C’è ancora domani, perché Paola Cortellesi non concorrerà per la Miglior Regia ai David di Donatello
L'attrice, comica e regista romana non potrà ambire alla prestigiosa statuetta: ecco quale sarebbe il motivo
C’è ancora domani ha segnato il debutto alla regia di Paola Cortellesi, che non potrà concorrere all’ambita categoria dei David di Donatello. Nonostante il consenso unanime, rivolto anche al lavoro svolto dalla Cortellesi dietro la macchina da presa, il film non ha requisiti per partecipare. Ecco il motivo.
Si potrebbe dire – il condizionale è d’obbligo per non lasciarsi andare a facili entusiasmi – che C’è ancora domani sia la vera rivelazione del cinema italiano dell’anno. Oltre al consenso unanime della critica specializzata, il film continua ad ottenere ampia risonanza da parte del pubblico. Con oltre 24 milioni di euro rastrellati al 28 novembre è il maggior successo italiano degli ultimi tre anni, il terzo maggior incasso su suolo nazionale dell’anno e 31° miglior incasso di sempre in Italia.
Insomma, un debutto alla regia con il botto per Paola Cortellesi che, tuttavia, non potrà ricevere la candidatura ai prossimi David di Donatello in qualità di regista. Prima di intavolare qualsiasi tipo di polemica, occorre precisare che la decisione non derivi dal fatto di voler danneggiare l’artista nostrana, bensì faccia capo al regolamento del prestigioso riconoscimento che viene conferito annualmente. Ma di cosa si tratta? Di seguito, ecco rivelato il motivo per cui C’è ancora domani non potrà essere candidato per la Miglior Regia.
C’è ancora domani, ecco perché non potrà ricevere la candidatura per la Miglior Regia ai David di Donatello
Mentre il successo di C’è ancora domani prosegue anche al di fuori dei confini italiani, sono iniziati anche i primi pronostici per l’edizione del 2024 dei Premi David di Donatello. Il film, diretto da Paola Cortellesi, sarà probabilmente uno dei titoli che riceveranno più candidature, ad esclusione della categoria dedicata alla Miglior Regia. Ma qual è il motivo?
Il regolamento del prestigioso premio cinematografico italiano parla chiaro. Secondo quanto riportato testualmente dall’articolo 5, infatti, “un regista esordiente non può essere votato nella categoria del miglior regista“. La regola è – purtroppo per i fan – insindacabile e fa parte del regolamento da sempre, motivo per il quale C’è ancora domani, esordio dell’artista romana, non potrà ambire alla candidatura. Paola Cortellesi potrà comunque concorrere per la categoria dedicata al Miglior Regista Esordiente, che nell’edizione 2023 ha visto trionfare Giulia Steigerwalt con Settembre. Al contempo, potrà anche gareggiare in qualità di Miglior Attrice Protagonista: una candidatura che sembra essere già assicurata, vista la performance che ha offerto al pubblico nei panni di Delia.
L’attrice e comica romana vanta già la vittoria di un David di Donatello grazie alla sua interpretazione in Nessuno mi può giudicare nel 2011 e, in totale, è stata nominata sette volte al premio, sei come Attrice Protagonista e una come Attrice Non Protagonista.
Per quanto riguarda l’articolo 5 del regolamento che fa capo alla premiazione nostrana, già in passato ha suscitato diverse polemiche. In tempi più recenti, infatti, era finito nell’occhio del ciclone Gabriele Mainetti che per Lo chiamavano Jeeg Robot si è dovuto “accontentare”, nell’edizione 2016, della candidatura per il Miglior Regista Esordiente, riuscendo comunque a portare a casa la statuetta.