Venezia 80: a “Povere Creature!” il Leone d’Oro, premiato anche Matteo Garrone
Yorgos Lanthimos incanta il Lido con il suo anticonformismo, ma non solo: ecco gli altri premi principali
Volge al termine anche la 80/a Mostra del Cinema di Venezia che ha conferito il prestigioso Leone d’Oro a Povere Creature!. Non sorprende la vittoria del nuovo film di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone nei panni di Bella Baxter, per certi versi annunciata. Di seguito, ecco tutti gli altri riconoscimenti.
Si abbassa il sipario anche per la 80/a Mostra del Cinema di Venezia. Un’altra edizione difficile, che, dopo essersi lasciata alla spalle le difficoltà connesse all’emergenza sanitaria, ha dovuto affrontare la situazione degli scioperi negli Stati Uniti dei sindacati SAG-AFTRA e WGA. Ciononostante, Venezia 80 è stata più viva che mai, anche grazie alle polemiche. E qui Pierfrancesco Favino, che non le manda di certo a dire, e la sua presa di posizione contro Ferrari di Michael Mann per una – giusta – presa di posizione verso il cinema italiano, ne sa qualcosa.
Di contro a quel “conformismo” e alla perdita della propria identità minacciata dall’appropriazione culturale, è stato proprio l’anticonformismo in vero leitmotiv di Venezia 80. Un anticonformismo che si è espresso nella forma della sfacciata libertà di Bella Baxter, la protagonista di Povere Creature! (Poor Things) interpretata da Emma Stone e diretta da Yorgos Lanthimos. È il film del cineasta greco a vincere il Leone d’Oro, confermando dunque tutti i pronostici.
Ma a Venezia 80 trova spazio anche l’epica contemporanea di Matteo Garrone di Io Capitano. L’odissea moderna dei due giovani senegalesi Seydou e Moussa, che lasciano il loro Paese per raggiungere l’Europa, ottiene il Leone d’Argento – Premio Speciale per la regia. Di seguito, ecco tutti gli altri premi.
Tra anticonformismo e integrazione: le due facce di Venezia 80
A discapito di polemiche e quant’altro, Venezia 80 riconferma lo statu quo del Lido come luogo di incontro e confronto, di integrazione e celebrazione della pluralità. Ed è l’anticonformismo di Yorgos Lanthimos a riunire tali caratteristiche con Povere Creature! (Poor Things), che ha ricevuto il Leone d’Oro, senza troppe sorprese. Basato sull’omonimo romanzo del 1992 di Alasdair Gray, il film ruota attorno a Bella Baxter, una giovane donna riportata in vita che non sa nulla né di regole, né di convenzioni sociali. La pellicola ne proseguirà la progressiva presa di coscienza e, soprattutto, la conquista della sua libertà personale.
“È sicuramente un film difficile da descrivere” ha spiegato Yorgos Lanthimos, che ha aggiunto, durante l’accettazione del premio. “Ho dovuto cambiare in molti punti la struttura del romanzo che è un saggio più politico e puntare più sul punto di vista di Emma, sul suo viaggio nel mondo“. E ancora: “Credo sia un tema molto contemporaneo perché si parla di libertà, del ruolo della donna e ovviamente della relazione tra i sessi.”
Ma Venezia 80 premia anche l’integrazione, premiando con Leone d’Argento – Premio Speciale per la regia il nuovo film di Matteo Garrone, Io Capitano. La storia che ruota attorno ai promettenti musicisti senegalesi, Seydou e Moussa, e al loro viaggio verso l’Europa è ispirata all storia di Kouassi Pli Adama Mamadou, attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta.
Nel suo discorso di accettazione, Garrone ha affermato: “Questo premio aiuterà il film. Per fare il film insieme a persone africane, ho cercato di dare voce a chi di solito non ce l’ha. Ringrazio i miei attori per la loro straordinaria interpretazione: sono riusciti a dare tridimensionalità a quello che avevamo scritto, una grande umanità e una spiritualità“. Il film ha ottenuto inoltre il Premio Marcello Mastroianni, consegnato a Seydou Sarr per la sua interpretazione. Alla pellicola è andato anche il Premio Pasinetti, tra i riconoscimenti collaterali della kermesse.
Gli altri premi della selezione ufficiale e Orizzonti Extra
E, a proposito di interpretazioni, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile va a Cailee Spaeny, per il suo lavoro nei panni di Priscilla Presley in Priscilla di Sofia Coppola. La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, invece, è andata a Peter Sarsgaard per Memory di Michel Franco.
Il Leone d’argento – Gran premio della giuria è stato invece conferito al regista giapponese Ryūsuke Hamaguchi per Il Male non esiste. La pellicola ha ricevuto, inoltre, il Premio FIPRESCI. Per quanto riguarda il Premio Osella per la migliore sceneggiatura, la giuria della Mostra ha deciso di conferire il riconoscimento a Guillermo Calderón e Pablo Larraín per El Conde, in cui il regista cileno reinventa la figura di Augusto Pinochet nei panni di un vampiro. A questi si aggiungono anche i Premi alla Carriera già annunciati mesi prima, conferiti a Liliana Cavani e Tony Leung Chiu-Wai.
Premio Speciale della giuria a Zielona granica, di Agnieszka Holland. A proposito del riconoscimento per il film, che racconta cosa accade tra Bielorussia e Polonia, la regista ha ammesso: “Ci sono persone che stanno aiutando e credono nell’umanità: dedichiamo questo premio a tutti gli attivisti e coloro che li stanno aiutando“.
Il Leone del futuro – Premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis” è stato invece conferito a Ài shì yī bǎ qiāng, di Lee Hong-chi. Sul fronte di Venezia Classici, invece, Ohikkoshi, regia di Shinji Sōmai (Giappone, 1993) ha ricevuto il Premio al miglior film restaurato. Thank You Very Much, regia di Alex Baverman, invece, ha ricevuto il Premio al miglior documentario sul cinema.
Sul fronte Orizzonti Extra, invece, Felictià, ovvero l’esordio alla regia di Micaela Ramazzotti conquista la critica. La pellicola ottiene, infatti, il riconoscimento Orizzonti Extra, Premio degli spettatori – Armani Beauty. Il film, frutto di una produzione Lotus con Rai Cinema e al cinema da giovedì 21 settembre, vede la Ramazzotti insieme a Max Tortora, Anna Galiena, Sergio Rubini e Matteo Olivetti all’interno di un dramma familiare.
Sezione Orizzonti
- Premio Orizzonti per il miglior film: Magyarázat mindenre, regia di Gábor Reisz
- Premio Orizzonti per la miglior regia: Mika Gustafson per Paradiset brinner
- Premio speciale della giuria: Una sterminata domenica, regia di Alain Parroni, che ha ricevuto anche il Premio FIPRESCI
- Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile: Margarita Rosa de Francisco per El paraíso
- Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile: Tergel Bold-Erdene per Ser ser salhi
- Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura: Enrico Maria Artale per El paraíso
- Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio: A Short Trip, regia di Erenik Beqiri