Gianni Molaro intervista esclusiva a VelvetMAG
La sua moda è starà definita Art Couture ci può illustrare meglio questo concetto?
Ho coniato questa parola nel 2003 quando realizzai una collezione di abiti che non avevano più la funzione di vestire un corpo, ma di usarlo per esporsi. Creazioni che sono delle vere e proprie opere d’arte che si realizzano in sartoria: il lavoro creativo, la modellista sviluppa l’opera, la sarta la cuce e poi la si può dipingere. Sono abiti molto richiesti per mostre o musei, con lo stesso processo realizzo tele da vendere a collezionisti in gallerie d’arte.
Abiti scultorei, linee a sirena caratterizzano la nuova collezione sposa Gianni Molaro. Cosa ricercano le donne che si affidano a lei nel grande giorno?
Le mie donne per il giorno più bello della loro vita vogliono vivere un’esperienza unica, vogliono far parte del mondo Molaro, desiderano immergersi nella moda, con i miei preziosi ricami fatti a mano dalle ricamatrici, con le perfette rifiniture. Tutti gli abiti possono essere suggestivi, ma credo che da me si viva un qualcosa che va oltre l’abito, oltre il terreno. Porto con me le spose in una dimensione sacra, divina, le porto nel mondo che mi far star bene, il mondo dei sogni.
L’abito più desiderato rimane la linea sirena e quella ampia, le mie spose gradiscono ciò che inventai nel 1994: l’abito da sposa trasformabile. Allora ricordo che era di gran moda l’abito da viaggio per il taglio della torta, io volevo invece qualcosa di magico, volevo trasformare le mie donne. Lentamente e timidamente le mamme accettarono che le figlie decidessero ciò che volevano, quindi l’effetto wow prese piede. Nel 1995 compresi che tutto questo poteva essere una mia grande forza e portai in passerella le trasformazioni. Sapete chi fu la mia prima modella alla quale trasformai l’abito? La bella Lara Orfei! Tutti gli atelier iniziavano a guardarmi, dopo il velo più lungo del mondo e gli show in passerella, iniziavo ad esistere per il grande pubblico.
Quale colore e tipologia di tessuto appare maggiormente nelle nuove proposte ?
Nella nuova collezione sposa 2024 Gianni Molaro c’è grande enfasi anche sugli accessori, tra questi quale non dovrebbe mai mancare alla sposa?
L’accessorio che non deve mancare alla sposa è sicuramente un’armoniosa acconciatura per i capelli, c’è anche un timido ritorno dei guanti, ma con l’avvento delle unghie finte il tradizionale guanto non veste più bene la mano, non assume più una piacevole forma sulle dita, ed ecco che hanno preso piede i manicotti stretti o a palloncino che vanno bene e vestono il braccio. Poi non può mancare il velo, il suggestivo velo da sposa.