Il mondo della moda è in lutto e piange la scomparsa di Lorenzo Riva. Il “sarto della sposa”, così come amava definirsi, anche nell’ultima intervista esclusiva rilasciata a VelvetMAG, si è spento all’età di ottantacinque anni. Vogliamo ricordarlo e celebrarlo nella nostra rubrica VelvetWedding dedicata ai matrimoni, alle tendenze bridal e agli abiti che ci hanno fatto sognare, proprio come quelli di Riva.
Il celebre couturier era famoso infatti per i wedding dress impeccabili e raffinati, per le gonne a corolla, per essere stato persino direttore creativo di Balenciaga. Lorenzo Riva he ha vestito Isabella Rossellini, Penelope Cruz, Virna Lisi (“l’eccezionale”), Emmanuelle Seigner, Whitney Houston (“la donna più bella che ho conosciuto, grazie alla sua pelle crema, non nera, ma di un colore particolare. La sua voce incredibile, il suo charme”), Sharon Stone. Tra i grandi nomi anche Chiara Mastroianni, Ivana Trump, Mafalda d’Aosta, la principessa Claude de France. Mai stilista o, peggio, fashion designer. Un uomo che con estro, senso estetico e passione ha vestito le donne più in vista del mondo, dalle dive del cinema, alle grandi top model degli Anni Novanta, alle signore dell’aristocrazia italiana.
Lorenzo Riva, il principe della sposa
Lorenzo Riva, malato da tempo, si è spento il 16 dicembre scorso mentre era ricoverato all’ospedale San Gerardo a Monza, sua città natale in cui aveva piantato le radici della sua attività. Sulla sua bara un tripudio di rose bianche, il fiore più raffinato, proprio quello emblema della sposa, che lui tante volte aveva celebrato. Ad annunciare la morte del creativo il socio, amico e compagno Luigi Valietti: “Ciao. Con la stessa eleganza che ti ha sempre contraddistinto ci hai lasciato non ti potrò mai dimenticare”.
Una vita spesa per la moda quella di Riva e per la ricerca di quell’eleganza e stile senza tempo che lo hanno reso un couturier amato ed indimenticabile. La sua unicità traspare da tutto: dai bozzetti che sembrano vere opere d’arte, ispirate ai grandi amici Enrico Baj, Lucio Fontana e Mimmo Rotella, dal suo modo di vivere sempre al massimo, senza mai farsi mancare nulla, e dal suo stile inimitabile. Piazza di Spagna, Milano Collezioni, Montecarlo, Shanghai sono solo alcune tappe del suo successo. Nel 2015 Riva aveva lanciato una nuova linea, L’Or by Lorenzo Riva, presentata al Casinò di Campione d’Italia. In passerella le creazioni d’alta moda che più lo avevano reso celebre: abiti eleganti, sotto il ginocchio, gonna a corolla, colori tenuti e i sontuosi vestiti da sposa.
Riva ha segnato la storia della moda italiana regalando all’universo femminile capi che sono la quintessenza dello chic. Un’eleganza misurata fatta di giuste proporzioni, di colori tenui, di abiti ricercati sotto al ginocchio, di sofisticati abiti da sposa. “Ho una responsabilità che è quella di creare abiti unici.”- aveva dichiarato in esclusiva a VelvetMAG- “Oggi bisogna andare incontro al cliente con dei prezzi accessibili, realizzare un capo unico ad un costo ragionevole. I vestiti che vediamo sui red carpet indossati dalle starlette non sono eleganti.” La sua storia è stata ricostruita nel 2019 con una mostra al Museo della Seta di Como, Il maestro è nell’anima. Lorenzo Riva – Cinquant’anni di alta moda.
Ed ancora Riva in un’intervista esclusiva a VelvetMAG:
“Non vedo futuro (per la moda) purtroppo. Abbiamo degli stilisti pieni di denaro, ma che non propongono una moda elegante. Queste lampo in bella vista, i vestiti al rovescio, vengono addirittura celebrati. Non c’è eleganza nella nuova moda, i veri sarti sono rimasti in pochi. Odio vedere gli stivaletti da montagna indossati su un abito estivo. Un orrore della moda. Basterebbe indossare un semplice tubino nero di lunghezza al ginocchio. Le giovani donne vanno aiutate a valorizzarsi.”…” Sono il sarto per la signora. Gli abiti che ho realizzato dalle passerella della taglia 36 li riadattavo per vestire delle corporature robuste. Un vero couturier deve saper interpretare le taglie, giocare sulle scollature, saper valorizzare un fisico formoso.”
Lo stilista Anton Giulio Grande avrebbe dovuto consegnare a Riva un premio proprio il 17 dicembre scorso
Ironia della sorta vuole che il designer Anton Giulio Grande, in occasione dell’Oscar Europeo della moda, tenutosi il 17 dicembre scorso a Spazio Novecento a Roma, avrebbe dovuto consegnare a Riva un premio il giorno prima della sua morte. Un ennesimo conferimento del riconoscimento della maestria di Riva per mano di un altro stilista, che fin da sempre ammirava la sua moda. “Avevo sperato fino all’ultimo di poter celebrare Lorenzo Riva e consegnarli questo riconoscimento speciale”– dichiara in esclusiva Anton Giulio Grande a VelvetMAG– “Purtroppo non è andata così, la malattia ce l’ha portato via. Conoscevo Riva da tempo, andavo da ragazzo alle sue sfilate negli Anni Novanta a Roma.”
Ed ancora: “All’epoca ero appena maggiorenne, frequentavo la scuola di moda, ammiravo la moda di Lorenzo. Proprio in un’occasione di un suo défilè ci conoscemmo e mi diede il suo numero, da lì in poi mi invitò sempre ai suoi fashion show. Nel 1997 io e Riva sfilammo alla kermesse Divina Roma in Piazza di Spagna, eravamo in calendario con Antonio Marras, Egon von Fürstenberg. Io e Lorenzo Riva condividemmo insieme anche la kermesse televisiva Sfilata d’amore e moda nel 2003 a Comacchio. La mia testimonial dell’epoca era Valeria Marini, per Riva invece Gaia Bermani Amaral.”
Addio Lorenzo Riva, la tua arte e la tua eleganza rimarranno eterne nei nostri cuori.