La Storia, Francesca Archibugi fa rivivere sullo schermo il capolavoro letterario di Elsa Morante
La regista si cimenta in un complesso adattamento televisivo presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023
La talentuosa regista Francesca Archibugi, che lo scorso anno ha inaugurato proprio la Festa del Cinema di Roma con l’acclamato film Il Colibrì, fa il suo ritorno per la diciottesima edizione della kermesse cinematografica. Questa volta ci sorprende con una serie televisiva, La Storia, basata sul capolavoro omonimo di Elsa Morante, tra le opere letterarie più conosciute e allo stesso tempo dibattute della scrittrice.
La Storia, serie tv prodotta da Picomedia e Thalie Images in collaborazione con Rai Fiction, fa il suo debutto in anteprima mondiale con il primo episodio durante la terza giornata della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma. La regista Francesca Archibugi sottolinea l’importanza di una cura meticolosa nella selezione dei personaggi, degli attori e delle attrici, dei cani e dei bambini, delle location, degli abiti, e persino delle scarpe. Attenzione, questa, che si riflette in modo eccezionale nelle immagini, nelle voci, nelle luci e nei suoni della serie.
La protagonista, Ida, interpretata magnificamente da Jasmine Trinca, è il fulcro di questa straordinaria narrazione. A completare il cast, poi, altri nomi di grande rilevanza nel panorama cinematografico italiano tra cui Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo, Valerio Mastrandrea e il talentuoso praticamente esordiente, Francesco Zenga.
Sinossi La Storia di Francesca Archibugi
Nel quartiere San Lorenzo di Roma, sullo sfondo dell’imminente Seconda Guerra Mondiale, Ida Ramundo è una maestra elementare vedova con un figlio adolescente di nome Nino. Per paura della deportazione, nasconde le sue origini ebraiche. Tuttavia, la sua vita prende una svolta drammatica quando, rientrando a casa un giorno, viene violentata da un giovane soldato tedesco ubriaco.
Dopo questa tragica esperienza, scopre di essere incinta. Nasconde, quindi, la gravidanza fin che le è possibile e mentre Nino trascorre l’estate in un campo degli Avanguardisti, partorisce in segreto grazie all’aiuto di una levatrice. Il bambino, nato prematuro, assomiglia molto al soldato, ormai deceduto in Africa, ha i suoi stessi occhi azzurri. Ida lo chiamerà Giuseppe, come suo padre. Quando Nino torna a casa e scopre il fratellino, lo accoglie con grande affetto e gli da un soprannome Useppe.
La famiglia affronta le sfide imposte dalla guerra: Nino decide di partire per il fronte come convinto fascista, lasciando la madre e il fratellino. Durante il bombardamento di San Lorenzo nel luglio 1943 (lo stesso episodio cantato nella celebre canzone di Francesco De Gregori: Cadevano le bombe come neve/ Il 19 luglio a San Lorenzo, n.d.r.) la loro casa viene distrutta, costringendo Ida a sfollare a Pietralata. Da quel momento, ogni giorno diventa una lotta per la loro sopravvivenza.
Intanto Useppe cresce nella speranza del ritorno di suo fratello, il quale, spinto dalla vitalità e dalla determinazione, si unisce alla Resistenza. Nino è pieno di desideri, in cerca di una vita migliore, più ricchezza, avventure, affari. Dopo la guerra, si dedicherà al contrabbando, inizialmente di sigarette e poi di armi, nell’ambizione di assicurare un futuro migliore per sé, Ida e Useppe.
Un adattamento televisivo riuscito
Il romanzo La Storia, scritto da Elsa Morante nel 1974, rappresenta un autentico capolavoro letterario. Quest’opera, che offre una profonda e toccante rappresentazione dell’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, segue le vicende di Ida Mancuso, giovane donna madre e vedova, attraverso i momenti tumultuosi dell’occupazione tedesca a Roma. E oggi, quasi cinquant’anni dopo la sua pubblicazione, Francesca Archibugi porta sullo schermo questa toccante storia tramite un coinvolgente adattamento televisivo diviso in 8 episodi, rendendo omaggio alla celebre scrittrice italiana.
La regista ha compiuto un eccezionale lavoro nel rendere vivo il romanzo. Già dal primo episodio, infatti, emerge chiaramente la capacità del serial di catturare in modo impeccabile l’atmosfera angosciante e claustrofobica di quegli anni. La precisione storica con cui vengono narrati gli eventi, poi, aggiunge ulteriore autenticità alla trama. Anche le fantastiche interpretazioni del cast non sono da meno. Jasmine Trinca, nel ruolo di Ida Mancuso, regala al pubblico una performance emozionante. Racchiude tutta la complessità del personaggio, dalla sua forza interiore alla sua vulnerabilità, senza tralasciare l’aspetto dell’amore materno in tempi difficili.
Il giovane attore Francesco Zenga, invece, che veste i panni di Nino, sorprende con un esordio brillante, riuscendo ad incarnare in modo straordinario l’animo ribelle tipico dell’adolescenza e con i connotati di quegli anni. La sua interpretazione, inoltre, mette in luce la complicata situazione giovanile accentuata dal contesto politico fascista, mentre si fa carico delle responsabilità di una famiglia estranea a un ragazzo della sua età.