Barbie, il film è stato vietato in Vietnam: ecco il motivo
Tra le uscite più attese dell'ultimo periodo, il film con Margot Robbie non arriverà sul grande schermo vietnamita
Sebbene sia tra i titoli più attesi dell’anno, Barbie è stato accompagnato anche da diverse polemiche, soprattutto in Vietnam. A causa di un dettaglio presente nel film, infatti, il governo ne avrebbe addirittura impedito l’uscita nelle sale: ecco infatti cosa è successo.
Barbie è in uscita in molte sale cinematografiche – tra cui quelle italiane – a partire dal 21 luglio. Terzo lungometraggio diretto da Greta Gerwig, dopo gli acclamati Lady Bird e Piccole donne, sarà la prova del nove per la regista di Sacramento. Il film che ha dunque lo scopo di consolidare la sua carriera da regista, non sembra però essere stato ben accolto proprio ovunque. In Vietnam, ad esempio, sarebbe stato addirittura vietato.
Il governo vietnamita avrebbe disposto il blocco nelle sale cinematografiche per il film, con Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, John Cena, Emerald Fennell, Michael Cera, Dua Lipa e molte altre personalità. La decisione sarebbe stata presa per via di una sequenza in particolare, ritenuta controversa per ragioni geopolitiche. Nella scena in questione, infatti, apparirebbe una mappa che utilizza la cosiddetta “linea dei nove tratti“. Ecco in cosa consiste e perché è scattato il divieto da parte del governo vietnamita.
Barbie, il film è stato vietato in Vietnam per ragioni geopolitiche: ecco il motivo
Annunciato da diverso tempo, Barbie è destinato a far parlare di sé. Già a partire dal primo teaser trailer, che ha unito il fashion della bambola firmata Mattel a suggestioni kubrickiane, il lungometraggio aveva attirato l’attenzione del pubblico. Ciononostante, non tutti potranno assistere alla nuova fatica cinematografica di Greta Gerwig. In particolar modo, in Vietnam la pellicola non sarà distribuita per via della presenza, in una scena, di una mappa che utilizza la “linea dei nove tratti” (nine-dash line).
Utilizzata sulle mappe cinesi, la suddetta linea rappresenta le aree che il governo cinese ha rivendicato come parte del proprio territorio, sebbene altri Paesi lo abbiano fatto. Ad Hanoi, capitale del Vietnam, la questione si fa ancora più controversa. Questo perché gran parte del territorio rivendicato dalla Cina fa parte dello spazio che il Paese considera come parte della propria piattaforma continentale.
In base a quanto riportato, il quotidiano statale vietnamita Tuoi Tre ha dichiarato che, a causa della presenza di questa mappa – comparsa per la prima volta nel 1947 – il film non approderà nel paese. Anzi, Vi Kien Thanh, capo del cinema in terra vietnamita, sarebbe stato irremovibile, affermando: “Non concediamo la licenza per l’uscita del film americano Barbie in Vietnam perché contiene l’immagine offensiva della linea dei nove tratti.”
Sul territorio in questione, che in origine comprendeva undici linee, Pechino ha fatto costruire anche delle basi militari. Durante gli Anni Settanta, con l’avvento di Mao Tse-tung al potere, le linee furono ridotte a nove. I tratti, tuttavia, rimanevano (e tutt’ora rimangono) troppo vaghi. Insomma, la questione è ancora aperta, soprattutto dopo che la Cina ha affermato la propria influenza a livello globale, dopo il periodo maoista.