Donna che dorme - VelvetMag
I sogni sono una parte misteriosa e affascinante. A tanti sarà capitato di chiedersi il significato di un determinato sogno e il perché di tale accadimento onirico. In questo contesto osserviamo alcune curiosità scientifiche che raccontano alcuni aspetti ‘nascosti’ e interessanti.
I sogni sono una comunissima attività umana qualcuno sogna più spesso (oppure riesce a ricordarlo con più frequenza), altri sono più soggetti agli incubi e poi c’è chi ha un’attività onirica che può dipendere da determinate fasi della vita. Sarà capitato a tanti di interrogarsi su questo aspetto affascinante e misterioso della vita umana e in questo contesto proviamo a fornire alcune risposte che arrivano direttamente dal mondo della scienza.
Perché sognamo? E soprattutto: perché facciamo quel determinato sogno in quel determinato momento? A tanti sarà capitato di porsi queste domande e diverse ricerche scientifiche sono pronte a fornire alcune interessanti soluzioni. Pariamo da uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology il quale, per esempio, avrebbe rivelato che molte persone credono che i sogni forniscono indicazioni significative sulla loro vita. Ancora la Mayo Clinic ha condotto, invece, una ricerca che avrebbe riportato come risultato una certa corrispettività tra i sogni violenti e i segni precoci di disturbi neurodegenerativi come la demenza o il morbo di Parkinson.
Ulteriori studi, inoltre, avrebbero dimostrato che tra i sogni maschili e quelli femminili si potrebbero presentare delle importanti differenze. In tal senso, per esempio, gli uomini sarebbero più portati verso attività oniriche erotiche e vivide, mentre le donne sarebbero più soggette agli incubi, ma anche a situazioni romantiche. Un aspetto interessante è fornito anche da uno studio condotto dalla Grant MacEwan University in Canada, il quale avrebbe suggerito che giocare ai videogiochi prima di dormire potrebbe aiutare a fare sogni più controllati e meno incubi.
Come accennato in precedenza si ha la sensazione di fare più o meno sogni anche a seconda dei periodi della nostra vita. Tuttavia, rispetto al sonno, si trascorrono circa sei anni della vita a sognare, ma il 90% dei sogni è rimosso entro 10 minuti prima del risveglio. Questo fenomeno è attribuito alla diminuzione dei livelli di acetilcolina e noradrenalina, i due neurotrasmettitori che servono a memorizzare. Sul perché sognamo si sono interrogati anche i ricercatori dell’Università di Berkeley, i quali avrebbero ammesso che l’attività onirica potrebbe essere utile a ridurre stress ed emotività. Infatti, durante la fase REM diminuisce la concentrazione di un neurotrasmettitore collegato allo stress.
Sui sogni esistono poi alcune curiosità interessanti. Ad esempio: perché spesso sono in bianco e nero? Su questo si sono interrogati gli esperti dell’American Psychological Association, i quali avrebbero scoperto che il fenomeno si sviluppa soprattutto tra le persone anziane abituate con la televisione in bianco e nero e quindi meno avvezzi alle immagini a colori. Per quanto riguarda, invece, un sogno ricorrente, l’Università di Montreal ha riscontrato che i più comuni sono: esami, cadute, voli, inseguimento e perdita di denti. Seppur le domande sull’attività onirica potrebbero essere infinite, questi studi spiegano come sognare abbia molteplici aspetti affascinanti e tanti ancora da scoprire.
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