Migranti, il Piano in 10 punti della Commissione europea
Dai rimpatri rapidi ai percorsi per una migrazione legale, la Ue alla ricerca di un'intesa che dovrebbe alleggerire l'Italia
Il tema migranti è sempre più urgente sull’agenda della Commissione europea. Su spinta italiana, dopo un settembre di sbarchi quotidiani a Lampedusa, ci sarà un incontro a Malta, a margine del vertice Med9, fra Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen ed Emmanuel Macron.
La presidente del Consiglio, il presidente francese e la presidente della Commissione europea discuteranno dell’attuazione di un Piano in 10 punti che la Commissione propone per consentire alla Ue di affrontare la sfida dell’immigrazione dai paesi del Sud del mondo.
Migranti, il Piano dell’Europa
Il primo punto del Piano di cui discuteranno Von del Leyen, Meloni e Macron prevede il sostegno all’Italia della Commissione europea, dell’Agenzia per l’asilo europea e di Frontex per gestire il grande numero di sbarchi. Anche tramite il supporto nella registrazione degli arrivi e delle identificazioni. Il secondo punto prevede l’aumento del sostegno al trasferimento dei migranti fuori da Lampedusa, sollecitando gli altri paesi europei a contribuire. Nel Piano si prevede poi, al terzo punto, il supporto dell’agenzia Frontex per incoraggiare e facilitare un veloce ritorno nei loro paesi di origine, dei migranti che non hanno diritto all’asilo politico in Europa.
Il quarto punto spiega l’intenzione di rafforzare l’impegno contro i trafficanti di esseri umani, insieme ai paesi di origine e transito. E di dichiarare guerra aperta nei confronti di questo business così brutale. A questo scopo i paesi Ue sono chiamati a migliorare le leggi contro i trafficanti. Il quinto punto del Piano europeo prevede di rafforzare la sorveglianza aerea e di mare ed esplorare opzioni per espandere missioni navali esistenti o lavorare a istituirne nuove, nel Mediterraneo.
I rapporti con la Tunisia
La Commissione europea propone al sesto punto del Piano la necessità di adottare azioni contro la logistica dei trafficanti. L’Ue intende quindi lavorare con le autorità italiane per la rimozione e la distruzione di imbarcazioni usate nei viaggi attraverso il Mediterraneo. Il settimo punto prevede che l’Agenzia per l’asilo europeo fornisca sostegno all’Italia per una rapida risposta alle richieste di asilo, per poi rimpatriare chi presenta richieste non fondate.
L’ottavo punto prevede di aprire corridoi umanitari e percorsi di arrivo legali per offrire ai migranti vere alternative e spezzare il circuito delle migrazioni illegali. Il nono punto del Piano prevede il coinvolgimento dell’Unhcr – l’Alto commissariato Onu per i rifugiati – per la protezione dei migranti sui loro percorsi. E al fine di aumentare i rimpatri volontari assistiti. Il decimo punto, infine, prevede che l’Ue si impegni a lavorare con la Tunisia per l’attuazione del controverso Memorandum di Intesa firmato a luglio e rimasto soltanto sulla carta. Ma anche per accelerare la conclusione di nuovi progetti e l’esborso di nuovi fondi diretti alla Tunisia.
La riunione del Med9
Il vertice Med9 si svolge a Malta il 29 settembre. Si tratta della riunione di coordinamento dei paesi dell’Unione europea che si affacciano sul Mediterraneo. Oltre all’Italia sono Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Slovenia, Croazia e la padrona di casa, Malta. È la sponda sud dell’Europa, più vicina degli altri Stati membri dell’Unione ai migranti che giungono in fuga dalla miseria, dalla guerra e dalla mancanza di futuro. Migrazioni epocali che dall’Africa e dall’Asia si spostano verso il nostro continente lungo rotte che spesso attraversano proprio il Mediterraneo.