Le extension per capelli si sono evolute particolarmente negli ultimi decenni, tuttavia sono solo alcune le tecniche che preservano totalmente il cuoio capelluto. La nuova frontiera, però, verte sempre di più verso metodi senza colla o solventi.
Spesso può capitare di stancarsi del proprio taglio corto prima ancora che esso abbia la possibilità di ri-trasformarsi in una chioma lunga e fluente. Altre volte, si tratta semplicemente del desiderio di rendere i propri capelli più corposi e voluminosi. In ciascuna di queste situazioni le extension per capelli possono giungere in soccorso e risolvere ‘l’annosa’ questione di una chioma folta e lunga in tempi brevi. Tuttavia, benché negli ultimi decenni il campo delle extension ha messo in pratica le tecniche più varie, è bene chiarire che solo alcune preservano veramente la salute del cuoio capelluto.
Tecniche “arcaiche” e innovative
Oggi la frontiera delle extension per capelli si è allargata proponendo diversi colori e ‘forme’ (dal liscio al riccio), ma soprattutto oggi possiamo dirci lontani dall’era in cui le uniche opzioni possibili erano alla cheratina (che in realtà si avvalgono di colle e in rari casi di resine naturali) o biadesive. Come riporta Vanity Fair, a tal proposito, Sonia Fondors, specialista in extension e parrucche, ha ammesso:”Esistono anche rare opzioni con resine naturali, come quelle dei pini, ma hanno davvero pochissima resistenza nel tempo“. Inoltre, queste tecniche presentano un ulteriore svantaggio che consiste nell’utilizzo di solventi chimici per la rimozione. Le soluzioni più innovative, invece, prevedono una migliore resa ma soprattutto il mantenimento del benessere del cuoio capelluto.
In questo caso si parla della tessitura su microring (ovvero dei piccoli anelli) e le nano extension a ciocche. In questo ultimo caso si trova un piccolissimo perno con silicone all’interno, per proteggere i capelli. Ma una considerazione importante da fare è che per ogni capello esiste una tecnica più adatta. Per cui, come chiarisce ancora Sonia Fondors, è il caso di diffidare dai quei saloni che propongono un unico metodo di applicazione di extension valido per tutti i clienti.
Ad ogni capello la sua extension
A questo proposito, la specialista in extension e parrucche ha precisato che, ad esempio, in caso di tessiture ne esistono una decina di diverse. “Nella tessitura ultraflat su microring ad esempio – spiega Sonia Fondors – la traccia è davvero impercettibile, dando la possibilità di asciugare velocemente i capelli a livello della radice e di lasciarla respirare: è come se non si portasse nulla“.
Insomma, quando si decide di applicare l’allungamento ai capelli è bene prendere in considerazione diverse opzioni. Innanzitutto valutare quanto sia elastico il cuoio capelluto, poi ovviamente anche la fragilità dei capelli. Il capello non può essere forzato ad un solo metodo, perché questo causa indebolimenti a partire dal follicolo. In definitiva, devono essere le extension ad adattarsi alla testa e non viceversa. Infatti, il primo e fondamentale aspetto da valutare è la salute e il benessere del cuoio capelluto, l’estetica rappresenta solo il passo successivo. Così come consigliano, del resto, anche i più grandi esperti che chiedono sempre di rivolgersi agli specialisti per qualsiasi trattamento.