E’ un racconto stilistico carico di emozione, alla ricerca dell’autenticità più assoluta, della tradizione e delle vere tecniche di haute couture che hanno reso celebre il Made in Italy nel mondo. Alessandro Angelozzi lancia la collezione bridal 2024 e la racconta in un’intervista esclusiva su VelvetMAG.
Queste nuove proposte omaggiano l’heritage della Maison, i valori stilistici che contraddistinguono da sempre il brand. Traspare infatti negli esclusivi quarantacinque abiti di nozze un richiamo alla raffinatezza, all’eleganza, alle emozioni e alla tradizione della sartorialità italiana.
Non a caso lo shooting, che ha delle iconiche immagini in bianco e nero, tra cui la cover del mese di ottobre 2023 di VelvetMAG, porta la firma del celebre fotografo di moda Andrea Varani. La campagna vede come protagonista la splendida modella e influencer brasiliana Sofia Resing ed è ambientata in uno dei posti più emblematici d’Italia, la Tonnara di Scopello. La location, set di selezionate ed esclusive pubblicità di brand internazionali, con un panorama naturale mozzafiato, è stata scelta da Angelozzi per valorizzare al meglio le proposte intrise di glamour e fascino mediterraneo.
Il couturier realizza, da oltre trent’anni, i desideri di gran parte delle celebrities nella scelta dell’abito per il giorno più importante della propria vita, ma anche di tante donne che prediligono una creazione unica, altamente personalizzabile, prodotta interamente a mano secondo la più rigorosa tradizione sartoriale italiana. Un abito Alessandro Angelozzi Couture riesce a trasformare anche una donna comune in una star. Eccellenza abruzzese che celebra l’alta moda nel mondo.
Alessandro Angelozzi Couture, il marchio
Il brand è presente sul mercato estero grazie a diversi rivenditori e quattro punti vendita in Italia. Nella Capitale a Piazza di Spagna, a Milano in Viale Bianca Maria, a Città Sant’Angelo in provincia di Pescara, e a Garrufo, in provincia di Teramo. Ed è proprio qui, nella sua base creativa di oltre 600 mq, che Alessandro Angelozzi ci riceve e racconta a VelvetMAG in anteprima assoluta, la sua ultima fatica intitolata Vicin’o mare. Sofia Resing, volto bridal 2024, succede alle bellissime Elda Scarnecchia, Alana Felisberto e prima ancora a Bianca Balti, musa per diverse stagioni di Angelozzi, nonchè ad Irina Shayk, altra iconica della Griffe, insieme a Belen Rodriguez, Rocio Munoz Morales, Nina Senicar, Elena Santarelli, Cristina Chiabotto e Megan Gale. Sono tante le star che negli anni hanno indossato gli abiti da sposa di Alessandro Angelozzi per il loro grande giorno. Tra queste: Elisabetta Canalis, Martina Stella, Juliana Moreira, Eleonora Daniele, Emanuela Folliero, Giglia Marra, Francesca Cipriani.
Alessandro Angelozzi intervista esclusiva
Cosa l’ha guidata nella scelta delle nuove proposte bridal?
La Società attuale è troppo frenetica e caotica, da tempo come mio desiderio c’era quello di soffermarmi a riflettere sui veri valori, sulle nostre tradizioni più autentiche. Il mio è stato un viaggio a ritroso, mi sono lasciato guidare dai profumi e dalle sensazioni autentiche, da tutto ciò che oggi abbiamo purtroppo perso. Non a caso la collezione si intitola “Vicin’o mare”, poichè vuole essere un vero e proprio omaggio alla famosa canzone degli Anni Sessanta, alla Sicilia ed ai suoi luoghi più iconici e all’amore.
Cosa l’affascina del Sud-Italia?
Questi scenari esprimono a prima vista una carica passionale notevole, proprio per questo ho voluto ambientare alla Tonnara di Scopello le immagini del nuovo shooting in bianco e nero firmate dal mio amico Andrea Varani. Lui, insieme a Fabrizio Ferri e al compianto Giovanni Gastel, rappresentano il top della fotografia a livello nazionale. La protagonista è Sofia Resing, che lavora da anni a New York. Lei negli scatti esprime appieno la passionalità e questo amore intenso vissuto alla luce del sole, vicino al mare.
E’ stato difficile lavorare su un set di questo tipo?
La Tonnara di Scopello è una location molto ambita e difficile da ottenere, non viene concessa quasi a nessun brand, all’infuori di marchi di lusso della moda internazionali. Attualmente la sua vocazione è quella di una dimora di lusso, sebbene in antichità fosse adibita per la pesca del tonno. La mia donna è molto femminile, oserei dire carnale, vuole vivere la tradizione. La Sicilia mi ha portato sempre bene nel corso della carriera, è una terra vibrante ed emozionante. Il mio primo shooting in questa regione fu con Rocio Munoz Morales.
Nelle proposte bridal 2024 di quale tecniche stilistiche si è avvalso?
Dell’haute couture che ha reso celebre il Made in Italy nel mondo. Da sempre propongo creazioni esclusive, personalizzate, 100% Made in Italy, in cui la lavorazione artigianale è notevole. Basti pensare che per realizzare i ricami di un bridal dress Alessandro Angelozzi Couture occorrono circa trecento ore di lavoro. A volte mi aiutano nella lavorazione degli abiti persino le suore di clausura dei conventi abruzzesi.
Quali sono i tessuti utilizzati?
Il pizzo francese, la seta di Como, il raso in seta, il raso duchesse, mikado, lo chiffon, ma anche gli swarovski e i cristalli che donano luce.
Da sempre le sue creazioni sono trasformabili.
I miei capi possono essere indossati in modi differenti. Si parte dalla chiesa con un abito più coperto, fino ad arrivare al taglio della torta, momento in cui il vestito prende una forma differente. Le mie clienti hanno perciò un doppio abito: si può togliere la gonna ed avere un minidress, eliminando invece il corpino l’abito assume una romantica forma a cuore. Nelle nuove proposte bridal couture c’è molta attenzione alla schiena, gli abiti hanno maxi scollature sul retro, tutto ciò crea pathos. Non mancano le “sirene” in raso di seta che seguono ed enfatizzano perfettamente la silhouette. I vestiti hanno in questa collezione i nomi dei frutti. Come il modello mela realizzato con uno chiffon di cinquanta metri, anch’esso perfettamente trasformabile. Ci sono anche delle scollature a barchetta molto sofisticate.
Che caratteristiche ha una sposa che sceglie Alessandro Angelozzi Couture?
Mi piace vestire la donna in maniera completa, la mia non è una sposa completamente scollata, direi che ha uno stile bon ton chic. Le mie clienti mi chiedono un abito che sappia emozionare, un vestito quando colpisce rimane impresso nella mente. Oggigiorno le donne desiderano un abito bon ton, ma che abbia anche un aspetto femminile e sexy al contempo.
Che sfida si pone per voi creativi?
Creare un binomio tra l’estrema purezza e il glamour. Un abito sofisticato non deve essere castigato, non deve mortificare la silhouette. Il wedding dress deve rispecchiare la personalità, la differenza tra una Casa di moda e un’altra la dà l’immagine che si vuole dare di se stessi. Sì all’abito bon ton e chic, ma modernizzato in relazione ai tempi attuali.
Come vira la palette cromatica?
C’è l’immancabile bianco, affiancato alle tonalità neutre. Compaiono anche due colori particolari per la sposa: l’argento, grazie all’abito Swarovski e il lilla. I modelli a sirena di raso in seta rivisitati ed elasticizzati seguono le silhouette, il raso duchesse è elasticizzato. Le creazioni sono realizzate esclusivamente a mano e solo in Italia. C’è un altissimo valore artigianale, i tessuti sono di prima qualità e una notevole attenzione al dettaglio. Gli abiti Alessandro Angelozzi Couture non si rivolgono soltanto ad una platea di nicchia, ma sono pensati e confezionati per rendere speciale ogni sposa.
Alessandro Angelozzi dove presenterà le nuove creazioni?
Il primo ottobre sfilerò a Parigi all’Hotel Le Bristol Paris durante la Paris Fashion Week, sarà una grande emozione.