Come gustare una tazza di caffè senza l’ansia di non riuscire a dormire la notte
Secondo una ricerca esistono dei suggerimenti per godersi la bevanda e non sacrificare il sonno
Il caffè è, senza dubbio, tra le bevande più importanti per gli italiani che scandisce la giornata ma genera anche convivialità. Tuttavia, è condiviso il pensiero comune secondo il quale questa bevanda rallenti il sonno e che quindi sia da evitare nelle ore serali. A tal proposito un gruppo di esperti favorisce dei suggerimenti molto utili.
Il caffè scandisce le pause in una giornata di lavoro, è un momento di condivisione tra amici, un attimo di relax e soprattutto un modo (specialmente per tanti italiani) di iniziare la giornata. Tuttavia, è diffuso il pensiero secondo il quale il caffè possa creare dei disturbi nel sonno. Ora, se questo è vero dato il contenuto di caffeina, per l’appunto, non è totalmente scontato o almeno gestibile con i giusti accorgimenti. A spiegarlo una ricerca scientifica. La Sleep Expert Theresa Schnorbach, in collaborazione con Emma – The Sleep Company ha spiegato alcuni metodi per non rinunciare né al caffè né al sonno.
Sonno e caffè: come relazionarli
Esistono, a quanto pare, delle buone abitudini che evitano di trascorrere una notte insonne seppur non rinunciando alla dose (consigliata) di caffè giornaliero. Come riporta un articolo di Vanity Fair, l’esperta del sonno ha spiegato che per ogni tazzina dovrebbe corrispondere anche una giusta dose d’acqua. Infatti, la caffeina è un diuretico che potrebbe portare a produrre più urina e quindi a rimanere più disidrati, il ché contribuisce ad avere un sonno più disturbato se non ci si idrata adeguatamente. Inoltre, il caffè non andrebbe mai consumato a digiuno, solo in questo modo si possono ridurre gli effetti stimolanti. Per chi è molto sensibile agli effetti della caffeina, poi, è consigliato un consumo della bevanda a freddo, poiché quest’ultima contiene meno acidità e meno caffeina stessa. Ovviamente, comunque, per chi soffre già di disturbi del sonno sarebbe più consigliato consumare l’ultima tazzina nelle prime ore del pomeriggio.
Infine, un ulteriore consiglio utile da sfruttare, soprattutto nei cambi stagione quando la palpebra cala nel pomeriggio, è quello del coffee nap. Ovvero, nel caso in cui non si riesce a rinunciare ad un riposino pomeridiano, si può bere una tazzina di caffè prima di mettersi a dormire. Il suo effetto eccitante ridurrà il tempo del riposino pomeridiano. Non solo, aiuterà a svegliarsi più riposati e attivi, eliminando la stanchezza e rendendo, persino, più produttivi nel resto della giornata. Come spiega ancora l’esperta del sonno, in merito a questo ultimo suggerimento, gli effetti del coffee nap sarebbero stati evidenziati da studi recenti. Quest’ultimi, benché siano stati condotti su un campione ridotto, pare abbiano il pregio di presentare risultati promettenti.
A questo punto, in conclusione, l’esperta del sonno Theresa Schnorbach spiega: “La caffeina assunta poco prima di un riposino migliora l’acutezza mentale e la concentrazione al risveglio. Perché il coffee nap sia efficace, è consigliabile bere almeno due shot di espresso prima di concedersi un pisolino, preferibilmente dopo pranzo, quando il corpo è naturalmente propenso a sentire il bisogno di dormire. L’ideale sarebbe addormentarsi subito e svegliarsi non oltre 20 minuti dopo“.