Due incidenti su dieci che avvengono in Italia sono causati dalla sonnolenza
Elena Parmegiani31 Luglio 2023Ultimo aggiornamento 28 Luglio 2023
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Addormentarsi alla guida, anche solo per pochi secondi, può mettere seriamente a rischio il conducente e i suoi passeggeri. Viaggiare su un’autostrada a 120 km/h e fare un pisolino di due secondi, ad esempio, significa percorrere una distanza equivalente a due campi di calcio senza controllo. Pertanto, il sonno è uno dei nostri principali nemici quando ci mettiamo in auto.
Secondo i dati riportati da Parclick, la principale piattaforma di prenotazione di parcheggi online in Europa con più di tre milioni di utenti attivi, la sonnolenza è correlata al 20% degli incidenti stradali che si verificano in Italia. Più della metà dei conducenti ammette di aver avuto almeno una volta sonno durante i propri spostamenti, ciò diminuisce le capacità fisiche.
Addormentarsi alla guida: maggiore tempo di reazione
Se abbiamo sonno il nostro tempo di reazione aumenta. Gli incidenti di tamponamento sono molto comuni in questi casi, quando l’auto davanti frena e non siamo in grado di reagire prontamente, causando una collisione. La difficoltà a mantenere la concentrazione avviene perchè il guidare con la sensazione di sonnolenza su una strada monotona, come un’autostrada, può rendere difficile mantenere la concentrazione.
Movimenti più lenti e automatici
Su strade con un alto volume di traffico, il sonno può rendere i movimenti e le reazioni più lenti. Inoltre, aumenta la probabilità di commettere errori. Il sonno altera le funzioni sensoriali, principalmente la vista, rendendo difficile la messa a fuoco e causando visione sfocata e, talvolta, affaticamento degli occhi. Inoltre, i muscoli tendono a rilassarsi e i movimenti diventano meno precisi.
I microsonni, che durano di solito sei secondi, appaiono senza che l’individuo ne sia consapevole. Il conducente si disconnette da tutto ciò che accade sulla strada, il che può portare a incidenti gravi.
Le cause della sonnolenza nell’addormentarsi alla guida
Tra queste: avere mangiato in abbondanza, assumere alcuni farmaci o non aver dormito a sufficienza la notte prima possono provocare situazioni pericolose. Per evitare ciò è meglio guidare di giorno che farlo di notte, poiché durante le ore diurne la sonnolenza tarda più tempo a manifestarsi. Sia che si viaggi di giorno che di notte, è consigliabile fare delle pause ogni due ore o ogni duecento chilometri per ridurre l’affaticamento. Le ore più pericolose sono tra le tre e le cinque del mattino e tra le due e le quattro del pomeriggio. Non appena si avvertono i primi sintomi di sonnolenza, è opportuno fermarsi e riprendersi. Se necessario, è possibile fare un riposino di venti minuti. I conducenti tendono a pensare che il sonno si manifesti solo nei viaggi lunghi, ma può comparire anche nei tragitti più brevi, specialmente se si percorrono autostrade.
Riposare la notte precedente
L’ideale è dormire almeno sette ore. Durante la guida, non bisogna adottare una postura eccessivamente rilassata. Il riscaldamento è nemico della sicurezza. In un veicolo troppo caldo, è più facile sentirsi assonnati. In tal caso, è consigliabile accendere l’aria condizionata, regolandola in modo che l’aria arrivi al petto o alle mani del conducente. Un’altra opzione è aprire le finestre per alcuni secondi, in modo che la temperatura interna dell’abitacolo diminuisca di alcuni gradi.
Scegliere musica rilassante è il preludio per iniziare a sentire sonno. Allo stesso modo, ascoltare le nostre canzoni preferite può contribuire all’automatizzazione della guida. I pasti abbondanti provocano sonnolenza. Durante un viaggio su strada, è meglio evitare cibi che causino una digestione pesante. È meglio optare per frutta e verdura o un pasto leggero. Bere a sufficienza è il modo migliore per idratarsi e allo stesso tempo evitare l’affaticamento muscolare, che può portare alla sonnolenza.
Addormentarsi alla guida: fare attenzione agli stimolanti
Le bevande energetiche o contenenti caffeina, come caffè o bibite gassate, devono essere assunte con cautela, poiché possono avere un effetto rimbalzo. Se il viaggio in auto viene fatto insieme ad una persona dotata di patente, è buona idea stabilire turni di guida. Le persone anziane tendono a soffrire di più di sonnolenza alla guida. Se il viaggio viene fatto con un passeggero, è bene avvisarlo affinché possa intrattenere una conversazione con il conducente. Rinfrescarsi il viso con acqua o utilizzare salviettine umidificate è un buon metodo per ridurre la fatica, ma bisogna tenere presente che è solo un rimedio momentaneo e non risolverà la sonnolenza. Prendere una caramella o masticare una gomma aiuta a restare svegli.
Elena Parmegiani31 Luglio 2023Ultimo aggiornamento 28 Luglio 2023
Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bonton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding.