Royal Life

Regno Unito: re Carlo impone alle aziende il rispetto per l’ambiente

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Re Carlo III ha deciso di perseguire i propri obiettivi ambientali senza alcuna paura. Secondo i media britannici, infatti, alcuni dei marchi più iconici del Regno Unito temono di poter perdere milioni di sterline e il sigillo di approvazione della Corona. Ciò avverrà in tempi brevi se non saranno in grado di dimostrare le loro credenziali ecologiche. 

Centinaia di aziende a cui è stato concesso un mandato reale sotto la regina Elisabetta II dovranno dimostrare a re Carlo III, attento all’ambiente, di avere “una politica e un piano d’azione ambientali e di sostenibilità adeguati“. In caso contrario, queste aziende non avranno la possibilità di mantenere il titolo. A rischio, dunque, circa 800 imprese consapevoli che il Sovrano ha la possibilità di revocare la concessione in qualsiasi momento. La Royal Warrant Association consente alle aziende di avere uno stemma reale sulla confezione per almeno cinque anni.

re Carlo IIIre Carlo III
Ansa

Si tratta di garanzie che il Sovrano può revocare nel caso in cui i prodotti scendano al di sotto degli standard previsti. Queste garanzie, inoltre, decadono alla morte del sovrano, il che significa che le aziende devono presentare nuovamente domanda per ottenerle. Per le aziende non si tratta solo di una onorificenza, ma equivale ad un aumento dei guadagni del 5%, spesso equivalenti a milioni di sterline. Il sito ufficiale della Royal Warrant, però, si legge che “tra le altre cose, i candidati sono tenuti a dimostrare di possedere una politica e un piano d’azione adeguati in materia ambientale e di sostenibilità“.

Re Carlo e la cura dell’ambiente: un rischio per le imprese

La richiesta di re Carlo III, dunque, mette alle strette le aziende inglesi. La sua lotta per l’ambiente, infatti, mette in pericolo alcuni dei marchi più noti del Regno Unito con un record ambientale tutt’altro che pulito.
Una fonte interna ad una nota impresa ha dichiarato al Mirror: “Il nostro capo ha detto che stiamo perdendo il mandato, perché non usiamo cartone riciclato nei nostri imballaggi. Per anni abbiamo sfruttato i nostri legami con la famiglia reale e temiamo di perdere prestigio“. Le aziende a rischio includono Cadbury, Audi e Burberry. Non si tratta di aziende nuove alle critiche degli ambientalisti. Cadbury l’anno scorso ha ricevuto attacchi per non aver utilizzato cacao equo e solidale. La società automobilistica Audi, invece, ha da poco superato lo scandalo delle emissioni false del 2015.

Ansa

Anche altri marchi che utilizzano plastica nei loro imballaggi, come Coca-Cola e Twinings, potrebbero correre il rischio di perdere il mandato reale. In passato la regina Elisabetta II aveva concesso il privilegio a diverse aziende del Regno Unito e non solo. Da imprese coinvolte nel settore alimentare ad attività commerciali come Bentley, Jaguar, Land Rover, Barbour, e molte altre: la lista è veramente lunga. Con il regno di re Carlo III queste realtà dovranno fare uno sforzo in più per soddisfare gli standard di sostenibilità a favore dell’ambiente. Al momento le aziende coinvolte non hanno commentato la notizia che le riguarda. Probabile, però, che questa vicenda possa sollevare un polverone nel Regno Unito molto presto.

Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online. Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania. Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo. Segui Roberta su Instagram

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