Morti sul lavoro, è un’emergenza nazionale
Quattro vittime nell'arco di poche ore dal Trevigiano a Bologna e da Salerno a Napoli
Due settimane dopo la strage sul lavoro lungo i binari della stazione di Brandizzo (Torino) nulla è cambiato in Italia per quanto riguarda la sicurezza degli operai. Il 14 settembre due lavoratori sono precipitati all’interno di una cisterna a rischio esalazioni nella Cantina Ca’ di Rajo, a San Polo di Piave (Treviso): uno di loro è morto.
Un’altra vittima c’è stata a Salerno, una terza a Bologna e una quarta a Napoli. L’incidente del Trevigiano è avvenuto intorno alle 14 del 14 settembre. I due operai sono stati colti da malore durante la pulizia di un silos. Uno dei due ha perso la vita; i vigili del fuoco sono riusciti a salvare il suo collega, trasferendolo immediatamente in ospedale.
Lavoro, incidenti senza fine
È invece di un morto e un ferito grave il bilancio di un incidente sul lavoro avvenuto sulla banchina del porto di Salerno, sempre il 14 settembre. Un traino-ralla che manovrava in retromarcia ha investito due ufficiali della compagnia di navigazione Caronte & Tourist. Per uno di loro non c’è stato nulla da fare, quando i soccorsi sono arrivati l’uomo era già morto. L’altro è stato invece ricoverato d’urgenza in ospedale.
Tragedia sul lavoro anche a Bologna, dove un operaio che stava lavorando al rifacimento del manto stradale sulla pista dell’aeroporto Marconi è rimasto schiacciato da un mezzo della sua stessa ditta. Anche questo veicolo, come il traino al porto di Salerno, si stava muovendo in retromarcia. È successo intorno alle 3 del mattino del 14 settembre. L’addetto, dalle prime informazioni, era italiano e aveva 52 anni; lavorava per un’azienda di Modena. Non è ancora chiaro se l’operaio sia morto per le conseguenze dello schiacciamento o per un arresto cardiaco di poco successivo.
Dramma all’Asia di Napoli
Sempre nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 settembre, un camion ha investito Giuseppe Cristiano, 66 anni, dipendente dell’Asia, l’azienda comunale di igiene urbana. Il veicolo è dell’azienda stessa; l’incidente è avvenuto al deposito di Piazzale Ferraris durante la manovra di uscita. L’operatore è stato subito soccorso sul posto dai colleghi, che hanno chiamato l’ambulanza che lo ha portato all’ospedale del Mare, dove è stato operato ma è deceduto.
I sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel della Campania hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori di Asia Napoli per venerdì 15 settembre, nelle ultime quattro 4 di prestazione di ogni turno lavorativo. “L’ennesima morte di un lavoratore – scrivono i sindacati – ripropone con tragica evidenza la drammaticità dei temi legati alla sicurezza del lavoro nel comparto dell’igiene ambientale. Giuseppe Cristiano, uomo e lavoratore, questa sera non tornerà a casa perché non si è fatto abbastanza per prevenire l’ennesima tragedia“.
Morti a Brandizzo, 6 indagati
Ci sono intanto 4 nuovi indagati per la strage alla stazione di Brandizzo nella quale sono morti 5 operai. Un treno che secondo le prime ricostruzioni aveva l’autorizzazione al transito, li ha travolti mentre erano al lavoro sui binari, intorno alle 23.50 di mercoledì 30 agosto. La procura di Ivrea ha iscritto nel registro degli indagati 4 dirigenti della Sigifer, l’azienda di Borgo Vercelli per cui lavoravano le vittime. Anche per loro l’ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Fino a oggi gli unici 2 indagati erano il tecnico di Rfi, Antonio Massa, 48 anni, e il caposquadra della Sigifer, Andrea Girardin Gibin, 53 anni, entrambi presenti alla stazione di Brandizzo al momento della tragedia.