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L’estate è uno dei periodi dell’anno in cui si fa maggior uso di colliri. I problemi visivi aumentano a causa della maggior frequentazione di piscine, spiagge e del frequente uso dell’aria condizionata.
Secondo gli esperti di Clinica Baviera, una delle aziende leader in Europa nel settore dell’oftalmologia, il loro utilizzo aumenta del 40% in questo periodo dell’anno. Il collirio è una soluzione liquida che viene applicata direttamente nell’occhio, inserendo una o più gocce.
Questi sono utilizzati per trattare un’ampia gamma di problemi dell’occhio come secchezza, irritazione, arrossamento o infiammazione. Ne esistono diversi tipi, a seconda del problema, e possono richiedere o meno la prescrizione medica. I colliri da banco sono utilizzati come rimedio per l’irritazione causata da un agente esterno che può entrare nell’occhio e per migliorare l’idratazione degli occhi; o quando sono secchi, di solito a causa della stanchezza, dell’uso eccessivo di dispositivi mobili o schermi, o dell’affaticamento degli occhi. In tutti gli altri casi, i colliri devono essere prescritti da uno specialista, poiché contengono antibiotici e antinfiammatori. Esistono diversi tipi di colliri che necessitano di ricetta medica, tra questi i battericidi che uccidono i batteri e sono utilizzati come alternativa alla penicillina.
Che si tratti di un tipo o di un altro, i colliri sono progettati per essere sicuri ed efficaci, se applicati correttamente nell’occhio, di solito sono in contenitori sterili e monouso per evitare contaminazioni e garantire l’igiene durante l’uso. È fondamentale seguire le istruzioni fornite dal medico o quelle riportate sul foglietto illustrativo per utilizzare correttamente il collirio. Gli esperti danno indicazioni semplici per un’applicazione precisa ed efficace.
La prima cosa da fare è chiedere consiglio a un medico o a un farmacista e non applicare il collirio decidendo da soli. Prima di aprire il flacone è essenziale lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone e asciugarle bene. Gli occhi sono molto sensibili e qualsiasi particella o sporcizia può aggravare il problema. Bisogna leggere attentamente le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto e seguire le indicazioni del produttore per avere chiare le dosi e la frequenza d’uso raccomandate. Per applicare correttamente le gocce va inclinata la testa all’indietro, in modo da facilitare l’applicazione delle gocce nel sacco congiuntivale dell’occhio.
È importante che il punto in cui il collirio fuoriesce dal flacone non tocchi mai l’occhio, le mani o le ciglia, perché questo potrebbe causare il trasferimento di virus o batteri e la contaminazione. Una volta applicate le gocce, bisogna chiudere bene gli occhi e sbattere delicatamente le palpebre in modo che si distribuiscano uniformemente su tutta la superficie dell’occhio. Una volta applicato il collirio va eliminato l’eccesso di prodotto con un fazzoletto pulito, senza far toccare il fazzoletto stesso all’occhio.
Bisogna assicurarsi che il contenitore sia ben chiuso per mantenere la sterilità e l’efficacia del prodotto. È inoltre importante conservarlo in un luogo asciutto e fresco, lontano da fonti di calore o dalla luce del sole. Il collirio è solo per uso personale e non deve mai essere condiviso. La probabilità di infezione, se condiviso, è molto alta. Va rispettata sempre la data di scadenza e non vanno utilizzati colliri aperti da più di un mese, perché potrebbero perdere efficacia o causare effetti collaterali indesiderati.
Sebbene non comuni, è bene prestare attenzione ai possibili effetti collaterali come bruciore, prurito, irritazione e persino offuscamento della vista. Di solito sono temporanei e non gravi, ma è importante consultare un medico se sono intensi o non scompaiono entro un paio di giorni. Piccola curiosità: è normale sentire il sapore del collirio in bocca.