Giornata Mondiale del Gatto Nero: come superare la superstizione
Si celebra il 17 novembre la ricorrenza dedicata a questi animali troppo spesso vittime di discriminazione
Tra le tante giornate dedicate agli animali, quella sul gatto nero è sicuramente da annoverare tra quelle a scopo morale. La Giornata Mondiale del Gatto Nero, infatti, è stata istituita per salvare questi animali dai pregiudizi e dalla discriminazione.
Se la maggior parte delle ricorrenze legate agli animali nascono per sensibilizzare rispetto alle specie che sono a rischio d’estinzione, la Giornata Mondiale del Gatto Nero affronta un aspetto ulteriore. Ovvero, lo scopo di questa giornata è quello di esorcizzare la ‘paura’ rispetto a questi mici, vittime di discriminazione a causa del loro colore. Si celebra il 17 novembre, ed è stata istituito in Italia a partire dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente. Ricorrenza poi ripresa da altre associazioni nazionali ed internazionali, con l’obiettivo di superare la superstizione associata a questi animali che affonda le sue radici a partire dal Medioevo.
Superstizioni infondate eppure ‘attuali’
Si parla di discriminazione nei confronti del gatto nero anche in riferimento al fatto che molti rifugi testimoniano, ancora, quanto sia difficile trovare una casa a questi mici proprio a causa del loro manto. In culture come quella italiana, difatti, il nero è il simbolo del lutto. Ed estremizzando questo fattore si è portati a pensare che lo stesso colore conservi anche ‘ingredienti’ (che osiamo definire innati) di cattivo presagio o auspicio. La credenza risale al Medioevo, quando si pensava che i gatti neri fossero persino imparentati con il diavolo. Tanto che, insieme alle ‘streghe’ questi felini erano cacciati e considerati ‘demoniaci‘.
Le persecuzioni medievali dimostrarono, però, come sostiene Luca Giansanti, medico veterinario e autore del libro Ogni gatto ne va matto, che la presenza in natura di predatori naturali come i felini è importante anche per l’essere umano. Si potrebbe, per esempio, ritenere che la diffusione dell’epidemia di peste nera, trasmessa dalle pulci presenti nei topi, si sia aggravata anche a causa dello sterminio dei gatti in quel periodo.
Perché una Giornata Mondiale?
Le ragioni per cui i gatti neri fossero associati alla stregoneria erano diverse. Tra queste, ancora per riportare un esempio, la capacità dei gatti di percepire un campo magnetico o di essere fedeli compagni di donne sole. Insomma, credenze che oggi potrebbero apparirci alquanto obsolete e assurde. Ma che, tuttavia, hanno fondato radici talmente difficili da debellare che, ancora oggi, portano il gatto nero ad essere confinato, evitato e ‘temuto’.
La Giornata Mondiale del Gatto Nero è stata ideata dall’ente di beneficenza per animali britannico Cats Protection per sensibilizzare sui tassi più bassi di adozione per i gatti neri. Difatti, seppure in molti paesi come Giappone, Scozia ed Inghilterra il nero non sia sinonimo di sfortuna, il timore ad avvicinare o adottare un micio scuro è piuttosto dirompente in diversi angoli del mondo. E se da un lato la tecnologia fa passi avanti e ci affidiamo all’intelligenza artificiale per risolvere anche questioni di una certa importanza, dall’altro lato le superstizioni sembrano non voler abbandonare molte menti in questo millennio ‘evoluto’.
“Mi fa un baffo il gatto nero“
Oggi esistono diverse realtà a tutela dei gatti neri e per sensibilizzare contro una paura, quanto mai infondata, nasce anche Mi fa un baffo il gatto nero Festival. Si tratta della kermesse ideata dalla giornalista Federica Rinaudo. Anche quest’anno, 2023, il 17 novembre (che quest’anno, giusto per far tremare ancor di più i superstiziosi, cade anche di venerdì), in occasione della Giornata Mondiale del Gatto Nero, presso la Sala Cinema dell’Anica di Roma, avrà luogo il Festival. Ad affiancare sul palco la giornalista sarà un grande amante degli amici a quattro zampe: Garrison Rochelle.
Organizzato dall’associazione Pet Carpet, il Festival si propone come campagna di sensibilizzazione contro pregiudizi e luoghi comuni collegata anche alla sicurezza stradale. Come tiene a chiarire una nota stampa ufficiale che promuove l’evento: “Non è infatti il passaggio dell’innocuo felino dal manto nero, tantomeno quello di cani, volpi, ricci, istrici, o il canto di civette e gufi, a determinare i numerosi incidenti. Che avvengono sulle strade ma la velocità e la distrazione degli automobilisti. I cui comportamenti incauti sono purtroppo molto frequenti“. Per dar voce a questa causa sono raccolte migliaia di foto e video provenienti dagli amanti degli animali di ogni razza e specie. A dirigere la kermesse Pietro Romano.
Prevista anche una sezione letteraria per premiare scrittori e poeti creatori di opere dedicate alla natura e agli animali. Ad interpretare racconti e poesie Emy Bergamo e Massimiliano Vado. A decretare i vincitori una giuria composta da personaggi dello spettacolo, della cultura, del giornalismo. Oltre agli spettacoli, che si alterneranno nel corso della giornata, anche interventi educativi sugli animali, per imparare a conoscerli meglio. Insomma, una nuova occasione per stare dalla parte degli animali al di là del colore del loro manto.