Sologamia: arriva in Italia il matrimonio con se stessə
Con Elena Ketra e la sua performance si potrà certificare la propria fedeltà
La sologamia, la parola indica l’atto di sposare se stessə, è il nuovo fenomeno sociale basato sull’inclusività. Arriva grazie a Fondazione Solares delle Arti a Roma con una performance digitale di Elena Ketra dal 13 al 16 luglio.
Si sta affiancando un nuovo termine sul panorama italiano e che ha tutti i connotati per diventare un autentico fenomeno sociale contemporaneo. Stiamo parlando della sologamia, una pratica che esiste da decenni in Giappone, fondata su una filosofia intimista, volta alla cura del sé e del proprio benessere interiore.
Proprio a Kyoto infatti troviamo un’agenzia che propone pacchetti per matrimoni self-wedding. Ma non è tutto! Solo da poco, questa usanza ha fatto una timida comparsa sul piccolo schermo all’interno della serie Sex and the City quando la protagonista Carrie Bradshaw, interpretata da Sarah Jessica Parker, annunciava che si sarebbe sposata con sé stessa. Era il 2003 e la serie captava i primi segnali di un fenomeno sociale sul nascere. Come su tanti altri fenomeni di moda.
Sologamia, il fenomeno che approda anche in Italia
Oggi diversi matrimoni sologamici all’estero hanno fatto parlare di sé. Tra i più celebri quello di Kshama Bindu, la ventiquattrenne di Vadodara, che entra nella storia dell’India rompendo un tabù e abbracciando uno stile di vita che l’aiutasse a crescere. Dall’idea di renderla un’esperienza d’arte, nasce la performance digitale Sologamy dell’artista vicentina Elena Ketra. “È la presa di coscienza di sé e delle proprie capacità, forza e bellezza, al di là di diktat estetici, sociali e sessuali uniformanti. L’inclusione sociale parte prima di tutto da noi stessə” ha spiegato l’artista.
La performance sarà presentata dalla Fondazione Solares delle Arti, in collaborazione con la galleria romana Supermartek in anteprima internazionale dal 13 al 16 luglio a Videocittà, il Festival della visione e della cultura digitale, al Gazometro di Roma. Nella sezione dedicata all’arte contemporanea chiamata Agorà Expo, sarà allestita un’area per il progetto Sologamy. Chiunque vorrà sposarsi con se stessə, inserendo i propri dati grazie ad uno schermo touchscreen in virtù dell’arte e dell’amore potrà farlo con tanto di certificato che attesta il proprio matrimonio sologamico. Tale certificato, firmato dall’artista, risulterà essere un’opera unica.
Elena Ketra, raccontiamola
Elena Ketra è un’artista visiva, la cui ricerca affronta temi sociali, su tutti l’empowerment femminile e l’inclusione di genere. Le sue opere da Girlpower 4010, un tirapugni a dondolo per bambine feroci, la serie Serialmirrors, specchi feticcio che riflettono storie di donne assassine fino a Utereyes, l’utero con gli occhi che non subisce ma sceglie, sono accomunate da quell’indole chiara alla ribellione ai ruoli assegnati e agli stereotipi di genere. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, tra cui al Museo Madre di Napoli, al MAM di Mantova, al Silesian Museum di Katowice (PL) e alla Stichting Artes di Amsterdam. Nel 2022 vince l’exibart prize nella sezione dedicata all’inclusione. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private tra cui quella della Fondazione Solares delle Arti. Sul suo sito web – www.ketra.it – si può scoprire molto della sua arte, delle sue performance.