Mantenersi in forma rappresenta lo status che tanti desiderano raggiungere. Tuttavia, le diete possono trasformarsi in ossessione più frequentemente di quanto si possa immaginare. Non è raro, infatti, sentir parlare dei regimi alimentari come qualcosa di ciclico o, peggio, temporaneo. A partire da questo, allora, è doveroso fare delle importanti precisazioni.
Che sia un modo per tornare in forma o per stare in salute, le diete non sono nemici dell’essere umano. Nonostante questo è importante capire come gestire e soprattutto come approcciarsi ad un regima alimentare. Quest’ultimo, infatti, è spesso sinonimo di un periodo ricco di restrizioni e limitazioni che riguardano un momento dell’anno (magari l’estate). Terminata questa fase, però, è difficile mantenere il ritmo e si assiste al sempre più consueto ‘effetto yo-yo‘. Per evitare questo fenomeno, allora, sarebbe necessario approcciarsi alle diete più come abituali regimi alimentari sani.
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La verità dietro alle diete
Un regime sano è un piano alimentare che rispetta le giuste quantità, le proporzioni di nutrienti e il bilanciamento delle proteine in maniera equilibrata. Tutto, ovviamente, con le sane eccezioni occasionali. Le diete temporanee, al contrario, possono lasciare un continuo senso di insoddisfazione, che porta ad attendere il giorno libero tutto il resto della settimana. Anche per questo è stato istituito, persino, un No diet day. Una giornata per sensibilizzare, soprattutto le nuove generazioni, e non trasformare i regimi alimentari in una patologica e pericolosa ossessione per il peso. Come riporta un articolo su Ansa, anche la Dott.ssa Francesca La Farina, nutrizionista Biologa e Consulente del progetto Luiss Nutritional Care dell’Università Luiss Guido Carli, ha spiegato che il concetto di ‘dieta’ oggi si allontana molto dal suo significato originale in lingua greca “diaita“.
Con questo termine, infatti, si indicava uno stile di vita sano, ma non il regime restrittivo e proibizionistico nel quale, sempre più spesso, si è entrati oggi. A tal proposito, inserire nel proprio piano alimentare quello che si identifica come lo ‘sgarro‘ (una pizza, un sushi o un gelato) dovrebbe essere naturale e previsto già dal regime. Come spiega la Dott.essa La Farina: “Le diete restrittive, costruite sulla conta delle calorie, sono non solo sbagliate da un punto di vista scientifico e inefficaci, ma estremamente pericolose per la salute psicofisica“. Ciò che conta, dunque, è soprattutto l’educazione alimentare con il giorno libero previsto sempre con moderazione ed equilibrio.
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Il cibo come sacrificio?
Secondo quanto emerso da un report di SWG per Deliveroo, come riporta ancora Ansa, la maggior parte delle persone intervistate non ritiene di dover modificare la propria alimentazione. Per tanti italiani le diete non riguardano il quotidiano, per un altro terzo è una sorta di ‘sfida‘ persa in partenza. Per ben il 7% le diete sono un vero e proprio incubo. Il 19% ha però dichiarato di seguire una dieta specifica. I motivi che conducono gli italiani a seguire un regime alimentare sono diversi. Ma per la maggior parte a rendere la dieta più piacevole è il tanto citato giorno libero. I piatti preferiti per questo giorno di ‘libertà‘ sono pane, pasta e pizza. I giovani, inoltre, scelgono di seguire una dieta soprattutto per migliorare il proprio aspetto fisico e quasi tutti per ottenere maggiore autostima. Ma, sempre i più giovani ammettono anche di non essere soddisfatti del proprio piano alimentare.
Tuttavia, per un italiano su quattro la dieta è imprescindibile e per il 33% degli intervistati qualcosa a cui non dare importanza. ‘Solo’ per il 7% è una vera ossessione. Un italiano su cinque sceglie una dieta in maniera continuativa e il ‘mangiar sano’ convince meno della metà degli intervistati. Insomma, chi sceglie di fare una dieta lo fa principalmente come sacrificio ed è per questo che solo attraverso il parere di un esperto si potrà avere un impatto positivo con il cibo che non sia proibizione, ma piuttosto vera e propria felicità, oltre che ovviamente benessere.