Durerà fino a giovedì 6 luglio l’instabilità meteo che le perturbazioni provenienti dal Nord Europa stanno provocando in queste ore sull’Italia. Da venerdì 7 luglio, infatti, il tempo si stabilizzerà su tutte le regioni e ci sarà sole ovunque. Le temperature “cominceranno ad assumere connotati africani.”
Queste le previsioni di Antonio Sanò, fondatore del sito ilmeteo.it. “Fino a giovedì 6 luglio – spiega Sanò – il nostro Paese, specie il Centro-Nord, dovrà vedersela con un insistente flusso instabile proveniente dall’area tra il Regno Unito e la Scandinavia. Lì è in azione una vasta area depressionaria che continua a inviare perturbazioni che puntano dritte agli Stati centrali.”
Meteo, arriva El Niño
Ma a tutto questo si aggiunge la notizia che – dopo 7 anni – il clima mondiale torna a essere minacciato da El Niño. Si tratta del fenomeno meteo atmosferico di riscaldamento dell’Oceano Pacifico tropicale centrale e orientale. Una situazione climatica che rischia di portare temperature di caldo record in varie parti del globo.
Lo annuncia l’Organizzazione meteorologica internazionale Wmo – sta per World Meteorological Organization, è un’agenzia delle Nazioni Unite. “L’arrivo del Niño aumenterà di molto la probabilità di battere i record di temperatura e innescherà più caldo estremo in molte parti del mondo e degli oceani“, ha spiegato il segretario generale della Wmo, Petteri Taalas. La dichiarazione dell’Organizzazione meteorologica, spiega ancora Taalas, “è il segnale lanciato ai Governi del mondo perché si preparino a limitare gli impatti sulla nostra salute, gli ecosistemi e le economie“.
Attenzione dunque, avvertono gli esperti, all’aumento di eventi meteo estremi. “Avvisi tempestivi e azioni preventive nei confronti degli eventi meteorologici estremi associati con questo fenomeno climatico sono vitali” affermano dal Wmo. Occorre infatti “salvare vite e mezzi di sostentamento” perché i pericoli mortali cresceranno nel corso degli anni.”
Piogge e siccità
El Niño è un fenomeno meteo che si ripresenta periodicamente, a intervalli temporali fra i 2 e i 7 anni. La sua durata è compresa tra i 9 i 12 mesi. Era arrivato nel 2016, contribuendo, insieme all’effetto serra di origine umana, a rendere quell’anno il più caldo mai registrato. El Niño aumenta le precipitazioni in alcune località del Sud America, nel sud degli Stati Uniti, nel Corno d’Africa e nell’Asia centrale. Al tempo stesso causa gravi siccità in Australia, Indonesia, parti dell’Asia meridionale, America centrale e nord del Sud America. Il fenomeno meteo opposto del Niño, cioè il raffreddamento del Pacifico tropicale centrale e orientale, viene detto La Niña, ed è terminato all’inizio del 2023.
Il meteo sull’Italia
Tornando alle previsioni meteo sull’Italia di questi prossimi giorni, c’è da sottolineare, secondo gli esperti, come fino a giovedì 6 luglio, soprattutto nel Nord, ma a tratti pure sugli Appennini centrali, si potranno verificare temporali. Localmente anche forti e con grandine. Non solo sui settori alpini e prealpini, ma anche sulla Pianura Padana, seppure a carattere irregolare. “Soltanto il Sud sarà completamente protetto da un campo di alta pressione” spiegano dal ilmeteo.it. Le cose, secondo gli esperti meteo, cambieranno a partire da venerdì 7 luglio.
L’anticiclone africano dal cuore del deserto del Sahara inizierà a invadere il Mediterraneo e quindi l’Italia a partire dalle Isole Maggiori e dal Sud. Fino a giovedì 6 luglio i valori termici massimi non supereranno i 31 gradi al Centro-Nord e i 33 gradi al Sud. Da venerdì torneranno a raggiungere i 40 gradi su Sardegna e Sicilia, i 36 gradi a Roma, Firenze e in molte zone del Sud, e oltre i 33 gradi anche al Nord.