Palio di Siena, vince la Selva: Tittia si prende un pezzo di storia
Giovanni Atzeni, favorito su Violenta la Clodia, con cui aveva già vinto lo scorso anno vince per la quinta volta consecutiva: non era mai accaduto
La contrada della Selva vince il Palio di Siena dedicato alla Madonna di Provenzano confermando le previsioni della vigilia. Una carriera dominata dall’inizio alla fine da Tittia su Violenta da Clodia, un baio femmina di 10 anni. Le altre contrade non sono mai realmente state in grado di competere. Solo la Torre con Giuseppe Zedde detto Gingillo su Zio Frac, baio castrato di 8 anni, ha provato a tallonare la Selva ma alla fine è rimasto distaccato e ha dovuto arrendersi.
Non a caso, però, a contendersi la vittoria sono state proprio 2 delle 3 contrade favorite, Selva e Torre. La terza era l’Onda con Carlo Sanna detto Brigante su Viso d’Angelo. Ma è stato il fantino Giovanni Atzeni detto Tittia, 38 anni, di padre sardo e madre tedesca, nato in Germania, ma ormai senese di adozione, a trionfare. E a entrare nella storia del Palio. Mai nessuno prima di lui aveva vinto 5 volte consecutivamente.
Un Palio da record
Quando la Chiocciola, contrada di rincorsa, è entrata dentro i canapi, Tittia è scattato subito in testa, seguito dalla Torre, con Gingillo su Zio Frac, ovvero lo stesso cavallo con cui Tittia aveva vinto esattamente un anno fa, il 2 luglio 2022, correndo per il Drago. Sono stati dunque Atzeni e Zedde a giocarsi il Palio su due cavalli molto forti. Anche perché Carlo Sanna detto Brigante, il fantino dell’Onda, che dopo la partenza fulminante di Violenta da Clodia cercava la rimonta su Viso d’Angelo, è caduto al secondo San Martino. Azteni ha invece modellato le curve senza neppure una sbavatura, allungando nel finale e trionfando davanti alla piazza.
L’ultima volta di Tittia è stata lo scorso anno, al Palio dell’Assunta, corso eccezionalmente il 17 agosto (era stato spostato a causa del maltempo). Atzeni aveva quindi vinto 4 volte di fila. Correva per il Leocorno su Violenta da Clodia. La stessa accoppiata vincente – Tittia su Violenta, è vincitrice di due carriere consecutivamente: questo 2 luglio ha consentito alla Selva di vincere il Palio della Madonna di Provenzano, consegnandole il drappellone (il cencio in senese) realizzato dall’artista Roberto Di Jullo. E riportando la contrada alla vittoria dopo l’ultima del 2019 del cavallo scosso Romorex.
Atzeni raggiunge le 10 vittorie personali a Siena. Allievo, se così si può dire, di Luigi Bruschelli detto Trecciolino – 13 Palii vinti – Tittia si è fatto strada emergendo progressivamente. Certo, il record assoluto del mito Aceto – 14 Palii vinti – resta lontano, ma non è più irraggiungibile. Andrea De Gortes, sardo di Olbia, 80 anni compiuti lo scorso 1 maggio, fu il Re della Piazza fra gli Anni Settanta e Ottanta, ma vinse ancora nel 1992 con l’Aquila, prima di correre l’ultimo Palio nel 1996 per la Torre.
Quaranta minuti di mossa
La corsa trionfale della Selva è scattata dopo circa 40 minuti di mossa. Il mossiere, Bartolo Ambrosione, ha amministrato con pazienza, forse troppa, e tenacia, un po’ perfezionista, il nervosismo fra alcuni dei cavalli e dei fantini che via via chiamava al canape. Ai primi posti c’erano Onda, Torre e terza la Selva che hanno dato vita a un duello apparentemente interminabile.
La rivalità più antica al Palio
Frequenti i richiami del mossiere che più volte, anche quando sembrava che in realtà ci fosse un allineamento sufficiente a una mossa valida, ha fatto uscire e poi rientrare i cavalli. In tutto questo la Chiocciola, di rincorsa, con Jonatan Bartoletti Scompiglio e la Tartuca, con Sebastiano Murtas detto Grandine si studiavano con i nervi a fior di pelle. La rivalità fra Tartuca e Chiocciola è fra le più antiche e radicate del Palio ed era esplosa già il 1 luglio, alle prove, tra i due fantini. Nessuna della due contrade acerrime nemiche ha vinto, ma la Tartuca ha festeggiato a fine corso per aver nerbato Scompiglio, poi caduto.