Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma l’opera prima alla regia di Margherita Buy. Volare, una storia raccontata in prima persona con un parterre di attori che formano un cast variegato e sinonimo di diverse emozioni umane che s’incrociano tutte in un’unica direzione: la paura.
Margherita Buy fa il suo esordio dietro la macchina da presa con il film Volare. Nel ruolo della protagonista l’attrice-regista ha al suo fianco un cast corale nel quale sono presenti anche sua figlia, Caterina De Angelis (nel ruolo della figlia della protagonista) e poi Anna Bonaiuto, Giulia Michelini, Euridice Axen, Francesco Colella, Roberto De Francesco, Maurizio Donadoni, Pietro Ragusa, con la partecipazione di Massimo De Francovich e con l’amichevole partecipazione di Elena Sofia Ricci. Una produzione Kavac Film, Maremosso, IBC Movie, Tenderstories con Rai Cinema, in collaborazione con ITA Airways, prodotto da Marco Bellocchio, Beppe Caschetto, Simone Gattoni e da Ada Bonvini, Luca Lucini, Lorenzo Ulivieri, Stefano Quaglia, Malcom Pagani e Moreno Zani. Nelle sale cinematografiche nel 2024, il film, presentato in anteprima alla 18esima Festa del Cinema di Roma, affronta un argomento spinoso ma con la leggerezza di una commedia.
La paura di Volare
Protagonista di questa pellicola, che vede Margherita Buy nei panni di esordiente regista e di navigata attrice, è la paura di volare. Una situazione più comune di quanto si possa immaginare e che, molto spesso, è in grado persino di invalidare la vita stessa di una persona, impedendo di prendere delle scelte o condizionandone delle altre. Un film che affronta argomenti drammatici ma con la leggerezza che fa riflettere seppur sorridendo. Margherita Buy ha scelto di raccontare sé stessa in Volare, rivelando quella che per prima è una sua paura e che in prima persona le ha complicato la vita in diverse situazioni. Quella di volare, infatti, è una delle paure irrazionali più diffuse che appartengono a quella vasta schiera di fobie.
Nella conferenza stampa in occasione della Festa del Cinema di Roma, Margherita Buy ha confessato di aver voluto condividere una paura che tratteneva o teneva nascosta per il timore di essere considerata “una persona diversa degli altri“. Una sorta di circolo vizioso, nel quale una paura cela un altro timore fino ad arrivare, spesso, a perdere il contatto con il mondo, con la realtà e generando ansia e frustrazione.
Margherita Buy in una commedia che fa ridere
La protagonista di Volare esprime bene gli stati d’animo sopracitati nei quali alterna l’ansia, al desiderio di trovare una via d’uscita per sé stessa e per le persone che ama. Come ha sottolineato Doriana Leondeff, sceneggiatrice del film insieme a Margherita Buy e Antonio Leotti: “Il film tocca tante corde, dietro la paura di volare c’è la paura di stare al mondo, di vivere“.
La forza di Volare, tuttavia, risiede nel fatto che pur affrontando una tematica poco divertente riesce ad adeguarsi ai toni di una commedia in grado di strappare qualche sorriso, o persino una risata. Non c’è dramma in questo film che di dramma parla. Ci sono stati d’animo, ansie, paure, racconti, traumi. C’è la vergogna di non voler ammettere di avere paura e c’è il giudizio di chi non riesce a comprendere una paura irrazionale. Ci sono storie e personaggi, famiglia, lavoro, carriera, rivalità e complicità. Il tutto in un mix perfetto di reazioni, relazioni, incontri e scontri che hanno nella paura (ma anche nel desiderio sfrenato di superamento) il suo leitmotiv.
Sinossi di Volare
La paura di volare, così irrazionale e umana, attanaglia AnnaBì, un’attrice di talento che potrebbe aspirare al successo internazionale se salisse su quel maledetto aereo per la Korea. Anche la sua vita privata è appesa a un aereo. Così AnnaBì prende il coraggio di iscriversi ad un corso intensivo nel quale, con un pilota professionista e una psicologa specializzata, si affronta la paura di volare e il modo in cui poterla superare. Qui la vita dell’attrice si incrocia con quelle di altre persone, ciascuna con una storia precisa e ciascuna con il timore di salire su un aereo. Solo alla fine del film si scoprirà se AnnaBì riuscirà a vincere la sua paura. E a spiccare finalmente il volo (e non solo a bordo di un aereo).
Come spiega Margherita Buy in una nota di regia: “Con Doriana Leondeff e Antonio Leotti abbiamo scritto un testo, a nostro parere divertente, che racconta una delle paure più diffuse al mondo: quella di volare. La protagonista si trova a condividere il suo terrore con un gruppo di sconosciuti, diversissimi da lei ma profondamente simili perché accomunati dallo stesso problema. La speranza è che attraverso la storia di questi personaggi e delle loro paure il pubblico possa riconoscersi e sorridere delle proprie fragilità, magari mai confessate“.