Laurie Nunn ha guidato Sex Education per tutte e quattro le stagioni di successo su Netflix. Ed è stata proprio la creatrice dello show a spiegare perché era necessario fermarsi qui.
La quarta stagione di Sex Education ha messo un punto definitivo alle disavventure di Otis, almeno stando alle dichiarazioni rilasciate di recente dalla creatrice dello show Laurie Nunn. In onda su Netflix dal 2019, la serie televisiva con protagonista Asa Butterfield ha cercato di rappresentare al meglio gli ostacoli che gli adolescenti sono chiamati a superare e non soltanto al liceo.
Il protagonista, Otis, ad esempio inizia il suo percorso in casa Netflix come figlia di una sessuologa e finisce per emularne il ruolo anche al liceo, spacciandosi per terapista agli altri studenti e aprendo una vera e propria clinica (abusiva) insieme a Maeve. Dalla bellezza unica, sin da subito Maeve fa breccia nel cuore di Otis ma nessuno dei due avrà il coraggio di approfondire quel legame fino alla terza stagione, proprio quando a Maeve verrà offerta la possibilità di inseguire i suoi sogni in una prestigiosa scuola americana. Nonostante la distanza, cercano di far funzionare quell’amore fragile. Ma la quarta stagione di Sex Education ha tracciato una linea ben precisa per vari personaggi, regalando loro un futuro seppur lasciando una porta aperta. La creatrice ha precisato perché fosse giunto il momento di chiudere lo show.
Sex Education, la creatrice dello show spiega perché era necessario concludere la serie TV
Non è da tutti fermarsi prima che sia troppo tardi. Tantissime serie TV nella storia del piccolo schermo hanno dimostrato di non aver avuto lo stesso coraggio, sia per avarizia che per desiderio di raccontare di più. Sex Education ha raggiunto il suo punto massimo, a detta di Laurie Nunn, e non avrebbe potuto proseguire oltre per un motivo alquanto evidente: i suoi protagonisti sono cresciuti e non possono interpretare adolescenti per sempre. Se non avesse deciso di interrompersi, probabilmente avrebbe peccato in termini di credibilità. Oppure avrebbe dovuto seguire i personaggi lontani dal liceo, snaturando lo sfondo con cui è nata la serie televisiva.
In una recente intervista con The Hollywood Reporter, Laurie Nunn ha spiegato che per quanto sia stato difficile è stato importante tracciare un punto. “Siamo tutti molto più vecchi di quando abbiamo iniziato, quindi penso che in un teen show ci sia sempre una sorta di punto di arrivo, perché gli attori non possono interpretare degli adolescenti per sempre. Quindi mi è sembrato il momento giusto per chiudere la serie”. Una scelta sofferta anche da parte del pubblico, curioso di scoprire di più sul futuro di Maeve, Otis, Eric e tutti gli studenti di Moordale.
Nonostante il loro percorso sia giunto al termine, il giovanissimo cast in realtà è soltanto al punto di partenza. Grazie a Sex Education è probabile che rivedremo presto moltissimi degli attori come Ncuti Gatwa, già scelto come prossimo Doctor Who. Infatti Laurie Nunn ha aggiunto: “Penso che stiano tutti andando molto bene. È meraviglioso vederlo. La nostra direttrice del casting Lauren Evans è bravissima a trovare questi nuovi attori di grande talento. E credo che questa sia la vera gioia di uno show per ragazzi: poter lavorare con questi attori emergenti e plasmare i loro personaggi. Penso che il fatto che Ncuti sarà il prossimo Doctor Who sia davvero fantastico”.