L’intervista di Lady Diana a Bashir: la BBC sotto indagine penale
La società televisiva rischia una multa ingente per aver ingannato la principessa del Galles
La BBC potrebbe affrontare un’indagine penale per la celebre intervista a Lady Diana. La società, infatti, avrebbe affermato di aver nascosto documenti dannosi collegati a Martin Bashir, il giornalista coinvolto nella vicenda. La controversa intervista della principessa Diana con la nota emittente britannica, infatti, sarebbe avvenuta con l’inganno. Ma in seguito la BBC avrebbe agito in modo da tutelare il giornalista.
In un intervento straordinario, l’Ufficio del Commissario per l’Informazione (ICO) ha reso noto che la sua squadra di investigazioni penali sta esaminando il caso. La denuncia in corso indaga sul fatto che la BBC abbia violato il Freedom of Information Act 2000. La società, dunque, al momento potrebbe affrontare una multa illimitata. Lo sviluppo arriva una settimana dopo che il Mail on Sunday ha rivelato che un giudice ha ordinato alla BBC di consegnare circa un migliaio di email per le indagini.
Le email, al vaglio degli inquirenti, potrebbero svelare un continuo insabbiamento di ciò che i dirigenti sapevano sull’inganno utilizzato da Bashir per assicurarsi la sua intervista a Panorama del 1995. Da anni il principe William e la Famiglia Reale insistono sul fatto che Lady Diana fu ingannata dal giornalista per ottenere l’intervista. La recente dichiarazione dell’ICO, dunque, è l’ennesimo colpo alle speranze della BBC di porre fine al suo più grande scandalo. Bashir ottenne la sua storica intervista – in cui Diana disse “eravamo in tre in questo matrimonio” – tessendo un’elaborata rete di inganni. Quasi 30 anni dopo, questa vicenda continua a perseguitare i dirigenti della società.
La BBC rischia un maxi multa per la storica intervista a Lady Diana
Negli anni è emerso che Bashir ha conquistato la fiducia di Lady Diana e l’ha ingannata per portarla ad accettare l’intervista. Il giornalista ha mentito dicendo che il principe William era intercettato per registrare le sue conversazioni. Tra le altre cose ha falsificato alcuni estratti conto. Nell’ottobre 2020, a seguito di una richiesta di accesso agli atti in nome della libertà di informazione, la BBC ha inviato al giornalista Andy Webb un dossier di 67 pagine di promemoria e verbali del 1995 e del 1996 che dettagliava la sua indagine interna sui metodi di Bashir. L’emittente, tuttavia, avrebbe nascosto una serie di documenti incriminanti. Come riporta il Daily Mail, la vicenda è andata avanti. In seguito sono emerse e-mail da parte dei capi che all’epoca erano in contatto regolare con il loro ex giornalista. In una denuncia all’ICO, Webb ha affermato che la BBC ha violato la Sezione 77 del FOIA. Secondo questa, si tratta di reato penale se un individuo “altera, deturpa, blocca, cancella, distrugge o nasconde” un’informazione per impedirne la divulgazione da parte di un’autorità pubblica.
L’ICO ha confermato che le indagini sono in corso. Un portavoce ha dichiarato: “Il caso del signor Webb è stato deferito alla squadra investigativa criminale che sta esaminando il materiale fornito“. Anche il giornalista ha commentato, affermando: “Sospettavo da tempo che ciò che ha fatto la BBC sia più di un tradimento della fiducia. Ora potremmo scoprire se questo è vero”. Una condanna di colpevolezza potrebbe costare alla BBC una maxi multa.
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