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Covid, Schillaci: “I casi aumentano, fra una settimana il nuovo vaccino”

Dopo l'estate e con la riapertura delle scuole il virus Sars-CoV-2 ha ripreso a circolare ma non dovrebbe causare più disturbi di una normale influenza

Nelle giornate di apertura dell’anno scolastico, col rientro in classe per milioni di studenti, il Covid torna a farsi sentire. I numeri dei contagi “sono aumentati ed era prevedibile, veniamo dal periodo estivo dove c’è movimento di persone” afferma il ministro della Salute Orazio Schillaci a Rtl 102.5.

Un dato che potrebbe crescere vista l’apertura delle scuole, ma non c’è allarmismo: i dati che ci interessano sono i ricoveri e gli accessi nelle terapie intensive e sono dati trascurabili e siamo fiduciosi“. Secondo Schillaci, inoltre, “i nuovi vaccini anti-Covid dovrebbero essere disponibili già dalla prossima settimana“.

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Il ministro della Salute Orazio Schillaci. Foto Ansa/Gabriele Masiero

Vaccinazioni, dove farle

A oggi in Italia non c’è più alcun comportamento obbligatorio in funzione anti Covid. Questo naturalmente non esclude che possa esserci in futuro. Ma per il momento non occorre vaccinarsi. “Le categorie per cui sono fortemente raccomandate le vaccinazioni – spiega Schillaci – sono i fragili, gli ultra sessantenni e gli operatori sanitari“. Sempre a Radio Rtl 102.5 il ministro aggiunge: “È un presidio fondamentale e partiremo anche con una campagna per ricordare ai cittadini di vaccinarsi per il Covid e l’influenza. I vaccini Covid saranno gratis per tutti anche per chi non rientra nelle categorie per cui lo raccomandiamo“.

Il vaccino anti Covid si farà in farmacia? “Credo di sì, stiamo valutando la distribuzione insieme alle regioni, punteremo molto su loro e sui medici di famiglia” risponde Schillaci. Per quanto riguarda la prevenzione nelle scuole “c‘è un tavolo Salute-Istruzione dove si lavora su queste fattispecie, oggi dovrebbero esserci i risultati finali. Ma sarei tranquillo e non farei nessun allarmismo, i ragazzi continuino ad andare a scuola. Sono quelli che hanno sofferto moltissimo durante il lockdown. Il tavolo tra oggi e domani dovrebbe dare i risultati conclusivi sul modo di comportarsi a scuola“.

I numeri del Covid oggi

Sulla possibile proroga delle misure per i fragili in scadenza, Schillaci ha ricordato che le tutele adottate durante la pandemia Covid scadranno il 30 settembre. Ciò significa che dal 1 ottobre 800mila italiani potrebbero essere ‘scoperti‘. Il Governo ha intenzione di rinnovarle o ripensarle? “Ci stiamo confrontando, credo che il riferimento sia in particolare allo smart-working e altri presidi per i fragili. Ora faremo una valutazione ma non vogliamo lasciare nessuno indietro, assolutamente“.

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Nuovi vaccini Covid aggiornati arriveranno nei prossimi giorni. Foto Ansa/Giuseppe Lami

Complessivamente in Italia i contagi di Covid sono cresciuti del +44,4% nell’ultima settimana, il che porta il numero complessivo delle infezioni a quasi 31mila. Ovvero quasi 10mila in più della settimana precedente. Nel nostro paese ci sono circa 4mila casi al giorno ma in realtà sono molti di più. Ci troviamo nuovamente a far fronte al virus del Sars-CoV-2, dunque, a 3 anni dallo sviluppo di una pandemia che ufficialmente è conclusa.

Cresce inoltre, sebbene sia ancora poco rilevante, il numero dei ricoveri. Il tasso di occupazione dei letti nei reparti di medicina sale al 3,8%, con 2.378 ricoverati Covid. Nelle terapie intensive l’aumento è dallo 0,6 allo 0,9%. Le reinfezioni sono al 39%. Questa è la situazione 4 mesi dopo che, lo scorso maggio, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato terminata l’emergenza internazionale di salute pubblica (Pheic) per il Covid-19.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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