Mentre i russi stanno avanzando pesantemente a Nord sulla linea del fronte Kupyansk-Lyman. La situazione nel Mar Nero si fa sempre più tesa. Putin ha stracciato l’accordo sul grano ed ora ha intensificato le esercitazioni dell’esercito russo nell’area. Dove secondo fonti 007 occidentali, gli obbiettivi dell’esercito potrebbero comprendere anche la navigazione civile. Impedendo le rotte commerciali nell’area.
Nel frattempo in Europa orientale il clima si fa sempre più teso, anche per la presenza delle milizie Wagner in Bielorussia, che recentemente si è intensificata. Destando molta preoccupazione nella vicina Polonia. Lukashenko ha avvisato Putin che le milizie potrebbero progettare un’incursione a Varsavia.
Putin intensifica l’ostruzionismo nel Mar Nero: la guerra del grano e l’avanzata dell’esercito russo
Dopo un sabato di attacchi in Crimea da parte dell’esercito ucraino, e di bombardamenti a Odessa in risposta da parte di quello russo, i progressi della controffensiva ucraina sembrano ancora molto deboli e in bilico. Se gli ucraini possono vantare dei progressi marginali nel distretto di Bakhmut, i russi a Nord stanno avanzando pesantemente. Concentrando circa 100mila soldati, si stanno aprendo un varco lungo la linea del fronte Kupyansk-Lyman. Secondo le analisi degli esperti le truppe di Kiev in queste 6 settimane di combattimenti hanno conquistato appena 300 chilometri quadrati. E la controffensiva non avanza da 48 giorni. Mentre le truppe di Putin in direzione Krasnolimansky sono avanzate ieri fino a 3 chilometri nella regione di Luhansk.
La tensione torna altissima però anche nella zona sud dell’Ucraina, nel Mar Nero. Rigettato l’accordo sul grano ucraino, che vedeva lungo il Mar Nero la sua principale rotta, grazie alla collaborazione della Turchia di Erdogan. Ora Putin, deluso dal “sì” del presidente turco all’ingresso della Svezia nella NATO, ha buttato tutto all’aria e sembra voler instaurare un vero e proprio blocco navale e commerciale. Secondo fonti militari occidentali e ucraine “gli occupanti russi stanno preparando navi e aerei per bloccare le regioni del Mar Nero dopo aver abbandonato l’accordo sul grano“. Le forze armate russe hanno aumentato le esercitazioni per “bloccare le zone di mare, rilevare e distruggere le navi, anche civili”.
I timori della Polonia sulle milizie Wagner a Minsk
A far fibrillare l’Europa orientale non sono solo le azioni dell’esercito russo, ma anche la presenza delle milizie della Wagner in Bielorussia. Dove recentemente un convoglio di uomini con armi e veicoli corazzati ha raggiunto il resto delle milizie a Minsk: portando i mercenari nella zona a quota 5mila uomini. Nell’ultimo incontro, avvenuto pochi giorni fa a San Pietro Burgo, fra Lukashenko e Vladimir Putin, il presidente bielorusso ha espresso la propria preoccupazione. Riferendo a Putin che i mercenari della Wagner giunti in Bielorussia vorrebbero andare in Polonia. “I combattenti di Wagner hanno iniziato a infastidirci – precisa il leader bielorusso – chiedono di andare in Occidente. ‘Lasciaci (andare lì)’, dicono ed io rispondo: perché avete bisogno di andare in Occidente? ‘Vogliamo controllare quel che succede. Faremo un’escursione a Varsavia, a Rzeszow‘.”
Motivo per cui i paesi della NATO in Europa orientale, non potrebbero essere più in allarme. La Polonia ha difatti recentemente incrementato le proprie truppe al confine con la Bielorussia, ed è intenzionata assieme a Lituania, Finlandia, e Svezia ad aumentare consideratamente la propria spesa militare. Per l’ammodernamento delle proprie forze armate difatti Varsavia prevede un incremento del 12% del propria budget destinato, circa il 4% del proprio PIL. Mentre per Finlandia, Lituania e Svezia, l’aumenteranno rispettivamente di un più 36%, 27%, e 12%.