Tod’s cambia il Direttore Creativo. Camaiani: “Viviamo in un tempo di cambi di matita”
Cambio di guardia anche per il Gruppo di Diego e Andrea Della Valle
Soffia un vento di profondi cambiamenti per il colosso moda di Diego ed Andrea Della Valle. Walter Chiapponi, infatti, lascia la direzione creativa delle collezioni Uomo e Donna di Tod’s. A quanto si evince dalla nota stampa la decisione è stata presa di comune accordo con l’azienda marchigiana con base a Casette d’Ete.
Chiapponi era alla guida del team creativo dal 2019. Il designer presenterà la sua ultima collezione donna Tod’s primavera estate 2024 il prossimo 22 settembre in occasione della settimana della Moda donna di Milano. La nuova direzione creativa verrà annunciata nei prossimi mesi. Proprio su VelvetMAG si è espresso al riguardo lo stilista Vittorio Camaiani, che con Della Valle vive la territorialità marchigiana. Il couturier e l’imprenditore infatti sono entrambi marchigiani veraci, con l’arte nelle vene dell’operosità e della creatività che caratterizza fin da sempre questa splendida regione.
Il commento in esclusiva per VelvetMAG di Vittorio Camaiani sul cambio di guardia di Tod’s:
Abbiamo raggiunto lo stilista Vittorio Camaiani che anche in passato aveva commentato i cambiamenti di Della Valle e in merito all’attuale cambio di rotta del Gruppo Tod’s a VelvetMAG in esclusiva dichiara: “Ovviamente siamo abituati ai cambi di vertici nel campo della moda, la memoria mi evoca uno dei sodalizi più lunghi della storia della moda, tra l’italiana Fendi (oggi di proprietà francese) e Chanel con il grande Karl Lagerfeld. Erano legami forti, quasi delle “relazioni” granitiche che mescolavano lavoro e privato. Non a caso il Kaiser Karl divenne l’anima stessa dell’azienda.”
Camaiani afferma: “Certo oggi il mondo della moda è molto cambiato, l’accelerazione è sempre più marcata e dopo un momento di rallentamento dato dal Covid-19, gli imprenditori hanno dovuto attuare e modificare tempi e strategie per stare al passo con la situazione e con le esigenze commerciali, sempre più dominanti. L’imprenditore Diego Della Valle credo abbia l‘occhio e la competenza necessari per dirigere la sua azienda.”
Ed ancora: “Non conosco gli accordi tra l’imprenditore e lo stilista Chiapponi, che comunque ha fatto un buon lavoro, visto anche la sua esperienza in diverse case di moda, ma ripeto oggi viviamo in un tempo dove i “cambi di matita” possono anche essere utili sia all’azienda che allo stesso creativo. Da marchigiano e da creativo con alle spalle anni di lavoro sono sicuro che un’azienda come la Tod’s abbia le competenze per mantenere il suo standard, la sua identità e rimanere leader nelle sue produzioni. Auguro al mio collega Walter Chiapponi di reinventarsi e di portare il suo talento dovunque andrà.”
Il futuro del Gruppo di Della Valle
Il nome di chi prenderà il suo posto verrà annunciata nei prossimi mesi fa sapere l’azienda. Il designer Walter Chiapponi consegna i ringraziamenti a una lettera: “Dedizione, amore ed energia. Così voglio ringraziare e salutare Tod’s a partire da un team stile davvero speciale, che per quattro anni ha sostenuto la mia visione e contribuito a questo bellissimo percorso con delicatezza, attenzione, passione e fiducia. Un’esperienza straordinaria, umana e creativa, fatta di coraggio e tempra, cammino e sostegno, soprattutto nei momenti più delicati della vita. Ringrazio in particolar modo Diego e Andrea Della Valle che hanno creduto in me. Grazie per il coraggio, l’umanità e la libertà che mi avete concesso per esprimere con Tod’s la miglior versione di me in anni intensi come questi», ha scritto Walter Chiapponi.
Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato del gruppo, ricambia: «Ringraziamo Walter per il cammino che abbiamo fatto insieme, e per l’impegno che abbiamo condiviso. Come Walter, anche noi ricorderemo nel modo migliore questa esperienza e cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le persone dell’ufficio stile che lavorano con grande competenza ed attaccamento al marchio e all’azienda, ottenendo eccellenti risultati». E chissà se il nuovo direttore creativo non possa essere proprio uno stilista marchigiano.