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Terremoto nel Mugello e in Romagna: colpite le zone alluvionate

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Centinaia di persone si sono riversate in strada per la paura nel Mugello fiorentino a causa di un forte terremoto di magnitudo 4.8, verificatosi alle 5.10 del 18 settembre. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha localizzato l’epicentro a 3 km a sud-ovest del Comune di Marradi. Paura, crepe nelle case e chiamate ai vigili del fuoco anche a Forlì dove il Presidente Mattarella sta arrivando per inaugurare l’anno scolastico.

La scossa è stata avvertita distintamente a Firenze, ma anche in tutta la Toscana e in Emilia-Romagna. In particolare a Faenza e Imola, e fino alle Marche. Al momento non si registrano danni a cose o persone. C’è tuttavia “molta preoccupazione, tanta gente in strada, ma non si segnalano danni particolari” ha confermato a Rainews24 il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti.

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Terremoto in Mugello ma le maggiori criticità, comunicano i vigili del fuoco, sono nel Forlivese. Foto Ansa/Vigili del Fuoco

Gli effetti del terremoto

In via precauzionale a Marradi le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse. Stessa scelta per Firenzuola e Borgo San Lorenzo. “A seguito del terremoto e del perdurare dello sciame sismico, abbiamo disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nel comune di Firenzuola per il 18 settembre“, ha comunicato via Facebook il sindaco del paese, Giampaolo Buti. Con un messaggio sui social media è intervenuto anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Al momento non risultato situazioni di particolare criticità. Continueranno i controlli agli edifici e strutture.

Per quanto riguarda le conseguenze del terremoto, “potremo avere più chiara la situazione dei danni nell’arco delle prossime ore” ha detto ancora il governatore. Si tratta di un territorio che non ha una concentrazione umana così rilevante, tuttavia è indubbio che 4.8 è una rilevazione molto consistente. Di conseguenza, ci siamo attivati con tutti i mezzi possibili. Sono molto preoccupato e segnalo una situazione di disagio perché il Mugello è quella zona della Toscana che è già stata colpita dall’alluvione il 15, 16, 17 maggio scorsi” ha sottolineato. “Non dimentichiamo che nello stato di calamità nazionale, dove vi sono i comuni della Romagna e dell’Emilia coinvolti, vi sono anche 4 comuni del Mugello: Marradi, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Londa“.

Mattarella a Cesena dopo l’alluvione. Il capo dello Stato tornerà il 18 settembre a Forlì. Foto Ansa/Quirinale Francesco Ammendola

Problemi sulle ferrovie

Il terremoto del 18 settembre ha provocato problemi anche sulla rete ferroviaria. In particolare due linee sono interrotte: la tratta da Pontassieve a Borgo San Lorenzo e fra Firenze e Vaglia in direzione Faenza. Inoltre la linea dell’Alta velocità è stata deviata sulla vecchia direttissima che transita da Prato. “Non risultano danni importanti, c’è stata molta paura, con la gente in strada. Le verifiche continueranno per tutta la giornata, ma non ci risultano persone ferite né danni particolari“, ha confermato a Sky Tg24 il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

In Romagna i vigili del fuoco di Forlì stanno facendo controlli per crepe in alcune case. Ma al momento non risultano persone colpite dalle conseguenze del terremoto. Molte le chiamate alla sala operativa dei pompieri della città romagnola, da parte di cittadini spaventati. Si stanno facendo verifiche su segnalazioni di danni, sebbene al momento non ne risultino di gravi. Nel pomeriggio del 18 settembre è in programma a Forlì la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’apertura dell’anno scolastico, con la XXIII edizione di Tutti a Scuola, la consueta cerimonia d’apertura. Mattarella si era già recato nella Romagna alluvionata lo scorso 30 maggio.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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