Come curare una Stella di Natale anche dopo le Feste
Consigli e dritte per rendere la pianta sempre rigogliosa
Tra i simboli che rappresentano le Feste natalizie c’è anche la Stella di Natale. Una pianta che, con le cure dovute, può sopravvivere anche negli altri mesi dell’anno. Ecco allora una serie di consigli per mantenerla sempre rigogliosa.
Dal colore vivo e una ‘presenza scenica’ davvero bella, la Stella di Natale è uno dei simboli delle Feste, ma prima di tutto è una pianta che, con le dovute cure, può vivere anche dopo l’Epifania, si tratta infatti di una pianta perenne. Originaria del Messico, in natura vive come un albero e le sue foglie diventano rosse quando le giornate si accorciano e quindi, almeno per la parte dell’emisfero in cui viviamo noi, in inverno e durante le Feste di Natale. Chiamato anche Poinsettia, questo arbusto non teme molto la siccità, ma ovviamente ha bisogno delle giuste attenzioni per poter crescere sano.
Acqua e potatura
Il primo passaggio d’obbligo, per quanto riguarda la cura della Stella di Natale, è inerente all’annaffiatura. Se come anticipato non si tratta di un pianta che teme particolarmente la siccità, tuttavia è bene specificare che va inaffiata quando la terra è asciutta. Quindi toccando il terriccio o soppesando il vaso per sentirlo più o meno leggero si potrà capire se è giunto il momento di innaffiare la Stella di Natale. È necessario che tutta la terra riceva l’acqua e che il vaso abbia i fori di drenaggio per evitare i ristagni. Passando poi alla posizione giusta, è bene sapere che il luogo ideale è lontano dagli sbalzi di temperatura. Quindi, abbastanza distante da termosifoni, stufe e camini. Allo stesso modo, la Stella di Natale ha bisogno di essere protetta anche dalle correnti fredde e quindi dalle finestre spalancate in inverno.
Verso gennaio-febbraio la Stella di Natale inizia a perdere le foglie, ma questo non significa che stia morendo. Si tratta, infatti, di un periodo di riposo dopo la fioritura, oppure di un cedimento naturale dovuto magari agli sbalzi termici o di luce tra esposizioni, negozi e case. Proprio verso febbraio, a tal proposito, la Stella di Natale andrebbe potata e rinvasata. I rami che si sono spogliati hanno bisogno di essere accorciati, anche in maniera ‘drastica’. Per rinvasarla è necessario un terriccio molto drenante, come quello utilizzato per le piante grasse o le piante acidofile con aggiunta di perlite per renderlo più arioso e proteggere le radici dal marciume.
Come spostare “in sicurezza” una Stella di Natale
Fondamentale anche la concimazione, da effettuare durante tutte le fasi dell’anno. Sia in primavera che in estate la Stella di Natale ha bisogni di essere concimata con concime universale che contenga una buona base azotata. In queste stagioni, inoltre, è bene sapere che la pianta non avrà la sua colorazione rossa tipica del Natale, ma sarà verde e particolarmente rigogliosa, se curata bene. Da settembre in poi, la concimazione più adatta è quella in cui si trovano più dosi di fosforo e potassio. Essendo particolarmente adatta all’esterno, la Stella di Natale, in primavera ed estate, può essere tenuta in giardino, balcone o terrazzo, l’importante è esporla alla luce diretta del sole soltanto nelle ore meno calde (meglio al mattino).
L’accortezza che occorre tenere presente quando si sposta la pianta dall’interno all’esterno, a seconda delle stagioni, è relativa al fatto che lo spostamento deve avvenire ad una temperatura più o meno simile, per evitare shock. Quando le giornata torneranno ad essere più corte, le foglie della Stella di Natale torneranno, pian piano, rosse. Ma attenzione, è molto probabile che saranno più piccole di quelle che riportavano all’inizio (quando provenivano dalla cura di una serra o un vivaio), tuttavia altrettanto belle e soprattutto sane.