“Who To Love”: alla Festa del Cinema di Roma Dave Stewart e Greta Scarano
Con la musica dei Mokadelic, autori della colonna sonora di "Gomorra", e la regia di Giorgio Testi un viaggio musicale scandito dal tempo
Alla 18^ Festa del Cinema di Roma presentato in anteprima un progetto musicale dai toni intensi. Who To Love interpretato da Greta Scarano con Dave Stewart e i Mokadelic. Un viaggio attraverso il tempo e il modo in cui l’essere umano lo percepisce.
La Festa del Cinema di Roma dedica anche uno spazio importante alla musica, strumento evocativo di stati d’animo, emozioni, gioie e, a volte, anche paure. Quando poi a questo si combinano le immagini, i colori, le espressioni e le interpretazioni viene fuori un progetto capace di regalare 30 minuti nei quali si è invasi da mille sensazioni, ciascuna delle quali potrebbe rappresentare una parte più esposta o più nascosta del nostro ‘io’. Questo, almeno per il parere di chi scrive, è Who To Love. Creato da Dave Stewart insieme all’album di prossima uscita che porta lo stesso titolo, in scena anche Greta Scarano e i Mokadelic. La direzione è affidata a Giorgio Testi. Prodotto da Dave Stewart Entertainment e Grøenlandia.
Un concept album dal forte impatto emotivo
Who To Love è il nuovo progetto con cui Dave Stewart scrive una nuova pagina della sua incredibile carriera artistica. L’artista e produttore, plurivincitore di Grammy Awards e Golden Globe, co-fondatore degli Eurythmics, ha chiamato al suo fianco per questa avventura, che unisce in maniera indissolubile musica e immagini, l’attrice Greta Scarano e la band dei Mokadelic. Si tratta di una moderna opera rock dal forte impatto emotivo.
Come ha spiegato in conferenza stampa il regista Giorgio Testi, questo progetto nasce in piena pandemia: tre anni fa. “Dave Stewart si è innamorato della colonna sonoro di Gomorra” e quella è stata la scintilla da cui nasce Who To Love. Infatti, l’artista britannico ha deciso di contattare i Mokadelic (autore della colonna sonora di Gomorra, n.d.r.) desideroso di mettere in pratica quello che poi è diventato, per l’appunto, Who To Love. Il risultato è un concept album con una storia che va ascoltata dall’inizio alla fine. Il film, infatti, si presenta come un ‘macro-videclip’ in cui ogni brano si lega all’altro e crea una narrazione fornendo l’estensione visiva di quello che nasce in musica.
Un flusso, scandito dal tempo (protagonista principale dei 30 minuti), che concede un forte impatto emotivo. Un’escavatrice che va fino al profondo e indaga nelle pieghe più profonde dell’anima umana. La narrazione si presenta così fatta di ricordi, flashback e incubi, il tutto avvolto da musica, immagini e luci. Un viaggio alienante dove, brano dopo brano, si può sentire un contatto con la protagonista.
Greta Scarano al centro di una narrazione circolare
E a compiere questo viaggio tra paure, angosce e incertezze più profonde di un essere umano è Adalyn interpretata da Greta Scarano. Non ci sono battute recitate, c’è solo musica e stati d’animo che si alternano. L’attrice, definendo il suo personaggio, ammette che non le si possono attribuire delle etichette. Tutto il progetto è: “Un progetto su cui è impossibile dare un nome. La genesi è anche l’evoluzione e le persone che lo hanno creato. Adalyn è un personaggio che nasce dalle suggestioni di Dave, dalle voglia di raccontare una donna che ha questa esperienza di dissociazione perché è assalita dalle sue sensazioni e non le sa controllare“.
Greta Scarano interpreta una donna che vive in un mondo artistico e che non si sa concepire fuori da questo. E poi c’è la componente più essenziale: il tempo. Ma soprattutto come lo scorrere del tempo è percepito dagli esseri umani. Come affrontare la vita, come relazionarsi al mondo, chi amare? E poi una grade vera risposta che la protagonista scrive su un foglio “Il Tempo è un capolavoro“.
Who To Love è un racconto che parte dalle angosce, dalla paura di essere oppressi dalle difficoltà della vita, dal desiderio di trovare escamotage e dal terrore di rimanere intrappolati all’interno di prigioni senza sbarre. E poi, il desiderio di evadere e di annientare quella parte di noi che più opprime, ma senza la quale non potremmo vivere. La spontaneità è l’anima di questo progetto inserito nell’imprescindibile circolarità con cui esso è narrato. 30 minuti di stati d’animo, di ansie, sbalzi. La ricerca di speranza continua e il desiderio di dare un senso anche alla parte più complicata di noi stessi.
Sinossi
Adalyn è una cantante che tenta di superare ansia e solitudine attraverso l’alcool e le droghe. Ma all’improvviso si trova sbalzata in uno stato d’animo di dissociazione proprio durante un centro televisivo da vivo. Attraverso un susseguirsi di brani, che riempiono 30 minuti di racconto, la protagonista compirà un viaggio interiore, dal quale si risveglierà con nuove consapevolezze.