Juan Carlos: si riapre il giallo per la morte del fratello, mentre pensa al ritorno in Spagna
L'esilio è finito per il re emerito che non trova pace e non si fa mancare uno scandalo
Juan Carlos ha in programma di concludere i suoi giorni ad Abu Dhabi? Dopo aver abdicato in favore del figlio Felipe VI nel 2014, il re si è autoesiliato nella penisola arabica per allontanarsi dagli scandali privati e finanziari che avevano agitato la Spagna. Mentre si parla di un suo ritorno nel Palazzo Reale di Madrid, però, sono tornate a circolare voci che riguardano il giallo della morte di suo fratello. Un caso archiviato anni fa come incidente, ma che torna a fare capolino nell’opinione pubblica.
Vanitatis ha riportato una voce che riguarda un possibile ritorno di Juan Carlos in terra spagnola in caso di vittoria del candidato del Partito Popolare, Alberto Nunez Feijoo alle elezioni del prossimo 23 luglio. Il re emerito, infatti, secondo alcune fonti avrebbe intenzione di tornare nei suoi alloggi a Madrid, in un appartamento situato “all’interno delle mura della Zarzuela“. Non appena questa voce si è diffusa, però, Juan Carlos si è affrettato a pubblicare una smentita tramite l’agenzia di stampa EFE.
Nel comunicato si legge: “Re Juan Carlos I non ha intenzione di tornare in Spagna e lasciare definitivamente la sua attuale residenza di Abu Dhabi se il leader del PP, Alberto Núñez Feijóo, vince le elezioni e riesce a governare“. Il suo portavoce, però, ha aggiunto che l’ex sovrano ha in programma di essere presente alle regate di Sanxenxo, che si svolgeranno alla fine del mese. Più del suo possibile ritorno, però, ad agitare le acque è il giallo della morte del suo fratellino, risalente agli anni Cinquanta.
Si riapre il caso della morte del fratello: che ruolo ha avuto Juan Carlos?
L’interesse dell’opinione pubblica per il caso della morte del fratellino di Juan Carlos potrebbe far precipitare ulteriormente la sua popolarità. A smuovere le acque è stata una dichiarazione non autorizzata del principe Vittorio Emanuele di Savoia. Nel corso del documentario Netflix Il Principe, infatti, ha raccontato una versione dei fatti a cui ha assistito. Il racconto avviene quando le telecamere sono già spente, ma il microfono è ancora acceso, ma riporta una versione della storia diversa da quella ufficiale. Ufficialmente il principe Alfonso è morto nel 1956, all’età di quattordici anni, quando suo fratello Juan Carlos, allora diciottenne, stava pulendo la sua pistola. Il colpo sarebbe partito per sbaglio, uccidendo il fratello in quello che è passato alla storica come un tragico incidente.
Ai tempi, sia la famiglia di Juan Carlos che quella dei Savoia si trovavano in Portogallo. La Spagna era sotto il governo del dittatore Franco e non fu mai aperta una vera indagine. Lo stesso padre di Juan Carlos si disfò della pistola gettandola in mare. Sull’incidente si è detto di tutto, anche che il principe non sapesse che la pistola fosse carica. Il principe Vittorio Emanuele di Savoia, che era presente, si è lasciato sfuggire la sua testimonianza, che oramai è pubblica nonostante la sua volontà. Ha affermato: “Io c’ero! Eravamo in esilio e ci piaceva andare a caccia di bicchieri o bottiglie sulla spiaggia di Cascais. Juanito ha fatto il caos. Ha sparato a suo fratello. E lo ha ucciso. (…) Non gli ha sparato direttamente, ma attraverso il guardaroba. Si trovava lì per caso. È stato un incidente“. In seguito sarebbe intervenuto lo stesso Franco che avrebbe chiuso il caso.