Suburraeterna, il nuovo progetto che espande l’universo “Suburra” in anteprima alla Festa del Cinema di Roma
La nuova serie tv targata Netflix riprende le intricate vicende immerse nel sottobosco criminale di Roma
Alla Festa del Cinema di Roma, nell’ambito della penultima giornata della kermesse cinematografica, fa il suo debutto in anteprima assoluta con i primi due episodi Suburraeterna, reboot della serie tv di successo Suburra. Quest’ultimo progetto televisivo amplia ulteriormente il contesto criminale che ha caratterizzato le tre stagioni precedenti, portando nuove trame per personaggi già conosciuti, e introducendone anche di nuovi. La serie, composta da 8 episodi, sarà disponibile su Netflix a partire dal prossimo 14 novembre.
L’universo narrativo di Suburra, nato dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, continua ad evolversi in una nuova direzione. Dopo il debutto sul grande schermo con un film omonimo nel 2015, seguito dalla sua trasformazione nella serie televisiva di successo prodotta da Netflix, l’affascinante mondo criminale di Roma si prepara a svelare un altro entusiasmante capitolo. La narrazione, infatti, prosegue con un sequel che pone al centro uno dei personaggi più amati: Spadino, interpretato da Giacomo Ferrara.
Nel cast, poi, ritroveremo anche Filippo Nigro nel ruolo di Amedeo Cinaglia, Carlotta Antonelli e Federica Sabatini nei panni rispettivamente di Angelica e Nadia così come Paola Sotgiu e Alberto Cracco in quelli di Adelaide e Nascari. Accanto a loro diverse new entry: Marlon Joubert è Damiano Luciani, Aliosha Massine è Ercole Bonatesta, Federigo Ceci è Armando Tronto, Yamina Brirmi e Morris Sarra sono Giulia e Cesare Luciani (fratelli gemelli di Damiano). A seguire Giorgia Spinelli, che interpreta il personaggio di Miriana Murtas e Gabriele di Stadio del giovane Victor Anacleti.
Sinossi Suburraeterna
Roma, corre l’anno 2011. L’instabilità politica minaccia il governo, il Vaticano è in tumulto, e le piazze della città sono prese d’assalto dalla violenza. In questo scenario caotico, Cinaglia (Filippo Nigro) ha assunto il ruolo di successore di Samurai, continuando a dirigere le attività criminali della città insieme a Badali (Emmanuele Aita). Questi due sono affiancati da Adelaide (Paola Sotgiu) e Angelica (Carlotta Antonelli), le quali sono rimaste al comando degli Anacleti. Nonché da Nadia (Federica Sabatini), che contribuisce a gestire le piazze di spaccio di Ostia.
Tuttavia, vi sono individui che rifiutano questo sistema consolidato. Nuovi personaggi entreranno in scena, scuotendo gli equilibri di Roma. Inizia un movimento di rivoluzione che si diffonde rapidamente, coinvolgendo la Chiesa, il Campidoglio fino ad arrivare alle spiagge di Ostia. L’intenzione è quella di cancellare ciò che il passato rappresenta. Spadino (Giacomo Ferrara), che dopo la morte del suo amato Aureliano (Alessandro Borghi) decide di lasciare Roma, si troverà costretto a fare ritorno a casa. Deve proteggere la sua famiglia e preservare ciò che resta, andando a cercare nuovi alleati dove non si sarebbe mai aspettato. Ma in questo contesto di guerra, l’obiettivo è soltanto uno: il controllo totale di Roma.
Il lavoro dietro al ritorno dei vecchi personaggi e l’introduzione dei nuovi
Fabrizio Bettelli, sceneggiatore e headwriter, ha condiviso la sua esperienza riguardo al ritorno al lavoro con i personaggi già conosciuti in Suburra, sottolineando il loro processo di evoluzione: “è stato come ritrovare dei vecchi amici che avevamo praticamente cresciuto, perché erano nel romanzo, erano nel film. Li abbiamo un po’ svezzati, modellati quindi li sentivamo particolarmente nostri. Come vedrete nella nuova serie, però, i personaggi che sono sopravvissuti alle avventure di Suburra prima serie sono in parte diversi. Crediamo che questo sia un elemento di fascino, di interesse per il pubblico, vedere personaggi diventati iconici trasformarsi e iniziare nuove avventure”.
Per poi passare a presentare anche i nuovi protagonisti del sequel: “Naturalmente il vuoto lasciato dai personaggi ‘cadaveri’ della prima serie è stato riempito da personaggi nuovi. Sempre nella linea e nel concept di Suburra che noi sappiamo rappresenta un po’ quella tripartizione di mondi che lottano per il potere: un mondo alto, un mondo di mezzo e un mondo basso. Personaggi affamati di vita, affamati di potere nei quali siamo entrati abbastanza in profondità. Questi nuovi hanno uno sguardo più famelico e i vecchi devono guardarsi le spalle”.
L’approccio dei due registi al sequel
I due registi, che raccolgono l’eredità di ben tre stagioni di Suburra, svelano in che modo hanno deciso di approcciarsi a questa nuova storia. A parlare per primo è Ciro D’Emilio, il quale dichiara: “è stata un grande sfida ereditare una serie che era appunto compiuta. Abbiamo provato ad entrare all’interno delle relazioni dei personaggi che nella stagione precedente erano state raccontate in maniera più marmorea. Qui si aveva la possibilità attraverso nuovi personaggi di cogliere le loro necessità, le loro emozioni e far sì che lo spettatore potesse stare dentro la narrazione”. A seguire Alessandro Tondo si ricollega al discorso dicendo: “abbiamo cercato di rispettare con equilibrio un po’ quello che era il linguaggio precedente, provando a portarci del nostro: nella messa in scena, nell’utilizzo della macchina da presa”.
Visualizza questo post su Instagram