Il mese di giugno si avvia, dal punto di vista meteo, a una conclusione altalenante. Il Centro Meteo Italiano segnala un campo d’alta pressione che avvolgerà l’Italia garantendo tempo stabile e temperature nella media stagionale su gran parte della penisola.
Nel contempo una circolazione depressionaria transiterà tra il Mar Baltico e l‘Europa centro-orientale, portando qualche pioggia sulla regioni di Nord-Est. Il Centro Meteo Italiano conferma tra giovedì 29 e venerdì 30 giugno l’approdo di una perturbazione sull’Italia che potrebbe portare diffuso maltempo.
Meteo, luglio altalenante
Piogge e temporali potrebbero dunque caratterizzare l’avvio del mese di luglio e il suo primo fine settimana, con un moderato calo termico. Le piogge torrenziali delle ultime settimane, interrotte da qualche giorno dalla prima vera ondata di calore della stagione, hanno migliorato i livelli idrici in Italia, uscita temporaneamente dall’emergenza più drammatica ma ancora con carenze idriche in fiumi e laghi, che non potranno che peggiorare durante la lunga stagione estiva. Lo rileva il report settimanale dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche, analizzando i dati delll European Drought Observatory.
Il problema della siccità
Nei grandi laghi, si legge nel rapporto, si registra una fisiologica decrescita dei livelli, provocata dalla tregua meteo del maltempo e dall’aumento delle temperature. L’ultima neve in quota si sta sciogliendo e dai prossimi giorni si potrà fare affidamento solo sulle piogge estive per rimpinguare gli invasi. “Va inoltre ricordato – sottolinea l’Anbi – che le recenti, abbondanti precipitazioni hanno sì ridotto l’enorme deficit cumulato nella lunga stagione secca, ma non sono riuscite a compensare la carenza degli apporti nivali che, in bacini come quelli piemontesi dei fiumi Ticino o Tanaro, hanno raggiunto deficit superiori all’80%.”
Laghi e montagna
Infatti, nonostante un notevole miglioramento della situazione lacustre, solo il Lago Maggiore è sopra la media (90,3% di riempimento), e Sebino e Benaco la rispettano. Ma il Lago di Como è addirittura tornato sotto il valore medio del periodo (riempimento: 72,4%). In Valle d’Aosta, dove le temperature minime del meteo, a quote basse, hanno subìto un aumento repentino fino a 5 gradi, la Dora Baltea registra un aumento di portata. Mentre quella del torrente Lys diminuisce, pur mantenendo un flusso in alveo superiore a quanto si rileva abitualmente in questo periodo dell’anno.
Meteo, la situazione dei fiumi
In Piemonte, la condizione del fiume Orco, nel Canavese, ben fotografa il cambio di paradigma idrico, indotto dalle piogge di questa stagione meteo particolare. Pur in leggero calo (come per la Stura di Lanzo), l’attuale portata si aggira sui 23 metri cubi al secondo, mentre un anno fa l’alveo era praticamente asciutto. In Lombardia, una leggerissima decrescita è registrata anche dal fiume Adda, la cui condizione, pur notevolmente migliorata, stenta a ritornare sui livelli del passato.
A calare sono anche i livelli di Oglio e Serio, mentre una situazione migliore si registra per il Mincio. Lo stato delle riserve idriche regionali continua a migliorare ed attualmente lo scarto sulla media storica si è ridotto a -13,4%. In Liguria cresce il fiume Magra, mentre calano Vara, Entella e Argentina. In Veneto sono lievemente decrescenti i livelli del fiume Adige, la cui portata si aggira ora sui 213 metri cubi al secondo, mentre stabili sono Piave, Bacchiglione e Brenta; in calo è la Livenza.
In Emilia-Romagna, dove la rotta del torrente Idice continua ad allagare la campagna bolognese fra Budrio e Molinella, torna a scarseggiare l’acqua nei bacini dei fiumi Enza e Reno. Savio e Lamone, protagonisti dell’alluvione romagnola, tornano a normali livelli di portata. Il fiume Po, in crescita, è maggiormente in salute nel tratto piemontese che in quelli lombardi ed emiliani. Lì il deficit sulla media storica resta ancora notevole.