I gatti hanno circa 300 espressioni facciali: lo conferma uno studio
Una rivelazione che potrebbe far cambiare idea sui felini
Spesso associati ad aggettivi che ne sottolineano caratteristiche da inespressivi, i gatti sembrano avere invece una vasta gamma di espressioni facciali. A confermarlo sarebbe uno studio preciso che riferisce come i felini domestici siano in grado di riprodurre circa 300 espressioni per comunicare cose diverse.
Troppo spesso vengono definiti come schivi, diffidenti, talvolta anaffettivi o inespressivi, praticamente imperscrutabili. In realtà i gatti, oltre ovviamente ad essere dotati di emozioni e sensazioni, appaiono persino più espressivi dei ‘fratelli’ cani, che di norma sono ben noti per le loro espressioni facciali chiare e svariate. Ma per chi non lo sapesse, anche i mici possiedono una gamma vastissima di espressioni facciali che per gli esperti si aggirerebbero, persino, intorno alle 300.
Come comunica il volto dei gatti
Parlando di volti dei cani risulta più facile interpretare, magari, quello di cui hanno bisogno o quello che vogliono comunicare i quattro zampe. Questo, però, solamente perché con gli anni abbiamo imparato a leggerli meglio. Lo stesso non si può dire dei gatti che, al contrario, decidiamo di definire spesso ‘enigmatici‘. Bene, per chi ancora fosse in dubbio sulla sensibilità dei gatti, arriva uno studio a rivelare una verità che potrebbe fare cambiare idea a tanti. I gatti hanno espressioni facciali, non solo, queste sono davvero tantissime. Un nuovo studio, dal titolo Feline faces: Unraveling the social function of domestic cat facial signals e pubblicato su Behavioural Processes, sostiene che la vasta gamma delle espressioni possedute dai mici sia similare a quella di alcuni primati, ma l’uomo non ha ancora imparato a leggerne le sfaccettature.
L’esperimento, che ha condotto alle conclusioni sopracitate, ha permesso agli esperti di lavorare a stretto contatto con alcuni gatti per tre mesi. Nello specifico, il team di UCLA ha lavorato insieme ai cat cafè, ovvero quei bar noti per la presenza di mici che si aggirano tra i tavoli mentre i clienti consumano le loro ordinazioni. In particolare il luogo prescelto è stato il CatCafè Lounge di Los Angeles che funge anche da ricovero per randagi e animali feriti. Due le ricercatrici che si sono occupate di questo studio, Lauren Scott e Brittany N. Florkiewicz, e che hanno osservato per tre mesi il comportamento di ogni micio.
Cosa si evince dallo studio
Alcune telecamere hanno ripreso ciascuno dei gatti e l’analisi si è concentrata sul loro volto, specialmente durante l’interazione con altri felini. Dal girato ottenuto, Lauren Scott e Brittany N. Florkiewicz hanno identificato un totale di 276 diverse espressioni facciali. Come hanno tenuto a sottolineare le ricercatrici, le espressioni registrate derivano da un insieme di diversi movimenti del volto combinati in maniera differente ad ogni espressione. I gatti, nello specifico, hanno 26 movimenti del viso diversi e questi sono relativi agli occhi, al naso, alla bocca e persino ai denti. Combinati a gruppi di quattro si ottengono una vastissima quantità di ‘smorfie’ diverse.
Andando nel dettagli e facendo un confronto preciso, per chiarire meglio la questione, gli esseri umani utilizzano 44 diversi movimenti facciali, mentre i cani 27. Come si evince ancora dallo studio, Lauren Scott a, Brittany N. Florkiewicz hanno anche identificato la natura delle 276 ‘facce diverse’ dei gatti, concludendo che il 45% si possono definire amichevoli, mentre il 37% aggressive, il restante 18% è, invece, rimasto ignoto alle ricercatrici. Dunque, per chi fosse ancora convinto che i gatti siano enigmi indecifrabili, dovrebbe rassegnarsi al fatto che siamo noi umani a non sapere ‘leggere’ non i mici a non saper comunicare.