Che dicembre ci porti un Natale 2023 migliore
L'ultima copertina dell'anno con una Luna di speranza, magica per augurare il meglio ai lettori
L’ultimo editoriale dell’anno ha una duplice funzione: quella tradizionale di presentare la nuova copertina, quella di dicembre, e insieme, l’occasione per me da direttore di VelvetMAG per fare gli auguri di Buon Natale 2023 a tutti i lettori e alla nostra community.
Quest’anno abbiamo ospitato tanti brand di moda, il grande Carlo Verdone, ma anche cinema e tante donne. Per la copertina n.187 quella di dicembre 2023 abbiamo scelto uno scatto – a nostro giudizio assai poetico – dedicato alla Luna. L’occhio del nostro fotografo Antonio Martello ha immortalato il satellite della Terra lo scorso settembre nella notte romana. Mentre campeggiava sulla Basilica di San Pietro. La luna da secoli rappresenta i cambi d’umore, la ciclicità (nel senso di perpetuo ricominciare, non a caso ad essa sono collegate le maree), l’inconscio, il segreto, il mistero. Come pure tutta una serie di valori femminili come la maternità e la fecondità.
La luna fa sognare e lo ha fatto l’ultima volta solo qualche giorno fa, l’ultima piena di novembre, nota come luna del castoro, o di scavo, o di gelo. Tutti chiari riferimenti alla stagione invernale inoltrata. Gli astronomi l’hanno definita come una Super Luna, perché prossima al perigeo (il punto più vicino alla Terra, n.d.r.), ed è apparsa quindi molto più grande e visibile anche con normali binocoli, a chi ha voluto puntare gli occhi all’insù e lasciarsi avvolgere nel suo mistero, contaminare dal suo fascino.
Che dicembre ci porti un Natale 2023 illuminato da valori profondi
Ma dicembre è soprattutto tempo di auguri, e in questo caso il mondo si lascia ancora guidare dal potere del cielo. Solo che non si tratta della Luna questa volta ma di una stella, anzi della Stella di Betlemme, la Stella cometa. Il fenomeno astronomico, raccontato dall’evangelista Matteo nel suo Vangelo, e che guidò i Magi a Gesù appena nato. L’episodio secondo gli storici risalirebbe in realtà ad un tempo tra il 7 e il 4 secolo a.C., ma in ogni caso molto vicino all’evento. Ma la Cometa torna, certo non spesso. L’ultima – la C/2020 F3 Neowise – ben visibile a occhio nudo alle nostre latitudini nel 2020. Ora bisognerà attendere circa settemila anni.
Il 2023 è stato un anno difficile e complesso, in cui un’altra guerra, ancora vicina, dopo l’Ucraina è esplosa a Gaza. Il numero dei femminicidi aumenta senza sosta: efferati, colmi di violenza, privi di speranza. Figli di ignoranza, frustrazione, paura. Per questo abbiamo un disperato bisogno di magia, spensieratezza, inclusività, poesia. Anche per questo, per augurarvi Buon Natale 2023 ho scelto una delle mie preferite, scritta dal grande Gianni Rodari. Dedicata ad indiano pellerossa, che come molti disperati ha compiuto un “tanto viaggio” perché spesso è la vita stessa – almeno quelle esemplari – ad essere un messaggio di buona volontà.
Il pellerossa del presepe
Il pellerossa con le piume in testa
e con l’ascia di guerra in pugno stretta,
come è finito tra le statuine
del presepe, pastori e pecorine,
l’asinello, e i Magi sul cammello,
e le stelle ben disposte,
e la vecchina delle caldarroste?
Non è il tuo posto, via, Toro Seduto:
torna presto da dove sei venuto.
Ma l’indiano non sente.
O fa l’indiano.
Ce lo lasciamo, dite, fa lo stesso?
O darà noia agli angeli di gesso?
Forse è venuto fin qua
ha fatto tanto viaggio,
perché ha sentito il messaggio:
pace agli uomini di buona volontà.