Prosegue senza un attimo di sosta la guerra a Gaza e rischia ogni giorno di più di allargarsi a tutto il medio Oriente, coinvolgendo Libano, Siria e Iran. L’esercito israeliano ha affermato di aver ucciso tre capi di Hamas nel campo profughi di Jabalia. Secondo fonti palestinesi, 6 persone sono morte a causa di un attacco israeliano sull’ospedale di Shifa.
La Jihad islamica ha pubblicato un video in cui appaiono 2 ostaggi: un’anziana e un bambino. Nel filmato gli ostaggi leggono un testo in cui addossano a Benjamin Netanyhu la responsabilità della situazione. Il premier israeliano ribadisce che Israele non vuole “né occupare, né governare Gaza” dopo la guerra contro Hamas. Ma alcuni manifestanti hanno cercato di fare irruzione nella residenza del primo ministro.
L’Iran: “Allargamento guerra inevitabile“
In un’intervista a Fox News, il primo ministro di Israele sottolinea comunque come una “forza credibile” sarà necessaria “per entrare nell’enclave palestinese se necessario per prevenire l’emergere di minacce militari“. In pratica: Tel Aviv non vuole tornare all’occupazione militare diretta di Gaza tuttavia intende assicurarsi che mai più in futuro si ripeta un attacco come quello che i miliziani di Hamas hanno messo in atto il 7 ottobre.
Sulla guerra a Gaza torna a fare dichiarazioni l’Iran. “A causa dell’aumento dell’intensità della guerra contro i residenti civili, l’espansione della portata della guerra è diventata inevitabile” ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian. Affermazioni fatte durante una conversazione telefonica con il suo omologo del Qatar, Sheikh Mohammed Bin Abdulrahman Al Thani. Lo riporta l’emittente iraniana Press Tv.
Crosetto: “Israele ha diritto di difendersi“
Israele deve agire immediatamente per proteggere la popolazione palestinese in Cisgiordania. Lo ha detto venerdì l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, in una conferenza stampa in Giordania secondo i media internazionali. “Israele non è uno Stato come l’Italia o la Francia, ma è circondato da nemici e la sua possibilità di sopravvivere dipende dalla deterrenza che mette in atto: se fa paura sopravvive, diversamente muore“.
Queste invece le affermazioni del ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, in risposta alla domanda se Israele abbia esagerato nella reazione all’attacco di Hamas del 7 ottobre. “Se non sapesse difendersi, ora non esisterebbe più” ha aggiunto Crosetto. “Se Hamas avesse avuto le stesse armi di Israele, ora non ci sarebbe più nessun ebreo, Israele non esisterebbe più“.
La Turchia media per Gaza
Mentre l’Italia ricorda i pericoli che Israele corre da sempre e si allinea alla posizione più diffusa nelle cancellerie occidentali, la Turchia cerca di giocare un ruolo a Gaza, come potenza ‘umanitaria’ dopo essersi scagliata contro Israele. Ankara vuole aprire un corridoio per il trasferimento dei feriti dalla Striscia e sta ricevendo segnali positivi al riguardo. Lo ha dichiarato il presidente del Paese, Recep Tayyip Erdogan. “Il nostro desiderio non è solo un corridoio per il passaggio degli aiuti umanitari. Vogliamo anche aumentare la pressione su Israele per garantire il trasferimento dei palestinesi feriti e oppressi. Il nostro obiettivo è garantire il passaggio di tutte queste persone da Gaza verso aree in cui possiamo fornire loro assistenza medica. Abbiamo completato i preparativi per questo, alcuni segnali positivi stanno arrivando” ha dichiarato Erdogan.