Il 3 settembre ritorna l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che permette di accedere gratuitamente, nei musei e nei parchi archeologici del Paese, ogni prima domenica del mese. Le visite, anche in questa occasione, si svolgeranno nei consueti orari di apertura e con prenotazione, laddove quest’ultima fosse prevista.
Da Nord a Sud moltissime le aperture gratuite per la #domenicalmuseo del 3 settembre. Nella maggior parte delle Regioni italiane, tra le principali città e le rispettive provincie, la possibilità di assistere alle meraviglie del patrimonio storico, artistico e culturale offerte dal nostro Paese. l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura ritorna, permettendo ancora di accedere gratuitamente nei musei e nei parchi archeologici di Italia. Di seguito citiamo tutte le Regioni che aderiscono al progetto con le loro provincie, ponendo l’accento solo su una parte del vastissimo patrimonio offerto.
La #domenicalmuseo in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia
In Abruzzo strutture accessibili a Chieti, L’Aquila e Pescara tra questi Il Museo archeologico Nazionale d’Abruzzo – Villa Frigerj che ha sede a Chieti. Situato in una elegante villa neoclassica progettata dall’architetto napoletano Errico Riccio per volere del barone Ferrante Frigerj nel 1830. In Basilicata la #domenicalmuseo offre aperture a Matera e Potenza come, ad esempio, Il Parco Archeologico di Grumentum. Luogo quest’ultimo nel quale sono conservati i resti di una delle maggiori città romane della Regio III.
In Calabria, invece, visite gratuite a Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia, Crotone e Reggio di Calabria dove, tra i musei e le aree archeologiche, si può apprezzare l’isolotto su cui sorge la fortezza di Le Castella. Quest’ultimo localizzato all’estremità orientale del golfo di Squillace nell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto. Anche la Campania offre le aperture gratuite. Avellino, Caserta, Salerno, Napoli e Benevento offrono spazi di arte e cultura davvero suggestivi e tra questi non manca la maestosità della Reggia di Caserta progettata da Luigi Vanvitelli e voluta da Carlo di Borbone su modello della Versailles di Luigi XIV.
In Emilia Romagna le aperture sono a Forlì, Piacenza, Ravenna, Bologna, Modena, Ferrara e Parma. In quest’ultima città accessibile, fra le altre strutture, anche l’intero complesso monumentale della Pilotta comprensivo della Biblioteca Palatina, la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico Nazionale e il Teatro Farnese. Trieste e Udine in Friuli Venezia Giulia offrono, a loro volta, la possibilità di godere di opere di valore unico come quelle conservate al Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare. Qui, da una posizione panoramica incantevole, a picco sul mare, si trovano pregiate specie botaniche, sculture, fontane e laghetti.
Dal Lazio alla Liguria, dalla Lombardia alle Marche, Molise, Piemonte e Puglia
Nel Lazio #domenicalmuseo è vivibile a Frosinone, Latina, Viterbo e naturalmente Roma. Tra tutte le aperture ne ricordiamo alcune della Capitale come l’Abbazia Greca di San Nilo, il Drugstore Museum e Circuito Necropoli Portuense, la Galleria Spada, le Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Venezia e ancora il Museo Hendrik Christian Andersen. Ed ovviamente non mancano il Parco Archeologico del Colosseo e il Pantheon. In Liguria, invece, le aperture per la #domenicalmuseo riguarderanno Genova, La Spezia e Savona. Degno di nota, tra i tanti in questa regione, Il sito archeologico dei Balzi Rossi uno dei più importanti di epoca preistorica in Europa.
In Lombardia aperture a Brescia, Cremona, Mantova, Milano, Pavia, Monza e Brianza, Sondrio e Varese. Nella Regione lombarda citiamo, per esempio, il Santuario di Minerva. Quest’ultimo un tempio di epoca romana, situato a Breno e addossato ad uno sperone roccioso sulle rive del fiume Oglio, all’interno di una grotta naturale. Nelle Marche le aperture saranno ad Ancona, Pesaro, Urbino, Ascoli Piceno e Macerata. Interessante citare in questa Regione, tra i tanti, il Museo Tattile Statale Omero, dove tutti hanno la possibilità di conoscere l’arte attraverso il tatto. Campobasso e Isernia offriranno splendidi ingressi per la #domenicalmuseo in Molise con, per citarne uno, il Complesso Monumentale di San Vincenzo al Volturno esistente già in epoca medievale.
Anche il Piemonte offre le sue ricchezze culturali e artistiche ad Alessandria, Asti, Cuneo e Torino e, ad esempio, il Complesso monumentale del Castello Ducale, giardino e parco di Aglié il cui nucleo originario risale, verosimilmente, al XII secolo, periodo in cui la dinastia dei San Martino si stava affermando nell’area canavesana. Andando verso Sud, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, BAT e Taranto offrono agli occhi dei visitatori alcune delle meraviglie della Puglia. Qui, per esempio, il Castello Svevo di Trani rappresenta il passaggio di Federico II di Svevia e del Regno di Sicilia.
Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto
Oltre agli splendidi scenari paesaggistici e alle acque imparagonabili, anche la Sardegna offre i suoi luoghi di cultura. Cagliari, Olbia e Sassari documentano l’arte e la storia della Regione, con la particolare presenza ‘garibaldina‘ che si snoda nel Museo nazionale Memoriale Giuseppe Garibaldi o nel Compendio Garibaldino di Caprera. Numerosissime, non solo in occasione della #domenicalmuseo, le aperture che danno sfogo alla cultura Toscana. Strutture ad Arezzo, Firenze, Livorno, Grosseto, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato e Siena e accessi gratuiti a luoghi straordinari come il Museo di Casa Vasari ad Arezzo residenza storica dell’artista che la descrisse come situata “nella migliore area della città“.
In Umbria, Perugia, Terni e le rispettive province (così come per tutte le altre città citate) offrono una prospettiva interessante sulla Regione. Nella suggestiva cittadina di Gubbio, ad esempio, il Palazzo Ducale, l’Antiquarium e il Teatro Romano faranno parte dell’iniziativa #domenicalmuseo. Ed infine, ultima ‘tappa’ in Veneto. Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona e Venezia. Città quest’ultima che accoglie, tra i tanti, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, dove è ospitata la più importante collezione di pittura veneta dal Trecento al Settecento. Qui, La Tempesta di Giorgione, La Pietà di Tiziano e Il ciclo delle storie di Sant’Orsola di Carpaccio dalla Scuola omonima.