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Emanuela Orlandi: cosa ci dicono le ultime rivelazioni

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Non si spengono le luci sul caso Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana scomparsa nel 1983 e per la quale continua ad aleggiare un alone di mistero. Tante le ipotesi e le incertezze sulla vicenda e oggi nuove rivelazioni portano a nuove domande e dubbi.

Altri documenti scoperti in Vaticano avrebbero alimentato diverse ipotesi sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. La giovane ragazza cittadina vaticana della quale si sono perse le tracce nel giugno del 1983. Dal settembre dello stesso anno della scomparsa si sono accese mille congetture in altrettante direzioni con le indagini che raccolgono supposizioni che si sovrappongono l’una all’altra. In quel periodo, secondo le ultime rivelazioni contenute in un servizio esclusivo lanciato ieri dal TGLA7, il Segretario di Stato Vaticano Agostino Casaroli scrisse, in totale segretezza, un messaggio per posta diplomatica ad un sacerdote sudamericano che Giovanni Paolo II aveva inviato in Colombia.

Emanuela OrlandiEmanuela Orlandi
Manifesto sulla scomparsa di Emanuela Orlandi @Crediti Ansa – VelvetMag

Il contenuto della posta diplomatica tra Vaticano e Colombia

Secondo quanto emerge dalle nuove rivelazioni, lo scambio di messaggi tra la Santa Sede e Bogotà può rappresentare un documento che porterebbe a nuovi aspetti sul caso di Emanuela Orlandi. Infatti, il destinatario della missiva diplomatica sarebbe stato per un lungo periodo consigliere spirituale e confessore della famiglia Orlandi. Come si apprende da TGLA7,  nel messaggio il Segretario di Stato Vaticano Agostino Casaroli avrebbe chiesto, esplicitamente, al sacerdote sudamericano la verità sul passato della sorella maggiore di Emanuela, Natalina. Ovvero se quest’ultima le avesse mai confessato di essere stata abusata sessualmente dallo zio Mario.

Una prima domanda si accende sulla vicenda. Ovvero: chi è in realtà questo “zio Mario“? Potrebbe essere Mario Meneguzzi, marito di Lucia Orlandi, zia paterna dei fratelli Orlandi. Nella missiva, inoltre, il Cardinale Casaroli specificava che la richiesta gli era arrivata da ambienti investigativi romani. La risposta da parte del religioso che si trovava in Colombia arrivò in poco tempo, sempre sotto forma di posta diplomatica. Nella missiva di risposta si apprendeva chiaramente che Natalina aveva subito le molestie e che aveva fatto la sua confessione terrorizzata. Tuttavia, pare che alla ragazza fosse stato intimato di tacere per evitare di perdere il lavoro alla Camera dei Deputati dove, si legge: “Meneguzzi, che gestiva il bar, la aveva fatta assumere qualche tempo prima“.

La pista familiare

Secondo quanto si apprende, il ritrovamento delle due lettere non rappresenta un diretto atto di accusa nei confronti dello zio di Emanuela Orlandi ormai deceduto. Tuttavia, questi nuovi documenti potrebbero far luce su un nuovo scenario. Su questo aspetto, mai approfondito, si erano soffermate le indagini del sostituto procuratore Margherita Gerunda, sostituita poi collega Domenico Sica. Inoltre, pare che queste insidie subite da parte dello zio Natalina le avesse rivelate anche nel corso dell’interrogatorio reso ad un magistrato di Roma, ma mai emerse dagli atti.

Pietro Orlandi in una sit in organizzata per la sorella Emanuela @Crediti Ansa – VelvetMag

Anche se questi nuovi elementi non costituiscono un atto di accusa contro un uomo che, ormai, è anche scomparso, possono fornire supporto alle indagini del promotore di giustizia vaticano Diddi e il procuratore capo di Roma Lo Voi. Quello che emerge, infatti, è la possibilità di indagare sulla pista familiare. Dal servizio di TGLA7, si apprende anche che i titolari dei due fascicoli sono rimasti molto colpiti dal raffronto tra il volto di Mario Meneguzzi e il famoso identikit tracciato all’epoca della scomparsa di Emanuela Orlandi. Allora, infatti, un vigile e un poliziotto avevano riferito di aver visto, proprio nella sera della scomparsa, la giovane parlare con un uomo, proprio all’uscita della scuola di musica.

Le nuove domande sul caso Emanuela Orlandi

Ad oggi, gli inquirenti stanno rianalizzando tutti i documenti della prima inchiesta. Messe a confronto anche le dichiarazioni di Natalina Orlandi con gli interrogatori di testimoni antichi e recenti e con le altre migliaia di atti giudiziari ripresi. Una ricostruzione che passa attraverso le telefonate dei presunti rapitori a casa Orlandi, telefonate alle quali tra l’altro era proprio lo zio Mario a rispondere. E poi l’intervento del Sisde, i servizi segreti tra i quali ci sarebbero alcuni esponenti molto vicini a Meneguzzi.

Mario Meneguzzi che scoprì preventivamente di essere pedinato dagli uomini della Squadra Mobile. Pedinamento del quale oggi si cerca l’ipotesi istruttoria. E un altro interrogativo si riaccende sull’avvocato scelto, consigliato proprio da Meneguzzi al cognato Ercole Orlandi. Un avvocato la cui parcella, si apprende, sarebbe stata pagata proprio dal Sisde. Tante le domande che riaffiorano e tante le nuove ipotesi a partire dallo scambio di missive diplomatica tra la Santa Sede e la Colombia. Il fratello Pietro Orlandi avrebbe tuttavia reagito male a queste accuse rivolte alla famiglia, annunciando che presto farà una conferenza stampa sulla vicenda, questo quanto riportato da Il Tempo. Intanto nell’anniversario della scomparsa anche Papa Francesco ha ricordato la giovane Emanuela.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità. Segui Francesca su Instagram Segui Francesca su Linkedin

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