Animali nello stato di famiglia: la proposta di Biancofiore appoggiata da La Russa
Al Senato si parla di pene più severe per chi maltratta e uccide gli animali
Al Senato italiano arriva una nuova proposta a tutela degli animali. Si parlerebbe di pene più severe contro i maltrattamenti e Micaela Biancofiore avanza la proposta di inserire i pets nello stato di famiglia. Il Presidente La Russa appoggia l’idea a fa un ulteriore slancio.
Il Senato sarebbe d’accordo ad inasprire le pene contro chi maltratta, o peggio uccide, gli animali. Questo quanto emerso dall’incontro organizzato nei giorni scorsi a Palazzo Madama dalla presidente dell’intergruppo Micaela Biancofiore. Già nei mesi scorsi, la senatrice di Noi Moderati aveva chiesto al Presidente del Senato di aprire le porte del Parlamento italiano a cani e gatti. Oggi la nuova proposta avanzata sarebbe relativa ad inserire i pets nello stato di famiglia per garantire loro maggiore tutela.
Maggiore tutela per gli animali
Le proposte della senatrice Micaela Biancofiore nascono dal desiderio di rilanciare il tema dei diritti degli animali. In Commissione, intanto, si va verso un testo unico che possa mettere insieme una serie di proposte bipartisan in materia. Il Presidente del Senato italiano Ignazio La Russa, ospite d’onore all’incontro a Palazzo Madama, si sarebbe trovato d’accordo con la proposta della senatrice Biancofiore. Infatti, secondo quanto riporta anche Il Corriere, La Russa avrebbe affermato: “Non sono persone, ma non per questo sono privi di una loro individualità e di un diritto che attiene alla loro esistenza naturale“. Il Presidente del Senato avrebbe inoltre aggiunto che lo Stato deve interessarsi in maniera repressiva rispetto a qualunque sofferenza o ingiustizia provocata nei confronti di un animale.
Appoggiando la proposta di Micaela Biancofiore, la seconda carica dello Stato avrebbe invitato a: “Cercare di dare una base normativa a un sentimento che al di là delle pene parte da un concetto che condivido“. Non solo, il Presidente La Russa avrebbe chiesto, inoltre, che la norma possa essere connessa direttamente ad un diritto dell’animale e non solo al sentimento, in modo da tutelare anche gli animali randagi e difatti senza un padrone che faccia valere indirettamente i loro diritti.
Il Ddl di Micaela Biancofiore
La senatrice Biancofiore avrebbe avanzato nuovamente la proposta di fare entrare, in un gesto simbolico, gli animali in Parlamento per dare loro l’importanza meritata. Per avvalorare la sua tesi avrebbe citato un Labrador che già frequenta Palazzo Madama in quanto cane guida di una dipendente non vedente. Come riportato anche da Ansa, la senatrice Micaela Biancofiore avrebbe poi dichiarato: “Ho presentato un mio Ddl, un testo unico per coordinare le varie leggi regionali. Un progetto che mira a tutelare la quotidianità della vita degli animali insieme con i loro padroni. A tutti gli effetti questi esseri sono e devono essere considerati dei veri appartenenti alla famiglia del padrone e per questo ho proposto che vadano inseriti nello stato di famiglia“.
Una proposta, dunque, che potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti rispetto alla tutela degli animali. Già riconosciuti nella Costituzione Italiana con le modifiche agli Articoli 9 e 41, avanzare verso l’abilitazione dei loro diritti farebbe felici non solo i proprietari, ma anche tutti coloro che hanno a cuore la tutela degli animali domestici e randagi e della loro natura di essere sensibili e senzienti.