Quello “sposo indeciso” che (stra)convince lo spettatore
La recensione del film di Giorgio Amato visto in anteprima da VelvetMAG. In sala il 29 giugno
Lo sposo indeciso è un film colto, che fa ridere: un connubio difficilissimo da ottenere. Vanta un grande cast italiano “utilizzato” al meglio e a volte per alcuni degli interpreti in modo originale. Ebbene sì se lo avesse chiesto a noi il regista: gli avremmo detto sì.
Quando ti capita di scrivere una recensione su un film bello e che fa ridere, leggero all’apparenza, ma colmo di riflessioni sulla vita, la morte, le relazioni – che ti è piaciuto tanto – è meglio metterlo in chiaro subito. Vale la pena andare a vederlo. Soprattutto quando come diceva Totò riesce a far ridere, che è notoriamente più difficile, che far piangere o commuovere. Lo sposo indeciso presentato in apertura al Taormina Film Festival oggi 24 Giugno, uscirà nelle sale il prossimo 29 Giugno.
Lo sposo indeciso: la sinossi secondo VelvetMAG
Lo sposo indeciso è il film scritto e diretto da Giorgio Amato che esplora la mattina del matrimonio tra Gianni e Samantha. Si incontrano due mondi opposti: il rigido professore di filosofia interpretato da uno strepitoso Gianmarco Tognazzi – mai come in questa interpretazione vicino al mood dei grandi successi di Ugo, suo padre – e una donna delle pulizie della periferia borgatara romana. Samantha – con l’h – è Ilenia Pastorelli: ancora una volta a suo agio ad interpretare la romanità più genuina; una donna semplice, ma molto sexy. Sullo sfondo i contrasti tra due modi di vivere lontanissimi come possono essere a Roma, anche solo tra Nord e Sud della Capitale: nell’apparire, nel comportarsi, financo nel vestirsi. A sorpresa il matrimonio però da un certo punto non esce dalla toilette, dal bagno, per essere meno raffinati, se preferite. E qui entrano in gioco forze soprannaturali, oscure, che aprono una riflessione colta – dal retrogusto amaro – sulle scelte e sul destino, perché come chiosa una strepitosa Claudia Gerini, nei panni di una maga romanesco spagnoleggiante: “Ricorda che la tua felicità, depende dall’infelicità degli altri…“
Regia e scrittura sapienti in un film corale con un grande cast
Amato sceglie di rendere la forza dei contrasti: cosa avvicina in una storia “difficile” un noto professore universitario, i cui libri vengono usati a Stanford, con la bellissima ragazza delle pulizie all’università? Non è solo attrazione fisica, se si arriva alle nozze. Ma il film sembra suggerisce che in un matrimonio non si è mai solo in due. E infatti su questo sposo “che non voleva o non poteva uscire dal bagno” – come recita il sottotitolo – incombe un cast corale che ha funzionato come un’ottima orchestra. Il legame è creato e rotto da forze oscure, tra pura superstizione e antropologia culturale.
Il film presenta tutte le sfaccettature comprese tra filosofia, fede e credenze, in una serie di colpi di scena che sorprendono piacevolmente: esaltati dalla mimica e dalla comicità di Francesco Pannofino – padre della sposa – dal ruolo inatteso per la trama della grande Ornella Muti – nei panni della mamma della sposa – passando per la disquisizione medico filosofica, a tratti semiotica, ma rigorosamente in bagno tra Giorgio Colangeli e Stefano Pesce. E attorno tutto il resto del “circo” tra wedding planner, parenti, fotografi che non possono mancare in un matrimonio.
Di seguito un assaggio nel trailer che non svela il finale: a sorpresa, amaro, ma che fa ridere, fino in fondo. Come nella migliore tradizione della commedia all’italiana.
Il film è prodotto da EUROPICTURES in associazione con ADLER ENTERTAINMENT e MG PRODUCTION in collaborazione con RAI CINEMA e OM COMPANY, con il sostegno del MIC e verrà distribuito sempre da Europictures.