 è uscito Silvio Forever di Roberto Faenza e Filippo Macelloni; nel 2012 arriva S.B. – Io lo conoscevo bene di Giacomo Durzi e Giovanni Fasanella, che si avvale di materiale d’archivio, mentre nel 2014 è uscito Belluscone. Una storia siciliana di Franco Maresco, Premio Speciale della Giuria Orizzonti a Venezia. Il progetto si sofferma sul rapporto unico tra Berlusconi e la Sicilia.
Non solo documentari, ma anche film e serie tv, tra cui Paolo Sorrentino
Anche per quanto riguarda il cinema “di fiction”, Silvio Berlusconi ha ispirato diversi titoli. È questo il caso de Il caimano di Nanni Moretti che, neanche dieci anni dopo Aprile, torna a scomodare la figura del Cavaliere. Il film ruota attorno alla figura di Bruno Bonomo (Silvio Orlando), un produttore cinematografico sull’orlo del fallimento. La sua unica speranza sembra risiedere nel copione propostogli da una giovane regista, Teresa, che vorrebbe dirigere un film dal titolo Il caimano, incentrato proprio su Berlusconi. La pellicola ha vinto sei David di Donatello, tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore Protagonista per Silvio Orlando.
Nel 2018 Paolo Sorrentino ha diretto anche Loro, un film diviso in due parti che narra fatti inventati e verosimili ambientati tra il 2006 e il 2010. La pellicola, che vede Toni Servillo nei panni del Cavaliere, nasce da un intento specifico, come precisato dallo stesso regista, che ha dichiarato: “Quali sono i sentimenti che muovono le giornate di Silvio Berlusconi in quegli anni? Quali le emozioni, le paure, le delusioni di quest’uomo nell’affrontare eventi che sembrano montagne? Questo, per me, è un altro mistero di cui si occupa il film“.
Infine, sul piccolo schermo è approdata la trilogia televisiva composta dalle stagioni 1992, 1993 e 1994. Prodotta dalla Wildside di Lorenzo Mieli, Fausto Brizzi e Mario Gianani, in collaborazione con Sky e LA7, la serie racconta in maniera romanzata lo scandalo della cosiddetta Tangentopoli, fino all’ascesa di Berlusconi, interpretato da Paolo Pierobon. Più recentemente, al Southwark Playhouse Elephan ha fatto il suo debutto Berlusconi – A New Musical, il musical satirico incentrato sul Cavaliere. Lo spettacolo è stato descritto come “un’esposizione esilarante, impertinente e rumorosa dell’originale magnate dei media e politico populista“.