Ogni anno per San Silvestro i botti di Capodanno diventano un vero dramma per gli animali selvatici e domestici. Oltre a scoprire il rischio che le esplosioni causano alla maggior parte della fauna, è anche importante sapere come poter proteggere cani, gatti, conigli, ma anche volatili e tante altre specie.
La notte del 31 dicembre, con un prorogarsi del tempo anche prima e dopo la ‘data x’, l’usanza di far scoppiare i tradizionali (e inutili) botti di Capodanno si trasforma in un trauma, oltre che in un vero rischio, per gli animali. A farne le spese non solo cani e gatti, ovviamente, ma anche tanti esemplari della fauna selvatica. Come hanno dimostrato diverse evidenze scientifiche, infatti, le esplosioni con le loro luci, spesso, accecanti e il loro rumore tuonante, spaventano gli animali, li disorientano, li traumatizzano e nella peggiore delle ipotesi possono procurargli veri e propri infarti fulminanti. Alla luce di questo, è molto importante sapere cosa si può fare per proteggerli.
I danni dei botti di Capodanno sugli animali
Esistono diversi dati e ricerche pronti a dimostrare come i botti di Capodanno abbiano un’influenza tutt’altro che positiva sul benessere degli animali. Ad esempio, il report PAW 2020 sul benessere animale della PDSA (People’s Dispensary for Sick Animals) aveva spiegato come il 61% dei veterinari nel Regno Unito riportasse un incremento delle manifestazioni da stress sui cani legate ai fuochi d’artificio. In questo caso, il trauma è causato soprattutto per la forte sensibilità relativa all’udito dei cani, infatti, quello che per un essere umano è rumoroso per un quattro zampe è più che assordante.
Discorso analogo si può fare anche per i gatti, come ha evidenziato il PAW 2018. Con i botti gli animali possono essere colpiti da svariati sintomi quali accelerazione improvvisa del battito cardiaco, salivazione eccessiva, aggressività non controllata, attacchi di panico, disorientamento e, nei casi peggiori, morte.
Conseguenze su tutte le specie
Come accennato, i botti di Capodanno non hanno solo effetti gravi sulle specie domestiche. Possono, infatti, essere colpiti da traumi anche gli animali da allevamento come mucche, polli, cavalli o conigli. In questo caso la paura, causata dai lampi di luce e dal forte rumore, può generare fughe di massa con conseguenti incidenti. In alcuni animali in gravidanza, il trauma legato alle esplosioni può, persino, generare un aborto spontaneo. A soffrire le conseguenze dei botti di Capodanno anche la fauna selvatica. Infatti, la maggior parte degli spettacoli pirotecnici si svolge durante la notte, quando gli animali si trovano nelle loro tane e stanno dormendo. Anche in questo caso, il rumore e la luce spaventano uccelli e altre specie che vivono vicino alle città e li portano ad abbandonare i loro rifugi mettendo a rischio la sopravvivenza.
A tal proposito, uno studio effettuato per mezzo dei radar da parte dell’Institute for Biodiversity and Ecosystem Dynamics in Olanda ha mostrato le immagini di migliaia di uccelli acquatici che, allo scattare della mezzanotte, si alzano in volo, fino a 500 m di altezza, muovendosi ininterrottamente anche per 45 minuti consecutivi lontano dai loro rifugi abituali. Un comportamento molto pericoloso che può causare, oltre che un affaticamento dannoso, anche impatti fortuiti con edifici e frammentazione degli stormi. Quest’ultimo aspetto che può risultare letale, se si pensa ad animali che sono abituati a muoversi con la luce del giorno.
Cosa aiutare i pets
A fronte di questa situazione, alla quale non si riesce a trovare ancora un blocco definitivo, è possibile adottare alcune misure per proteggere gli animali (laddove questo risulti fattibile). Purtroppo, per le specie selvatiche, oltre che battersi affinché i botti di Capodanno siano definitamente aboliti, non si può fare tanto. Per gli animali domestici si può invece tenere i pets lontani da esplosioni e rumori, le stanze più interne della casa possono essere un buon punto di partenza. Importante, anche, non lasciare mai da soli gli animali di casa e provare magari a distrarli, mostrandosi sempre tranquilli.
Durante i botti i pets dovrebbero rimanere in casa, non tenerli mai in giardino o all’esterno da dove, per paura, potrebbero fuggire. Lasciare rifugiare il cane o il gatto nel luogo in cui si sente più a suo agio è un’altra ottima misura per proteggerli. Nel caso in cui si notino cambiamenti nel comportamento, contattare uno specialista non è mai un errore. Ed in ultima analisi, non somministrare mai alcun tipo di tranquillante o farmaco senza un consulto medico preventivo. Per il resto, continuare a chiedere sempre a gran voce che i botti siano aboliti potrebbe aiutare migliaia di animali.