Gli Stati Uniti d’America sono ancora la prima superpotenza mondiale ma non sembrano godere di ottima salute e di slancio verso una “nuova frontiera“, come diceva John Fitzgerald Kennedy. Del resto JFK fu un presidente giovane (al momento dell’elezione, nel 1961, aveva 44 anni) che progettava gli Usa del futuro mentre Joe Biden, l’attuale inquilino della Casa Bianca, di anni ne ha 80. E potrebbe essere sconfitto, nel 2024, da Donald Trump, che di anni ne ha 77.
Negli organi in cui si esprime la democrazia più forte del mondo – la Presidenza ma anche il Congresso, composto di Senato e Camera dei Rappresentanti – l’età avanzata dei leader sta diventando un problema serio. Lo testimonia la paura che è serpeggiata fra i repubblicani, gli avversari di Biden, alla fine di luglio. Quando il capo dei loro senatori, Mitch McConnell, 81 anni, si è bloccato mentre parlava durante una conferenza stampa ed è rimasto immobile per 20 secondi davanti al microfono, prima che qualcuno giungesse a portarlo via.
Il Senato? Fra i più ‘vecchi’ al mondo
Qualche minuto più tardi il povero McConnell è ritornato sul palco e ha risposto alle domande dei giornalisti. Veterano del Senato, ne è stato leader dal 2015 al 2021 soffocando molte delle politiche del presidente Barack Obama. A marzo McConnell è stato ricoverato in ospedale con una costola fratturata dopo essere inciampato ed essere caduto durante una cena privata. È rientrato a Capitol Hill dopo 6 settimane ma le preoccupazioni sulle sue condizioni continuano ad aumentare. Tuttavia non è McConnell il senatore repubblicano più anziano degli Stati Uniti. Lo è il suo collega Chuck Grassley, 89 anni, a sua volta superato dalla democratica Dianne Feinstein: 90 anni. In generale l’età media del Senato è piuttosto alta con oltre 20 senatori che hanno più di 70 anni. Il senatore Bernie Sanders, ad esempio, storico capo carismatico della sinistra americana, ha 81 anni.
Stati Uniti, l’età media è di 40 anni
Con i suoi 64 anni di età media, il Senato degli Stati Uniti ha la settima età media più alta di qualsiasi organo parlamentare, calcola l’Unione interparlamentare. Così superando paesi con popolazioni molto più anziane di quella statunitense, tra cui Giappone, Italia e Grecia. Negli Usa, infatti, l’età media è di 40 anni, mentre in Italia, ad esempio, è di 48 anni. Siamo i più vecchi d’Europa.
Paragone fra Mattarella e Biden
Ma se è vero che il presidente Sergio Mattarella, 82 anni compiuti il 23 luglio scorso, è molto popolare e al momento della sua rielezione, nel 2022, nessuno si è sognato di contestarlo perché anziano, negli Stati Uniti l’età avanzata di Biden ha sollevato dubbi. In particolare sull’opportunità che il presidente uscente abbia fatto bene a candidarsi per un secondo mandato. Biden è recentemente inciampato per l’ennesima volta. In questo caso in un sacco di sabbia sul palco. Inoltre cammina con un’andatura incerta ed è incline a errori verbali e gaffe dovute a confusioni di memoria.
Biden il presidente più anziano
Joe Biden, 80 anni, è il presidente degli Stati Uniti più anziano che abbia mai servito alla Casa Bianca. Non solo: è più vecchio di due decenni rispetto all’età media dei leader del mondo, che è di 62 anni, secondo il Pew Research Center di Washington. Alle critiche sull’età di Biden, la Casa Bianca solitamente risponde che il presidente può vantare diversi risultati positivi. Fra cui le elezioni presidenziali del 2020 in cui sconfisse Trump. Ma anche l’aiuto ai democratici a evitare le sconfitte nelle elezioni di midterm del 2022 e una serie di leggi che è riuscito a far approvare al Congresso.
La gerontocrazia non tramonta
Malgrado tutto questo gli americani interpellati nei sondaggi affermano che né Joe Biden né Donald Trump avrebbero dovuto ricandidarsi per le presidenziali del 2024 in quanto troppo anziani. In Occidente, qualche decennio fa, era di moda definire spregiativamente l’Unione sovietica “l’impero del male” afflitto, per di più, da “gerontocrazia“: il governo dei vecchi. Ma Leonid Breznev, quando morì in sella al potere nel 1982, di anni ne aveva ‘solo’ 76. Jurij Andropov, il suo successore, morì a 70 anni nel 1984 e il successore di Andropov, Konstantin Cernenko, a 74 anni, nel 1985. Poi arrivò Mikhail Gorbaciov, che di anni ne aveva 54, e il mondo cambiò, a cominciare dal rapporto fra Urss e Stati Uniti. Chissà che qualcosa non possa cambiare anche a fine 2024 se in America dovessero diventare presidente, a sorpresa, un uomo o una donna non ottuagenari.