Palio 2 luglio 2023: favoriti alla vigilia nell’attesa delle Contrade
La pioggia incombe sulla città anche oggi aspettando le Cene della Prova generale
La pioggia “annacqua” il Palio di Provenzano 2023. Scesa copiosa su Siena ieri 30 giugno ha ostacolato lo svolgimento di alcuni appuntamenti come la prova della sera e quella di questa mattina 1° luglio. Le cene hanno visto le Contrade ingegnarsi per accogliere grandi numeri al chiuso. Così siamo giunti all’attesa vigilia: il giorno della cena della prova generale.
Contradaioli che per tutto il 30 giugno hanno scrutato il cielo e le app del meteo. Con le nuvole che non hanno dato scampo: violenti scrosci di pioggia hanno ridotto il tufo in pista al minimo inondando la “piazza a conchiglia” più celebre del mondo. Ma il Palio resta tale anche bagnato: ci sia arrangia a Siena e i senesi lo hanno fatto già ieri sera, solo un po’ più bagnati. Oggi basterà un “giacchetto più peso“. Ma alla tradizione non si rinuncia come ai riti propiziatori, meglio se collettivi, di questa vigilia.
Il terzo giorno di Palio inizia dunque come era finito il secondo: con la bandiera verde alle trifore del Palazzo Pubblico che annuncia l’impossibilità di svolgimento della prova. Un secondo rinvio che renderà difficile provare i cavalli in pista – specie gli esordienti – che rende ancor più tese le attese e le emozioni dei contradaioli. La giornata si annuncia a scongiurare che non piova, per non privare le contrade della prova regina. Le previsioni non sono incoraggianti, specie per la necessità di avere un tufo in condizioni ottimali sempre.
Palio 2 luglio 2023: che carriera ci attende
La domanda che avvolge Siena tutta riguarda inevitabilmente Giovanni Atzeni. Cosa ha in testa? Ci sono fantini che hanno corso tutta la vita senza vincere nemmeno un palio – inteso come semplice carriera – e poi ci sono quelli che il Palio lo hanno cambiato, se lo pensiamo come Festa dal lungo passato, che affonda diretta nel gioco delle pugna medievali. E cioè tra il secolo scorso e questo: Aceto, l’Imperatore e ora Tittia. Già siamo in un certo senso nella terza epopea del Palio contemporaneo: quella che se vuole dominare per essere il re del secondo ventennio, li deve eguagliare prima e superare poi. Il primo, il De Gortes all’anagrafe, ha fatto della determinazione cattiva il suo marchio di fantino dalle 14 vittorie. Il Bruschelli – una in meno – ha irretito nella sua visione strategica del Palio quasi tutta Siena.
Chi ostacolerà il “piano del Tittia” per andare in doppia cifra?
Il soprannome del fantino sardo-tedesco 38enne, che ha esordito in piazza a 18 è Tittia. Vuol dire “brivido freddo” e ben si sposa con questo palio bagnato (come lo è stato quello dello scorso anno, che lo ha visto trionfare per la nona volta). Con quattro vittorie consecutive – due nel 2019 e due post Covid nel 2022 – vuole la quinta: quella della Stella. A favore sulla carta con il giubbetto della Selva che non ha rivali non pochi fattori: primo la non presenza nel lotto di cavalli come Tale e Quale (con cui ha vinto in Giraffa nel luglio 2019) e Remorex (sempre nella Selva nell’agosto dello stesso anno); secondo il favore di contrade in cui ha già vinto (Drago, appunto Giraffa e Onda), ma all’abbisogna potrebbero sostenerlo o andare a vincere in cordata.
Determinati ad opporsi al trionfo sono soprattutto in due: Gingillo (3 vittorie in carriera) nella Torre, ma soprattutto Scompiglio (5 vittorie) nella Chiocciola. Animi surriscaldati ieri in pazza nella prova del mattino proprio nell’unica coppia di rivali: Chiocciola e Tartuca. Ma per capire cosa (e se) accadrà qualcosa, bisogna attendere l’ordine alla mossa. Le altre contrade sulla carta sono indietro, ma si sa che quando Sunto finisce di “regolare” il battito del cuore dei contradaioli, si scende sul tufo e non è sempre semplice incidere con gli zoccoli il proprio piano di Palio in piazza.